donna carota di luigi serafini expo

SFIDE D’ARTE - LUIGI SERAFINI PROVA A SPOSTARE LA SUA CAROTA DALL'EXPO DIRETTAMENTE NEL SEDERINO DI FRANCESCO BONAMI, UN CRITICO CHE “HA RIFONDATO LA CRITICA D'ARTE SULL'ARTE DELLA BATTUTA’’

         

Mail di Luigi Serafini in replica all’articolo di Francesco Bonami (http://www.dagospia.com/rubrica-31/arte/arte-expo-lsione-francesco-bonami-attack-ci-aveva-gia-dato-101454.htm )

 

                                IL DOVERE CIVILE DI FRANCESCO BONAMI

 

 

Premessa

donna carota di luigi serafini expodonna carota di luigi serafini expo

Pe-perepèpè..Pe-perepèpè

 

...Non possiamo tacere non fosse altro per un dovere civile...

(Bonami dixit, Dago 29/05/15)

 

Pe-perepèè..Pe-perepèè...l'Italia chiamò!

 

Istruzioni per l'Uso

Attenzione a non confondere Bonami con Trione, dato che i due contengono differenti composti alcalini. Il primo si presenta come monodose, sia a New York che a Milano. Il secondo invece è Quadrione nella Quadriennale, Trione nella Triennale, Bione nella Biennale, e One in tram, quando torna a casa.

donna carota  di luigi serafini expodonna carota di luigi serafini expo

 

Il primo si serve di un vetero linguaggio postmoderno, che consiste nel creare un arco voltaico mediante la differenza di potenziale tra due parole (una somma e una infima). Solo un esempio tratto dal suo intervento al quale stiamo ora replicando: IBSEN---SOLE PIATTI.

Che dire? Sublime!

 

Il secondo ar-ranca inseguendo il fantasma di G.C. Argan con un vetero linguaggio vetero marxista che non si parla più neanche nella milanese Piazza Vetera.

donna   carota di luigi serafini expodonna carota di luigi serafini expo

In termini di fonornitopatologia, il primo è assimilabile al merlo (primaverile) il cui gorgheggio termina sempre con una stecca, il secondo al fringuello (primaverile) che la stessa strofa cantando va (ogni 120 sec) finché non more il giorno.

 

Bio-grafia immaginaria di Francesco Bonami

donna   carota  di luigi serafini expodonna carota di luigi serafini expo

Non tutti sanno che a metà degli anni settanta il compianto Donato Sannini, aiutato per le scale da Carlo Monni e ispirato dai tradizionali maggianti toscani, fondò in un sottotetto di Lungarno Guicciardini The University of Battutology, usando un anglicismo tutto suo per attrarre così qualche anglobecero e fare un po' di cassa.

 

BIENNALE - LUIGI SERAFINI BIENNALE - LUIGI SERAFINI

Molti giovani e intrepidi fiorentini vi si iscrissero, diventando poi comici famosi, ma solo uno pensò di utilizzare quel sapere per rifondare la Critica d'Arte sull'Arte della Battuta. Nell'aria si sentivano ancora i refoli dello  zèfiro postmodernista, che suggeriva di scherzare coi santi, lasciando stare i fanti. Tutti i segni sembravano dunque favorevoli e così una sera tornando a casa il Nostro disse : "Mamma, voglio fare il critico". E critico ei fu, come si evince anche nell'ultima esegetica fatica:

Farinetti/Sfarinetti - Eataly/Shitaly - Biodiversità/OMG/Oh My God - Sgarbi/Sgarbolino -

Compagni di merenda/di chi? del fu Pacciani? (però!!) - Raffaele Pisu cit.

Certo che di fronte a tanta dialettica, al Bar San Callisto, non frequentato da Trustees, né da  Brand Equity Directors, uno sghignazzo unanime si sarebbe subito levato: "Anvedi 'sto Francè...er solito battutaro! etc. etc."

si49 ila massimo ben lign marchesani luigi serafinisi49 ila massimo ben lign marchesani luigi serafini

 

Madame carote....Schifosamente Doc (!)

("caro Bonami, "carota" si scrive "carotte"...se vuoi usare quel francese che non sai!"

avrebbe così chiosato il prof. Trione con l'indice alzato...)

 

Consentitemi ora una breve sintesi dello "scandalo" provocato da Persephone C. (alias Donna Carota). Il 1 maggio apre Expo. Il 2 maggio uno zelante impiegato di Via Solferino pubblica su corriere.it una lista del trash e del  kitsch, aizzando i suoi lettori-segugi a seguirlo in una vera quanto generica caccia al cinghiale in padiglioni più o meno aperti.

 Francesco Bonami Francesco Bonami

 

Persephone è inaspettatamente in pole position. Poi arriva Borgonovo su Libero, preoccupato sia della mancata depilazione del pube, sia del turbamento arrecato alle famigliole colà in gita, sia del mutismo della Boldrini, evidente complice di Farinetti. E Belpietro indice addirittura un sondaggio per capire se sia arte o porn. Verdetto secco: è porn all'80%.

 

Poi è la volta della vedova Funari, blogger sul Fatto, che un po' confusamente tira in ballo la merda di Manzoni, e invece sembra che stia scrivendo della  scatoletta Manzotin. Ma ecco arrivare  improvviso il  furore di Anita Sonego, consigliera RC di Milano che la giudica trashissima e pecoreccia, seguita a ruota dalla folgore di Marina Terragni, direzione PD, che inventa un neologismo incrociando l'Ortomercato (Via Lombroso 54, Milano) col greco classico di Tucidide. Eccolo: ortopornonecrofilia.

SHITALY SGARBI BY BONAMI SHITALY SGARBI BY BONAMI

 

Insomma l'opera è maschilista e la sua certificazione avviene con un granitico comunicato dello SNOQ di Cuneo. Quando finalmente sembrano placarsi le acque intorno alla povera Persephone, ecco Bonami, che sotto la spinta del dovere civile, la definisce "schifosamente doc", offrendo alla critica una nuova categoria di giudizio finora inesplorata: quella organolettica con la schiuma alla bocca.

 

EXPO BY SGARBI EXPO BY SGARBI

Nessuno dal Vasari in poi aveva osato tanto! E siamo ora, sì, grati al Critico che, offrendoci nuovi strumenti di analisi, ci consente di replicargli, dichiarando qui di seguito che i suoi libri  non solo sono schifosamente doc, ma anche schifosamente dop e IGT.

 

CONCLUSIONI POSTUME (Mellonta Tauta)

 ANSA - 8 dicembre 2024

Al termine di laboriose trattative USA-CINA per mettere fine alla contraffazione su scala mondiale, è stato firmato il trattato dell'Everest, nel Campo Base ai piedi dell'Himalaya. I Cinesi, accettando di non produrre più merce taroccata, hanno ottenuto in cambio dagli Americani l'immediata cessazione del cosiddetto Sistema dell'Arte, che ha afflitto il Pianeta dal 1945 in poi.

 

sgarbi mutandesgarbi mutande

Poco dopo la chiusura di Art Basel Miami Beach e a seguito dell'accordo, ben 16 top critici internazionali (tra cui tre italiani), 9 top galleristi, 12 top direttori di Musei d'Arte Contemporanea sono stati identificati e bloccati all'aeroporto di Miami e fatti salire su un aereo militare. Da quanto si è appreso da fonti ufficiose, il gruppo è stato portato a Guantanamo, riaperto per l'occasione. Non si hanno altre notizie, per il momento.

 

 

 

 

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?