1. DAGOREPORT/1 - DIECI DOMANDE SU MPS
Con queste domande chi sa trema e sta zitto, chi non sa si incuriosisce.
1) Come può la Banca d'Italia aver ignorato nel 2009 la ristrutturazione di un derivato (Alexandria) che era già nei libri di MPS e che aveva già prodotto perdite rispetto al valore di mercato originale. Non ha destato sospetto l'azzeramento di 220mln di perdite?
2) L'immagine del governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board sarebbe stata irrimediabilmente pregiudicata dalla realtà dei conti della terza banca italiana?
PIERLUIGI BERSANI GIUSEPPE MUSSARI3) Come hanno fatto il Monte dei Paschi di Siena ed Unicredit ad effettuare aumenti di capitale durante la bufera finanziaria? Chi sono stati i veri investitori? Che ruolo hanno svolto le banche del "consorzio di collocamento"?
4) Che ruolo hanno avuto le banche d'investimento nel finanziare la Fondazione Monte dei Paschi per sottoscrivere i vari aumenti di capitale? Qual è il vero prezzo che la Fondazione paga su quel prestito?
5) La Fondazione, formalmente proprietaria del Monte potrebbe perdere la proprietà dello stesso?
6) Perché il Governo Monti offre garanzie ad MPS per 28 mld di euro ed approva un provvedimento ad bancam dando ad MPS 3,9mld di euro senza una due diligence sui conti?
MARIO DRAGHI7) E' vero che esiste un altro derivato monstre sottoscritto da MPS che ha come sottostante BTP e che potrebbe produrre perdite mostruose?
8) Com'è possibile che Viola e Profumo non si siano accorti del buco nei conti appena arrivati pur avendo sostituito il responsabile dell'area finanza con un uomo di loro fiducia? E se se ne sono accorti lo hanno comunicato a Banca d'Italia?
Sede MPS9) E' legalmente possibile che il Governo Monti finanzi una banca privata con i soldi pubblici senza pretendere in cambio un controllo sulla stessa?
10) Siamo sicuri che non esistano casi simili nelle altre banche italiane?
DAGOPORT/2
Rumors da Roma e Milano assicurano che il Monte dei Pacchi di Siena sarà commissariato in settimana. Altre voci danno per certo un sordo tintinnar di manette in direzione di Siena. Altro giro assicura che la magistratura abbia individuato uno incongruo trasferimento di 200 milioni di euro legato all'acquisizione di Antonveneta. E tutti concordano sul fattaccio che Antonveneta sia stata pagata al presidente del Santander Emilio Botin in contanti: 9 miliardi!