Luigi Grassia per "La Stampa"
C'è un appuntamento più o meno fantasma oggi per Alitalia, una riunione annunciata per questo pomeriggio da fonti informate ma di cui ieri era difficile trovare conferme: i vertici della compagnia potrebbero avere un incontro a Palazzo Chigi per fare il punto col governo dopo la manifestazione di interesse da parte di Etihad Airways. La floridissima compagnia di Abh Dhabi lo scorso 19 dicembre ha fatto sapere che le piacerebbe rilevare fino al 49% delle azioni per una cifra compresa fra i 300 e i 350 milioni di euro, però l'intervento nel capitale è soggetto a molte condizioni.
hostess etihad a sidneyComunque se l'incontro di Alitalia col governo non sarà per oggi sarà a scadenza breve, e intanto proseguono i contatti fra i soci vecchi e quelli nuovi (entrati con l'aumento di capitale) per definire le liste dei nuovi organi esecutivi da eleggere lunedì 13 nell'assemblea dei soci.
Sarà l'ultimo atto ufficiale del presidente Roberto Colaninno, per cui fra le cose da decidere c'è il nome del successore; si fanno varie ipotesi, inclusa quella dell'amministratore delegato delle Poste Italiane, Massimo Sarmi, oppure un altro manager espresso dalle Poste. Circolano anche i nomi del numero uno di Atlantia, Giovanni Castellucci, e dell'ex a.d. di Alitalia Domenico Cempella, uno dei pochi manager ad aver firmato bilanci della compagnia in attivo. Le liste dovrebbero essere presentate entro domani.
alitalia etihadLa settimana di lavoro che comincia oggi è attesa come decisiva anche perché la Etihad potrebbe ufficializzare le sue intenzioni con una lettera d'intenti o con la richiesta di una trattativa in esclusiva.
CARLO DE BENEDETTI ROBERTO COLANINNO FOTO LAPRESSEPeraltro l'ingresso nel capitale del socio forte di Abu Dhabi non convince tutti i soci; per esempio Carlo Toto, azionista della nuova Alitalia dopo avervi fatto confluire la sua AirOne, non vorrebbe un'operazione immediata, perché l'Alitalia vi si presenterebbe in condizioni di debolezza; Toto considera ancora possibile un rilancio dell'ex compagnia di bandiera italiana sulle rotte internazionali (le più remunerative), giudica un errore aver insistito troppo su vecchie rendite di posizione come la rotta Milano-Roma, deplora la cessione degli slot a Londra e valuta come troppo poco aggressivo anche il nuovo piano industriale di Del Torchio. Toto vorrebbe rimandare l'accordo con Etihad a dopo un rilancio autonomo dell'Alitalia. Per il quale però resterebbero da trovare le risorse.
DOMENICO CEMPELLA
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