ANCHE I TEDESCHI BARANO/2 – CON L’APERTURA DELL’INCHIESTA ANCHE IN EUROPA, VOLKSWAGEN RISCHIA DI PAGARE 15 MILIARDI, TRA MULTE E CLASS ACTION – BUFERA SUL GOVERNO DELLA MERKEL, CHE NELLA GUERRA CONTRO FERDINAND PIECH SI SCHIERÒ CON WINTERKORN
DAGONEWS
Ma quanto costerà il “Dieselgate” alla Volkswagen? Con l’apertura di un’apposita inchiesta da parte del commissario all’Ambiente Ue, il maltese Karmenu Vella, la casa di Volksburg rischia di veder crescere in modo esponenziale il monte risarcimenti e multe che dovrà pagare per le centraline taroccate.
Una prima stima della Volkswagen parlava di 6,5 miliardi di euro, ma gli esperti del settore sostengono che non basteranno mai e che ne serviranno almeno 15.
L’onda lunga dello scandalo potrebbe addirittura far traballare il governo. La cancelliera Angela Merkel si è fatta parecchi nemici negli ultimi tempi e lei si era schierata a favore del dimissionario Martin Winterkorn quando si scontrò duramente con Ferdinand Piech. Il ragionamento che molti fanno a Berlino è che anche Angelona debba prendersi le sue responsabilità.
Quanto a Piech, si trova in una situazione paradossale. Come presidente defenestrato avrebbe parecchio di cui godere in questi giorni e potrebbe infierire sulla prima linea di management, ma come grande azionista del gruppo deve solo augurarsi che Volkswagen assorba il colpo con meno danni possibili.
MERKEL ENTRA IN UNA GOLF ELETTRICA CON WEN JIABAO E WINTERKORN CAPO DI VOLKSWAGEN
E mentre, giustamente, si dibatte parecchio in tutto il mondo su una certa ipocrisia tedesca riguardo all’onestà nel campo degli affari, chi conosce il mondo delle aziende teutoniche non può che sorridere pensando a quanto sia alto il tasso di corruzione nell’economia tedesca. Le differenze con l’Italia sono in sostanza un paio: il codice penale e il fatto che in Germania anche quando volano mazzette almeno le opere si fanno nei tempi prestabiliti. Insomma, l’efficienza, se non l’onestà, è salva.