ASSEMBLEA CON QUERELA ALLA POP DI SPOLETO – COME MAI BANKITALIA HA CONSEGNATO AL BANCO DESIO IL CONTROLLO DELLA BANCA UMBRA IGNORANDO L’OFFERTA CONCORRENTE DELLA SOCIETA’ DI HONG KONG NIT HOLDINGS? E GLI AZIONISTI DI ASPOCREDIT DENUNCIANO ALLA PROCURA…

DAGOREPORT

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Assemblea dei soci con querela per la Popolare di Spoleto. Oggi è stato un giorno storico per la banca commissariata da Bankitalia all’inizio del 2013. Innanzi tutto, perché si sono riuniti i soci, convocati dai commissari straordinari Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile, per approvare l'aumento di capitale da 140 milioni che servirà per trasferire il controllo in capo al Banco di Desio.

 

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Un'eventualità che però piace poco, per usare un eufemismo, all'associazione di azionisti della banca Aspocredit, presieduta da Carlo Ugolini. E qui si arriva all’altro motivo per cui quella odierna è una giornata storica: proprio quest'ultimo, al termine dell'assemblea, è corso alla Procura di Spoleto a denunciare che non è nemmeno stata presa in considerazione l'offerta di acquisizione delle azioni in mano alla Cooperativa Spoleto Credito e Servizi, alternativa a quella del Banco Desio, presentata dalla società con base a Hong Kong Nit Holdings Limited.

 

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Eppure, la proposta, ha spiegato Ugolini nella querela, era già stata sottoposta ai commissari della Popolare il 13 giugno ma si è preferito andare avanti con il Banco di Desio. L'offerta in arrivo da oriente è suddivisa in due parti: l'acquisizione del 51,217% del capitale ora in mano alla cooperativa, partecipazione destinata a scendere al 12-14% dopo l'ingresso dell'istituto di credito lombardo, a un prezzo di 100 milioni; più un aumento di capitale, già a suo tempo sollecitato dalla Banca d'Italia, per 140 milioni (che è poi l'operazione approvata questa mattina che permetterà l'acquisizione da parte del Banco di Desio). Per i soci della cooperativa appare dunque decisamente più vantaggiosa l'offerta di Nit Holdings Limited.

 

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A fronte di tale proposta, Ugolini sostiene nella querela di avere ricevuto questa mattina e consegnato in copia in assemblea ai commissari la prova dei depositi della società di Hong Kong effettuati presso Unicredit Bank di Mosca. Per questo motivo, Ugolini ha chiesto una sospensione dell'assemblea di oggi per valutare l'offerta alternativa.

 

Ma la richiesta è stata rigettata, motivo per cui il numero uno dell'associazione Aspocredit ha deciso di passare alle maniere forti e di chiedere il sequestro cautelativo delle azioni della Banca Popolare di Spoleto e l'"annullamento e/o sospensione dell'esecutività del provvedimento dell'assemblea" odierna.

 

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Di più: "Per i fatti sopra esposti - si chiude così la querela di Ugolini - chiedo la punizione dei colpevoli per i fatti penalmente rilevanti che si dovrebbero ravvisare e chiedo di essere avvisato ex articolo 408 del codice di procedura penale". Si potrebbe essere davanti all'ennesimo caso in cui le Procure sono costrette a scendere in campo per fare luce su vicende finanziarie poco chiare.

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