L’ATTERRAGGIO BRUSCO DI MORETTI IN AMERICA: PER S&P FINMECCANICA HA PROSPETTIVE “NEGATIVE” - “IL FATTO” VERSO LA BORSA, PUNTA A RACCOGLIERE 6,5 MLN - TORRI IN BORSA, TELECOM PREPARA LA SQUADRA
1.PARTERRE
Da “Il Sole 24 Ore”
L'ATTERRAGGIO BRUSCO DI MORETTI NEGLI USA
Mauro Moretti è volato martedì negli Stati Uniti per la prima volta da quando è a.d. di Finmeccanica. Oltre ai giganti dell'aerospazio negli Usa c'è Drs, la controllata dell'elettronica dalla quale però gli uomini di Finmeccanica devono tenersi a distanza. L'atterraggio negli Usa dell'ex capo delle Ferrovie è stato brusco. Standard & Poor ha abbassato a «negativo», da «stabile», il giudizio sulle prospettive di Finmeccanica, confermando il merito di credito BB+.
Questo potrebbe portare a un peggioramento del voto nel 2015. «La revisione dell'outlook riflette il fatto che i parametri finanziari di Finmeccanica – ha spiegato S&P – sono al di sotto delle nostre aspettative per i rating, a causa dei risultati operativi sotto tono nell'aerospazio e difesa e dei risultati ancora deludenti nei trasporti». Ieri Finmeccanica ha nominato Domenico Braccialarghe vicepresidente di Ansaldo Sts. Braccialarghe è arrivato come direttore del personale con Moretti dalle Fs, dopo 38 anni tra i ferrovieri. Chissà che effetto avrà sul rating dell'aerospazio. (G.D.)
COLACICCO E IL FUTURO DELLA MITTEL
Marco Colacicco entra nel consiglio di amministrazione di Mittel. Con l'ingresso di Colacicco, storico advisor della famiglia Stocchi, di fatto il nuovo socio della holding, Blue Fashion Group, prende posto nel board. La nomina è avvenuta ieri durante un lungo consiglio di amministrazione servito, con ogni probabilità, per fare anche il punto della situazione dopo il recente riassetto azionario.
La famiglia Stocchi, infatti, ha acquistato dalla Tassara il 15,3% di Mittel il 17 settembre scorso e, esattamente due settimane dopo, si è seduta in cda. Ciò è avvenuto anche grazie alla poltrona liberata il 29 settembre da Gianluca Ponzellini che, per «motivi professionali», ha deciso di dimettersi dalla carica. Ponzellini era stato tratto dalla lista depositata a suo tempo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Con l'arrivo di Colacicco, dunque, ciascun socio è ora rappresentato nel consiglio della holding e il percorso per definire il futuro di Mittel può dunque partire. (L.G.)
OPA CINESE SU CLUB MED E OPPOSIZIONI SINDACALI
C'è qualcuno a cui la prospettiva di un Club Méditerranée in salsa cinese non va giù. È il caso di uno dei sindacati, l'Unsa, che ha inviato una lettera al presidente Henri Giscard d'Estaing per dire che una eventuale vittoria del conglomerato cinese Fosun nella battaglia a colpi di Opa con l'imprenditore italiano Andrea Bonomi farebbe perdere al Club la sua «identità francese» e non ne garantirebbe «l'ancoraggio europeo».
La presa di posizione del sindacato - che contesta abitualmente le scelte del management ed è la terza organizzazione più rappresentativa, con il 20% dei voti - non sembra destinata a spostare di un millimetro i termini dello scontro, ma certo porta alla luce l'esistenza di un oggettivo malessere di fronte alla concreta eventualità che sul Club venga issata la bandiera cinese. A meno che Bonomi non decida di rilanciare. Stando a un calendario indicativo, in attesa della decisione della Consob francese, ha tempo fino al 13 novembre. (M.Mou.)
2.L’UE RINVIA LA NOMINA DELL’INGLESE JONATHAN HILL
Da “La Stampa”
I coordinatori dei gruppi politici della commissione economica dell’Ue hanno chiesto un supplemento di audizione all’inizio della prossima settimana per il britannico Jonathan Hill, candidato Commissario ai servizi finanziari. Lo conferma l’europarlamentare francese Sylvie Goulard, responsabile per il gruppo Alde, precisando che la nuova audizione è necessaria non per i sospetti di conflitto di interesse (molti europei temono che Hill possa fare gli interessi del Regno Unito in campo finanziario), ma «perché ha dato risposte non chiare sugli orientamenti».
Il britannico è il primo dei candidati della Commissione Juncker per cui viene chiesto un esame supplementare. Stessa sorte è toccata poi al popolare spagnolo Miguel Arias Cañete, designato all’energia. Eurodeputati di Sinistra unitaria e verdi hanno presentato un manifesto di protesta: «Non vogliamo avere un commissario Ue con conflitti di interesse e responsabile, quando era ministro in Spagna, del fallimento della norme ambientali. [r.e.]
3.BENETTON TORNA ALLE ORIGINI E PUNTA SULL’ABBIGLIAMENTO
Da “La Stampa”
Benetton torna alle origini, e si ri-focalizza dal 1° gennaio 2015 sulle sole attività di «marketing & sales» con i marchi Benetton e Sisley. Saranno scisse quindi dal gruppo di Ponzano veneto le attività manifatturiere e le proprietà immobiliari. Su tutto continuerà a esercitare il controllo al 100% la holding Edizione Srl. La decisione è stata presa ieri dall’assemblea straordinaria.
Edizione continuerà così a controllare il 100% della nuova Benetton Group, nonché il 100% della società che gestirà l’attività manifatturiera e della società immobiliare. Dal 2015 Benetton tornerà alla struttura di business originaria che le aveva consentito di essere una delle società di abbigliamento più innovative e di successo della storia del made in Italy. [r.e.]
4.EXOR LANCIA UN BOND DA 500 MILIONI
Da “La Stampa”
Exor, la società di investimenti del gruppo Agnelli, ha emesso un prestito obbligazionario per un totale di 500 milioni di euro, con scadenza ottobre 2024, e con un prezzo di emissione di 99,329% del valore nominale e cedola fissa annua del 2,50%, più del rendimento dei Btp a dieci anni. Il regolamento dell’emissione, spiega in una nota la società presieduta da John Elkann, è fissato per l’8 ottobre. Alle obbligazioni, che saranno quotate sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo è stato attribuito un rating BBB+ dall’agenzia di rating S&P. L’operazione è stata curata da un pool di banche: Bnp Paribas, Citi, Credit Agricole, Goldman Sachs e UniCredit.
5.SUSSURRI E GRIDA
Dal “Corriere della Sera”
TORRI IN BORSA, TELECOM PREPARA LA SQUADRA
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( d.pol. ) - Telecom Italia aspetterà l’esito della quotazione di Rai Way e delle sue torri di trasmissione del segnale tv. In base all’appetito del mercato per questo genere di attività l’amministratore delegato Marco Patuano deciderà se stringere i tempi o rimandare un po’ i preparativi per lo sbarco in Borsa delle sue torri. Vale a dire otto mila siti sparsi a livello nazionale del valore stimato attorno a un miliardo. Ma intanto procedono analisi e approfondimenti con il direttore finanza Piergiorgio Peluso.
Nessun incarico è stato ancora assegnato alle banche per il futuro collocamento.Tuttavia, gli istituti bussano alla porta di Telecom per candidarsi fornendo elaborazioni e prospettive in vista della futura ipo. L’istituto più vicino al dossier in questa fase risulta Deutsche Bank. Se l’incarico di advisor le fosse affidato, la banca dovrà contribuire a selezionare la squadra dei futuri collocatori dell’offerta che comunque non avverrà prima di metà anno prossimo, stima il mercato. Prima Telecom dovrà procedere al conferimento delle torri con i relativi contratti di servizio e decidere la quota in offerta.
GLI INGLESI COMPRANO I CAPI NORTH SAILS
(d.pol. ) L’abbigliamento a marchio North Sails, fin qui 100% made in Italy, lascia il Paese per unificarsi nel Connecticut al produttore di vele con lo stesso marchio, divenuto celebre per aver armato Alinghi e Luna Rossa oltre che per avere il 70% del mercato di fiocchi, gennaker e spinnaker. Regista dell’operazione è il fondo britannico Oakley capital, base a Londra, guidato dal fondatore Peter Dubens.
Piergiorgio Peluso di Unicredit
Oakley è proprietario del brand azzurro e bianco dal 2008 quando lo rilevò dai proprietari Lowell North e Heiner Meldner. Adesso il fondo inglese si riappropria dell’altra gamba, quella dell’abbigliamento. A vendere il 100% di Tomasoni Top Sails è l’imprenditore Leopoldo Poppi, inventore dei capi North Sails con ricavi di 50 milioni. Nella transazione, del valore pari al fatturato, l’azienda, che include anche la veleria di Carasco (Genova), è stata affiancata dall’advisor Ethica corporate finance.
SE L’EDITORIA CI RIPROVA CON IL MERCATO AZIONARIO
( m.sid .) Il Fatto quotidiano sta studiando la quotazione in Borsa. La società editoriale che peraltro controlla anche il 30,1% di ZeroStudio’s Srl, il produttore di Servizio pubblico che vede come maggiore azionista Michele Santoro, ha affidato a Integrae Sim la ricerca pre Ipo in vista di un progetto di quotazione del 20% circa del capitale. La società controllata per il 34,9% dai giornalisti, tra cui Antonio Padellaro e Marco Travaglio, e tra gli altri anche dall’editore Chiare Lettere (16,3%), punta a raccogliere 6,5 milioni di cui 5 in aumento di capitale. Il mercato di quotazione è l’Aim di Milano.
padellaro ferrucci pietro pelu gomez travaglio scanzi
Tra le strategie per l’atterraggio a Piazza Affari c’è il lancio di «Mia», la app che punta a rendere sempre più gestibile da mobile l’informazione: è difatti partita una campagna aggressiva con 30 giorni gratis. Al di là dell’aspetto tecnico, il progetto di quotazione è un indizio di un mercato editoriale che — nonostante l’era di transizione — continua ad avere un suo appeal. Almeno sulla «carta».