1.BORSA: LA BANCA DEL GIAPPONE SPINGE SU LISTINI EUROPEI, +2,57% MILANO
Haruhiko Kuroda governatore della banca centrale giapponese
Radiocor - Chiusura in rialzo per le Borse europee, nonostante il prodotto interno lordo americano del quarto trimestre 2015, salendo dello 0,7%, abbia deluso gli investitori. I mercati, sin dall'apertura, hanno festeggiato la mossa a sorpresa della Banca centrale del Giappone di tagliare in terreno negativo, al -0,1%, i tassi sui depositi bancari. Milano ha terminato le contrattazioni in progresso del 2,57%. Piazza Affari ha beneficiato della performance delle banche con Bpm (+7,4%) e Banco Popolare (+9,2%) che si sono infiammate sulle indiscrezioni che la loro aggregazione sia sempre piu' vicina. Mps e' salita dell'1,2% all'indomani della diffusione dei conti del 2015, archiviati con un utile di 390 milioni.
BANK OF JAPAN BANCA CENTRALE GIAPPONE
Intanto la Borsa continua a interrogarsi su un eventuale asse con Ubi (-0,9%). Sono scivolate ancora le Fca (-0,7%), deboli dal giorno della diffusione dei conti 2015 e delle indicazioni sul 2016, considerate deludenti . In t re sedute le azioni hanno perso quasi il 10%. Bene Telecom (+4,6%), mentre e' scattato il conto alla rovescia per la presentazione del piano industriale in programma il prossimo 16 febbraio.
Sul fronte dei cambi, l'euro si e' leggermente indebolito sul dollaro: passa di mano a 1,0815 dollari (ieri 1,095 dollari). Si e' invece rafforzato sullo yen conquistando quota 131 yen (129,91). Anche il biglietto verde si e' mosso vivacemente sullo yen passando dal valore di 118,6 di ieri a quota 121,12. Il petrolio continua a risalire la china: il wti, contratto con scadenza a marzo, vale 33,37 dollari al barile, in progresso dello 0,66%.
2.B.POPOLARE: SAVIOTTI A DIPENDENTI, FIDUCIOSO DI CHIUDERE A BREVE CON BPM
Radiocor - 'Non abbiamo ancora chiuso', ma 'stiamo trattando con molto impegno e sono fiducioso che si possa chiudere con un risultato positivo in tempi brevi'. Cosi' l'a.d. del Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti, secondo quanto risulta a Radiocor ha concluso il messaggio rivolto via conference ai dipendenti dell'istituto, commentando di fatto le indiscrezioni sull'imminente fusione con la Banca Popolare di Milano.
Saviotti, apparso a chi ha assistito alla comunicazione 'soddisfatto e sorridente', non ha citato esplicitamente Bpm, ma ha spiegato ai lavoratori di aver scelto di dire due parole sul tema della fusione perche' consapevole che 'sarebbe la prima domanda che mi rivolgereste se poteste farlo'. Il banchiere ha poi preannunciato che i conti 2015, che saranno approvati dal cda tra una decina di giorni, saranno 'buoni' e 'sicuramente piaceranno e saranno di soddisfazione per i colleghi'.
3.TELECOM: DE PUYFONTAINE, OK RAPPORTI CON MANAGER, FOCUS SU GRUPPO PER CONTO SUO
Radiocor - 'Abbiamo buone relazioni con il management' di Telecom Italia. Cosi' Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, risponde per iscritto a una delle domande avanzate dai senatori durante l'audizione del 19 gennaio sui nuovi assetti societari di Telecom e a cui, in quella occasione, non aveva fatto in tempo a rispondere. Il numero uno di Vivendi poi alla domanda su come immagina il futuro di Telecom Italia e su cosa voglia dire voler creare un player Sud-europeo, come da lui annunciato, e se pensa a un player 'collegato' con ad esempio Telefonica, ha replicato: 'Il focus oggi e' di pensare a Telecom Italia per conto suo'.
De Puyfontaine ha quindi risposto sul tema dell'indebitamento della societa'. 'Non vediamo il livello del debito dell'azienda come uno svantaggio per la capacita' di investire e per la capacita' di finanziamento dello sviluppo che si vuole intraprendere'. Vivendi e' il primo socio di Telecom Italia con il 21,4 per cento.
4.GENERALI: DEL VECCHIO, MAI CONTRASTI TRA GRECO E AZIONISTI
Radiocor - Tra gli azionisti e il ceo Mario Greco 'non ci sono mai stati conflitti, questo ve lo posso dire io che conosco molto bene anche gli altri soci'. Cosi' Leonardo Del Vecchio, 'patron' di Luxottica e importante azionista delle Generali. Sulla decisione di Greco di lasciare il Leone per diventare ceo di Zurich, Del Vecchio nota che 'se uno esce da numero due (del gruppo elvetico, ndr) e viene in Italia da Generali e poi rientra come numero uno, anch'io avrei fatto la stessa cosa'.
D'altro canto, aggiunge Del Vecchio interpellato nel centro di Milano, 'devo dire che quando uno esce e' chiaro che dichiara quello che vuole. Se io mi lascio dalla moglie, non dico che mia moglie e' la piu' brava donna del mondo, diro' che ha qualche difetto. E' una scelta sua che coincide - combinazione - con il fatto che lui prima' era a Zurich. Pero' - aggiunge 'non avrei detto le sciocchezze che ha detto lui, tipo dire che lo voleva no cacci are via. Perche' non e' assolutamente vero. Aveva un contratto sul tavolo da due mesi, se voleva lo firmava'.
5.CNH: -20,4% RICAVI 2015, UTILE PIU' CHE DIMEZZATO A 248MLN $, CEDOLA 0,13 EURO
Radiocor - L'anno scorso Cnh Industrial, la societa' controllata da Exor attiva nelle macchine per l'agricoltura e le costruzioni, ha registrato un calo del 20,4% dei ricavi a 25,91 miliardi di dollari (-9,2% a cambi costanti) e un utile netto piu' che dimezzato a 248 milioni (da 708 milioni nel 2014). Lo comunica la societa', il cui indebitamento netto industriale a fine dicembre era pari a 1,6 miliardi, inferiore di 1,8 miliardi rispetto al 30 settembre 2015 e rispetto a un target iniziale tra 2,1 e 2,3 miliardi.
LA NUOVA SEDE DI FIAT INDUSTRIAL E CNH A BASILDON IN ESSEX
La liquidita' disponibile a fine dicembre era pari a 9,3 miliardi, che includono 3 miliardi di linee di credito disponibili non utilizzate, rispetto a 8,9 miliardi a fine dicembre 2014. Il cda di Cnh Industrial intende proporre all'assemblea degli azionisti del 15 aprile venturo un dividendo di 0,13 euro per azione ordinaria. Per quest'anno Cnh prevede ricavi netti delle attivita' industriali tra 23 e 24 miliardi d i dollar i, con un margine operativo delle attivita' industriali tra 5,2% e 5,8%, e un indebitamento netto industriale a fine 2016 tra 1,5 e 1,8 miliardi di dollari. A Piazza Affari il titolo guadagna il 4% a 5,76 euro.
6.USA: +0,7% STIMA PRELIMINARE CRESCITA PIL IV TRIMESTRE, SOTTO ATTESE
Radiocor - Il prodotto interno lordo degli Stati Uniti e' cresciuto al ritmo dello 0,7% nel corso del quarto trimestre dopo il +2% del terzo trimestre e il +3,9% del secondo. La stima preliminare del dipartimento del Commercio e' lievemente inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un rialzo dello 0,8%.
Nel trimestre l'indice dei prezzi dei prodotti di consumo personale (Pce) e' cresciuto solo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente mentre la sola componente core ha fatto registrare un rialzo dell'1,2%. Per l'intero 2015, il pil e' cresciuto del 2,4%, lo stesso ritmo del 2014 e lievemente al di sopra della media del 2,1% registrata a partire dal 2010, il primo anno dopo la fine della recessione.
7.INTESA SP: MESSINA, BAD BANK POSITIVA, NOI VALUTEREMO SE UTILIZZARLA
Radiocor - Il modello delle bad bank su cui e' al lavoro il governo e' positivo e Intesa Sanpaolo valutera' un suo eventuale utilizzo una volta che saranno definiti i dettagli. Lo ha sottolineato il ceo del gruppo Carlo Messina a margine del convegno Start City. 'La valutzione e' positiva per la possibilita' di avere uno strumento di smaltimento delle sofferenze.
Il meccanismo e' ancora da approfondire perche' le regole analitiche non ci sono' ha spiegato Messina aggiungendo: 'Vedremo qual e' il funzionamento e valuteremo'. Il manager ha sottolineato che la garanzia fornita dallo Stato 'favorisce il collocamento dei titoli sul mercato' anche se per quanto riguarda Intesa non rappresenta 'il valore aggiunto' in quanto l'istituto 'colloca gia' a condizioni in linea con lo Stato italiano e quindi da solo e' in grado di avere condizioni di funding positivo'.
8.INTESA SP: BAZOLI, IN FUTURO POTREMMO GUARDARE A MAGGIORE PRESENZA INTERNAZIONALE
Radiocor - 'Il problema della nostra banca, senza necessita' e urgenza, e' guardare a una presenza internazionale maggiore di quella che gia' ha'. Lo ha sottolineato il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, a margine della presentazione del bilancio di mandato di Compagnia San Paolo. Bazoli ha ricordato la strategia piu' volte dichiarata da Gian Maria Gros-Pietro e dall'a.d. Carlo Messina che non prevede l'acquisto di banche in Italia: 'Se dobbiamo fare ancora qualcosa in Italia lo dobbiamo fare in termini specialistici perche' abbiamo gia' una presenza capillare ottimale'.