BISCIONE RAMPANTE – L’ALFA ROMEO PROVA A RIALZARE LA TESTA E LANCIA LA NUOVA “GIULIA” – 510 CAVALLI DI POTENZA E UN COSTO STIMATO DAI 40MILA EURO IN SU – IL SOGNO DI MARCHIONNE È VENDERNE 400MILA L’ANNO DAL 2018
Paolo Griseri per “la Repubblica”
Un emozionato Andrea Bocelli canta “Vincerò” e tiene a battesimo la “Giulia”, prima nata nel nuovo corso dell’Alfa Romeo. Dopo due anni di attesa «e di duro lavoro nei capannoni fantasma dove i nostri ingegneri hanno creato un’auto lontana dagli stereotipi», Sergio Marchionne può presentare il risultato di quella che definisce «una delle più grandi sfide professionali della mia vita: far tornare la vera Alfa Romeo dopo trent’anni in cui è stata costretta a competere con i marchi generalisti».
I simboli giocano un grande ruolo nel pomeriggio di Arese, vecchia sede della fabbrica del Biscione ora trasformata in museo. Al lancio si presentano il ministro dei Trasporti Graziano Delrio, John Elkann e la moglie Lavinia, Andrea Agnelli. L’operazione di attacco ai marchi premium tedeschi è affidata ad Harald Wester, ingegnere tedesco che ha già firmato il successo di Maserati.
Marchionne presenta il gruppo di ingegneri che hanno lavorato nei capannoni fantasma definendoli “Skunks” in ricordo del gruppo di progettisti che durante la seconda guerra mondiale costruirono il caccia destinato a combattere contro la Luftwaffe. Paragone storico un po’ pesante che rende però l’idea di come «sia necessario isolarsi dal contesto se si vuole creare qualcosa di davvero nuovo» come spiega Wester.
L’ad dell’Alfa fa riferimento a un concorrenza che «offre fondamentalmente lo stesso prodotto: comfort, contenuti, potenza ma emozioni zero. Sono un po’noiosi». Frasi che non fermano gli auguri via twitter di Bmw e Mercedes: “Bentornata Giulia” (lo stesso twitta Renzi da Montecitorio).
Il modello lanciato ieri è il top di gamma: la Giulia quadrifoglio ha un motore da sei cilindri, 510 cavalli di potenza, raggiunge i 100 km orari in 3,9 secondi. Marchionne non vuole dire il prezzo ma si sa che tutta la gamma Giulia costerà dai 40 mila euro in su e arriverà sul mercato tra fine 2015 e inizio 2016. Sarà la prima di una serie di otto modelli. «Il prossimo - garantisce Marchionne - arriverà tra sei mesi».
Il target del piano Alfa è di 400 mila pezzi venduti nel 2018. Troppi, dicono gli analisti: “Lo verifichiamo nel 2018”, replica l’ad. Che riprende il discorso sulla grande fusione con Gm. Lancerà un’opa ostile su Gm? : «L’unica operazione ostile è quella di non lavorare ad alleanze continuando a sprecare capitale«, dribbla il manager. Che conferma invece, «entro due settimane» il filing per l’Ipo di Ferrari. John Elkann conferma invece l’impegno della famiglia: «Da oltre 100 anni ha l’auto nel suo dna. E continueremo ad occuparcene».
Colpisce che il lancio dell’operazione Alfa, cardine del piano industriale presentato un anno fa a Detroit, avvenga con la Fca già proiettata oltre, alla ricerca di un nuovo partner. Il piano Alfa è confermato anche in caso di fusione? «Ci mancherebbe - risponde Marchionne - l’Alfa andrà comunque avanti e verrà realizzata in Italia facendo rientrare dalla cassa tutti i dipendenti ».
Fuori dai cancelli dello stabilimento dove si svolge il lancio i Cobas protestano contro la chiusura della fabbrica. Un tempo, quando in questi capannoni la Fiom era rappresentata da una Susanna Camusso sulle posizioni riformiste dell’area socialista della Cgil, i Cobas erano fortissimi. Oggi di quella storia rimane uno dei leader, Corrado Delle Donne, che davanti al cancello osserva il passaggio degli invitati.