1. L’11 MAGGIO CONFINDUSTRIA DECIDE LA SORTE DEL SOLE
( ri.que. ) Il consiglio generale della Confindustria presieduta da Vincenzo Boccia ( foto ) ha approvato ieri all' unanimità il bilancio. Nel complesso l' avanzo della gestione 2016 è di 9.308 euro (contro i 15.211 nel 2015). Ma il parlamentino di viale dell' Astronomia ha già un appuntamento fissato in agenda: si tratta del prossimo 11 maggio, giorno in cui è stato fissato un consiglio generale straordinario che dovrà decidere il contributo di Confindustria all' aumento di capitale del Sole24Ore .
Confindustria ha una partecipazione del 67,5% nel gruppo editoriale. Partecipazione iscritta a bilancio nel 2015 con un valore di carico di 132,6 milioni e scesa nel 2016 a 68,9 milioni (per una svalutazione di 63,7 milioni). Nel complesso l' associazione registra una liquidità finale a dicembre 2016 di 41,7 milioni di euro.
«Il prossimo 11 maggio non prenotate l' aereo di ritorno, non usciremo di qui finché non avremo preso una decisione», è stato l' avvertimento agli industriali. L' intendimento generale del consiglio generale di Confindustria è quello di mantenere la maggioranza del gruppo editoriale. Ma le visioni sulla gestione della partita sono diverse. Ieri ad alzare la voce sono state in particolare alcune territoriali del Veneto e dell' Emilia. Assente il neoeletto presidente di Assolombarda Carlo Bonomi. Non è escluso che sulla partita il consiglio generale si esprima con il voto.
2. SCHIAFFO DI EXXON A TRUMP
Francesca Caferri per la Repubblica
L' ultima grana per l' Amministrazione Trump arriva dal gigante petrolifero Exxon Mobil: secondo quanto riportato ieri mattina dal Wall Street Journal Exxon avrebbe chiesto a marzo al dipartimento del Tesoro americano di essere esentata dal programma di sanzioni contro la Russia varato dal Congresso all' indomani della crisi in Crimea e quindi di poter riprendere la sua collaborazione con Rosneft, la compagnia petrolifera russa, di proprietà statale.
La notizia è rimbalzata ieri su tutte le televisioni americane: non soltanto perché si tratterebbe di una plateale marcia indietro rispetto alle decisioni dei mesi scorsi, ma soprattutto perché l' attuale segretario di Stato americano Rex Tillerson è stato fino alla sua nomina l' amministratore delegato di Exxon e l' uomo che aveva trattato direttamente con Vladimir Putin la partnership con Rosneft.
A decidere sulla richiesta di Exxon sarà il dipartimento del Tesoro, ma il dipartimento di Stato potrebbe essere chiamato a dare un parere sulla vicenda: Tillerson ha ribadito a più riprese che si sarebbe astenuto da ogni decisione su Exxon per i primi due anni da segretario di Stato ma questo non è bastato a placare le polemiche. Polemiche che sono rimbalzate anche al Congresso: il senatore John McCain ha definito "folle" la richiesta di Exxon, che arriva proprio mentre il Congresso valuta la possibilità di inasprire le sanzioni contro la Russia per le possibili interferenze durante la scorsa campagna presidenziale.
Le sanzioni imposte alla Russia dopo l' annessione della Crimea nel 2014 impediscono ai gruppi americani di avanzare nei progetti lanciati con Rosneft per cercare nuove risorse petrolifere nell' Artico, in Siberia e nel Mar Nero: per la Exxon hanno significato lo stop ad accordi che riguardano tutte le tre le aree, accordi per i quali Tillerson si era speso personalmente con l' amministratore delegato di Rosneft Igor Sechin e con il presidente Putin.
Da amministratore delegato, il capo di Exxon si era battuto contro le sanzioni, sostenendo che la loro applicazione non sarebbe stata univoca. Gli analisti stimano in oltre un miliardo di dollari le perdite registrate da Exxon in seguito all' imposizione delle sanzioni.
3. CATRICALA’ DAL CONSIGLIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DI ADR
Monica Mondardini lascia la presidenza di Aeroporti di Roma, il suo successore è Antonio Catricalà, ex presidente dell' Antitrust, mentre Ugo de Carolis resta ad. Atlantia, primo socio di Adr, in una nota ha ringraziato la manager «per il contributo che ha dato allo sviluppo del piano di crescita infrastrutturale dell' aeroporto», specificando che Mondardini «ha comunicato di non essere disponibile ad un rinnovo del proprio mandato in scadenza, in considerazione dei crescenti impegni professionali nel Gruppo Cir» di cui è amministratore delegato. Mondardini resterà consigliere indipendente di Atlantia
4. RECCHI NEL CDA DI INWIT (TORRI) CON IL VOTO CONTRARIO DEI FONDI
Il presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi viene nominato come consigliere nel cda di Inwit ma con il voto contrario di molti fondi. La votazione sull' allargamento del consiglio del gestore delle torri tlc con quattro nuovi consiglieri, tra cui Recchi, ha ricevuto solo il 74,7% dei voti favorevoli tra i presenti.
giuseppe recchi presidente esecutivo di tim
Al momento della votazione era rappresentato l' 84,9% del capitale sociale, di cui il 60% in mano al primo socio Telecom. Quindi oltre un quinto dei soci presenti si è opposto. Eppure nel 2014 Recchi era stato nominato presidente di Telecom grazie al voto della maggioranza dei fondi presenti in assemblea.