1 - PROPOSTE CHOC - SENZA BANCA D'ITALIA...
Primo Di Nicola per "l'Espresso"
Sopprimiamo la Banca d'Italia. È la proposta di legge presentata a palazzo Madama dal senatore dell'Idv Elio Lannutti. Anche se si è appena salvata dall'assalto della politica, per Lannutti Bankitalia è diventata una "struttura di potere e di governo autocratico dell'economia nazionale". Tra i suoi compiti (partecipazione alle decisioni di politica monetaria attraverso la Bce; vigilanza su banche e intermediari finanziari, ecc.) e la natura della sua compagine societaria (è controllata per il 94 per cento da banche e assicurazioni private) si configurerebbe "un potente conflitto di interessi".
Peggio: i dividendi che via Nazionale distribuisce tra gli azionisti, per Lannutti costituiscono "una funzione speculativa e non di garanzia". Per assolvere le incombenze oggi di Bankitalia, Lannutti propone l'istituzione di una Banca di Stato che, oltre alle decisioni sul tasso di sconto e alla rappresentanza negli organismi internazionali, erediterebbe pure le funzioni di tesoreria dello Stato e di distribuzione della moneta; e la costituzione di una Autorità garante del mercato bancario con funzioni di vigilanza. P. D. N.
2- CHI L'HA VISCO?
Bankomat per Dagospia
Alla fine Bankitalia ha avuto il suo nuovo Governatore, risorsa interna, prestigio indiscusso, tutti plaudenti. Una delle poche decisioni apparentemente rispettate del Governo negli ultimi tempi.
In realta' nella sua pochezza Bankomat aveva posto un tema: sara' mica il caso di dibattere ruolo e quindi profilo del prossimo Governatore? Che ruolo svolge (e come) Bankitalia nel sistema economico e finanziario?
ignazio viscoDi uffici studi prestigiosi in realtà ne abbiamo molti, mentre la politica economica e monetaria tutti sanno che non spetta alla Banca centrale italiana, ne' alle sue sorelle europee. Bankitalia deve vigilare con competenza e prontezza "moderna" su credito e finanza. Allora ci si dovrebbe chiedere che senso ha il curriculum di prestigioso macroeconomista del neo Governatore Visco in questo scenario del dover essere di Bankitalia. Ha mai guidato una banca? Ha mai operato in Borsa? Ha mai condotto perlomeno ispezioni sul campo in banche ed altri intermediari vigilati? Non risulta.
Diciamo che il suo cursus honorum da ufficio studi dovrebbe perlomeno renderlo immune da troppe cene e passeggiate con banchieri e finanzieri. Pero' in teoria anche Fazio aveva il medesimo curriculum da monaco degli studi economici di bankitalia e poi abbiamo visto quante passeggiate faceva con i vari Geronzi, Gnutti e Fiorani...
ANTONIO FAZIOBankitalia deve svecchiare il suo stile burocratico, le sue insopportabili liturgie perche' non e' da li' che le arrivera' il rispetto dei cittadini. Mentre, come gia' scrivevamo su Dagospia e ripete il Corriere della Sera, continua il vezzo delle lettere riservate ai vertici delle banche. Soprattutto nel caso delle quotate, perche' non far conoscere al mercato il contenuto delle reprimende? Magari avessimo saputo tutti e prima della Assemblea della Popolare di Milano che Bankitalia aveva scritto (pare) che non apprezza più' il top management interno l'assemblea di BPM avrebbe votato più'informata.
In realtà alla banca d'Italia certe liturgie sono sempre piaciute perché, diciamolo, nel nascondimento si alimenta il mito, non si rende mai conto e si esercita la famosa moral suasion. Stile questo che piace sia alla sinistra cattocomunista di questo benedetto Paese sia alla borghesia finto liberale dei Tronchetti e dei Berlusconi. Perché mai rendere conte a cittadini consumatori e mercato? Trattasi come noto di concetti poco italiani e troppo anglofili.
GERONZIMa lo sapete che addirittura usava (e forse ancora usa) che il direttore della locale filiale di Bankitalia leggesse in consiglio agli amministratori compunti e peccatori della banca ispezionata il verdetto dell'ispezione senza lasciarne copia?
E poi che dire della nota e ridicola liturgia per la quale la prima settimana di una ispezione di vigilanza si passa ad attribuire ai vertici della medesima uffici adeguati ed arredi? I quali non possono fare come ogni cristiano che lavora per le società di revisione, cioe' arrivare alla mattina leggere documenti e interrogare le persone, casomai riunire carte e faldoni in una sala riunioni ad hoc e poi tornare in sede Bankitalia a lavorare? No, campeggiano per settimane, a volte mesi. Paralizzando tutto, creando spesso e solo un gran timore formale.
j fazio fiorani GENTESperiamo che Visco tragga dai suoi studi macroeconomici la forza per rottamare tutto questo. Magari studiando apposite misure preventive di analisi della concentrazione dei rischi creditizi prima che, come ricorda ancora MF, una finanziaria di partecipazioni come Tassara accumuli 3 miliardi di debiti con le banche. La stessa cifra e con tanto minor rischio creditizio si poteva prestare a mille aziende normali. Prof Bazoli, primo azionista Bankitalia e amico di "monsieur Tassara", che ne pensa?
Zaleski Bazoli