CHI LO PRENDE IN GOOGLE? IL GIGANTE DEL WEB RISPONDE ALLE ACCUSE DI POSIZIONE DOMINANTE MOSSE DA BRUXELLES: “OBIEZIONI SBAGLIATE. ABBIAMO INDIRIZZATO OLTRE 20 MILIARDI DI CLIC GRATUITI, IL TRAFFICO È SALITO DEL 227%”
Corinna De Cesare per “Corriere della Sera”
un ingegnere di google diagnostica un serve surriscaldato
Google risponde formalmente a Bruxelles sull' indagine che ha messo il motore di ricerca più grande del mondo sul banco degli imputati per abuso di posizione dominante.
La battaglia va avanti da anni, ma i toni concilianti dell' ex commissario Ue Joaquin Almunia hanno lasciato spazio alle accuse lanciate ad aprile dalla nuova responsabile dell' Antirust europea Margrethe Vestager. Che non solo ha avviato due procedure formali ma ha minacciato, se Big G non prenderà provvedimenti, una multa fino a sei miliardi di euro.
Mountain View non si è fatta intimorire e nella sua risposta a Bruxelles, inviata ieri, non solo non propone modifiche ma sottolinea che a sbagliarsi nella valutazione sia proprio l' Antitrust. Con toni tutt' altro che accomodanti. Sono «accuse scorrette e obiezioni sbagliate sia per quel che concerne i fatti, che per quel che riguarda i termini economici o giuridici» ha scritto Google.
Il motore di ricerca, secondo la Commissione europea, continua a privilegiare sistematicamente i propri servizi di vendita online a scapito dei concorrenti. «Migliorare la qualità non è anticoncorrenziale» ha scritto sul blog aziendale il senior vice president & general counsel di Google, Kent Walker, riportando un estratto della lunga risposta inviata ieri in cui non si fa alcun accenno a possibili cambiamenti sulle policy di visualizzazione delle ricerche.
«Nell' ultimo decennio Google ha indirizzato oltre 20 miliardi di clic gratuiti verso gli aggregatori di shopping, nei paesi interessati dalla comunicazione della Commissione, con un aumento del 227% del traffico organico». Senza contare «l' impatto» sul mercato di «Amazon ed eBay, che si sono ritagliati una fetta di traffico molto più grossa rispetto agli annunci di Google Shopping, introdotto nel 2012».
led verdi dei server goggle in oklahoma
schema di come funzionano le infrastrutture google
Chissà se le 150 pagine inviate a Bruxelles convinceranno la danese Vestager, che ha ripreso in mano il dossier Big G ad aprile e ha avvertito che l' indagine potrebbe estendersi anche a Google Maps, Flight e Hotel. La Commissione europea ha fatto sapere di aver ricevuto le osservazioni di Mountain View ma non ha fatto trapelare alcun commento per non pregiudicare il risultato finale dell' indagine. Ma lo scontro è dietro l' angolo.