trevi costruzioni

LA DISTRUZIONE DELLE COSTRUZIONI - DOPO CONDOTTE E ASTALDI, BALLA PURE TREVI: A RISCHIO 22MILA POSTI DI LAVORO IN UN SETTORE IN PROFONDA CRISI, FIACCATO ANCHE DAI PAGAMENTI IN RITARDO (O SALTATI DEL TUTTO) DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - IL GOVERNO HA PROMESSO UN MEGA PIANO DI INFRASTRUTTURE. SENZA, RISCHIANO DI SALTARE ALCUNE DELLE PRINCIPALI AZIENDE DEL SETTORE (CHI SOPRAVVIVE E' PERCHE' SI E' BUTTATO SULL'ESTERO…)

 

Gianluca Baldini per la Verità

 

stefano trevisani

Astaldi, Trevi e Condotte sono tre colossi del settore delle costruzioni. Insieme danno lavoro a quasi 22.000 persone. Il problema è che si trovano nel mezzo del comparto che forse ha pagato più di tutti lo scotto della crisi.

 

L' ultima ad arrendersi è stata Astaldi, 11.500 dipendenti, colosso fiaccato dalle molte amministrazioni pubbliche che non hanno pagato come e quanto avrebbero dovuto per le opere realizzata dal gruppo romano. Venerdì scorso il consiglio di amministrazione ha «valutato e deliberato di presentare, dinanzi al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo «con riserva» prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale».

 

Dopo l' annuncio, in Borsa è stato un crollo continuo. Ieri il titolo è stato sospeso per eccesso di ribasso, dopo aver registrato un calo teorico del 55% (e da oggi e fino a successivo provvedimento sulle azioni ordinarie Astaldi non sarà consentita l' immissione di ordini senza limite di prezzo). Inoltre, l' azienda ha fornito un aggiornamento sulla situazione patrimoniale dell' azienda. A fine giugno 2018 l' indebitamento netto era salito a 1,76 miliardi di euro, rispetto agli 1,27 miliardi di inizio anno. Insomma, gli investitori sono scappati a gambe levate.

 

condotte

Anche perché, se a Piazza Affari il titolo Astaldi è crollato, sul fronte obbligazionario la situazione non è ugualmente rosea. Sulla graticola c' è un bond da 700 milioni di euro che scade tra due anni. In primis c' è l' ostacolo della cedola: bisogna capire se con il concordato anche questi pagamenti verranno congelati. C' è poi da capire cosa fare con il rimborso: nella migliore delle ipotesi gli obbligazionisti senior potrebbero rivedere al massimo il 60% di quando investito. Ma, se i possessori di debito Astaldi venissero paragonati a creditori chirografari, allora la percentuale di rimborso potrebbe scendere ancora.

 

C' è però il rovescio della medaglia. Visto il fuggi fuggi generale c' è anche chi ha visto un' opportunità nel bond con scadenza dicembre 2020. Da venerdì ad oggi il valore del prestito 2020 è sceso in area 20 euro (ora viaggia intorno ai 26 euro), quando nel 2013 era stato emesso a 100 euro. Anche se l' emissione dovesse subire il congelamento delle cedole (3,5625% ogni sei mesi) è facile intuire che l' investitore potrebbe trarne comunque un guadagno potenzialmente molto elevato, anche se i rischi di grosse perdite non mancherebbero.

 

C' è poi un gruppo come Trevi. Si tratta di una società da 7.200 addetti specializzata nell' ingegneria del sottosuolo.

Anche in questo caso il bilancio fa acqua da tutte le parti. Il gruppo di Cesena ha bisogno di capitali freschi per andare avanti a fronte di debiti per 650 milioni. A luglio, per questo ha approvato un aumento da 400 milioni, da sottoscriversi fino a 150 milioni in contanti e per il resto con la conversione di crediti in capitale. Un percorso lungo che vede protagoniste molte banche.

condotte spa

 

L' azienda a metà settembre aveva detto no a Bain capital credit, società che si era offerta concedere, attraverso un bond, un finanziamento «super senior» fino a 100 milioni a Trevi e Soilmec (società del gruppo Trevi operanti nel settore delle fondazioni), purché fosse accompagnato da una conversione dell' indebitamento finanziario del gruppo. Ora invece Trevi dovrà procedere da sola all' aumento di capitale.

 

Nel frattempo, però, la società ha fatto sapere di aver ricevuto conferma dell' accettazione dell' accordo di standstill da parte di un numero di creditori finanziari rappresentativi del 93% dell' indebitamento complessivo, percentuale sufficiente a consentire l' entrata in vigore dell' intesa.

 

In poche parole Trevi avrà più tempo per pagare i suoi debitori. Ciò non toglie che il titolo dell' azienda, rispetto a 12 mesi fa, viaggia a Piazza Affari attorno a un calo del 58%. Solo ieri ha chiuso la seduta in Borsa a 0,297 euro con una perdita dell' 1,66%.

 

astaldi costruzioni

La più piccola dei tre gruppi in crisi è Condotte (2800 dipendenti). In questo caso il concordato in bianco al Tribunale di Roma è stato richiesto a gennaio. Intanto, poco più di un mese fa, sono stati nominati i tre commissari straordinari che cercheranno di garantire la «continuità». Anche nel caso di Condotte ci sono di mezzo buchi di bilancio da capogiro: 833 milioni a fronte di 1,3 miliardi di fatturato.

 

trevi costruzioni

Di certe queste non sono le uniche realtà italiane del settore delle grandi opere in difficoltà. La pubblica amministrazione che non paga come dovrebbe. Il governo vuole puntare un mega piano per le infrastrutture. C' è da sperare che lo faccia. Al contrario, migliaia di persone rischiano di rimanere senza lavoro.

 

astaldi costruzioni

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?