IN ENEL STARACE FA SECCO UN EX CONCORRENTE: ANDREA BRENTAN LASCIA LA GUIDA DELLA SPAGNOLA ENDESA – IN BARBA AL GOVERNO DI MADRID, DEPRIVATA DALL’ENEL DEL “TESORO” SUDAMERICANO, ENDESA E’ ORMAI POCA COSA
Laura Serafini per “il Sole 24 Ore”
Il top management di Endesa che l'8 ottobre presenterà a Londra agli investitori la nuova mission della società iberica e i prossimi passi verso l'Opv sul 17-22% del capitale, non vedranno più in prima linea Andrea Brentan. L'ad al vertice della società spagnola dal 2009, da quando Enel si è aggiudicata il controllo su Endesa, ha lasciato ieri l'incarico pur mantenendo gli scranni nei board di Enersis e Enel Green Power. La formalizzazione dell'uscita avverrà in occasione del cda del 7 ottobre, quando verrà nominato il successore, José Damian Bogas, che lavora nel gruppo dal 1982 ed è direttore generale di Spagna e Portogallo.
La notizia delle dimissioni di Brentan non arriva come un fulmine a ciel sereno, nonostante il manager fosse stato in qualche modo confermato a fine luglio con il varo della nuova organizzazione di Enel che lo vedeva a capo dell'area Iberia. Non è chiaro se Bogas sostituirà Brentan anche in questo ruolo.
In ogni caso i rumors su una possibile uscita del manager spagnolo avevano cominciato a circolare già all'indomani della nomina di Francesco Starace alla guida di Enel. Complice probabilmente il fatto che il nome di Brentan era girato insistentemente nei giorni antecedenti il rinnovo del vertice del gruppo elettrico come uno dei papabili per il ruolo di Ceo, dunque nei fatti un concorrente di Starace.
Brentan era in Enel dal 2002 come direttore delle operazioni internazionali, da dove poi ha guidato lo sviluppo internazionale di Enel come le acquisizioni di Slovenské elektrarne e poi di Endesa, entrambe ora oggetto di vendita totale o parziale. «Nel corso di questi 12 anni - recita una nota del gruppo - con impegno e dedizione Andrea Brentan ha contribuito in modo decisivo alla trasformazione del gruppo Enel da realtà locale fino a diventare una grande multinazionale dell'energia».
Non si può non tenere in considerazione il fatto che le dimissioni arrivano proprio nel bel mezzo del riassetto che il gruppo elettrico sta portando avanti nelle attività spagnole e sudamericane: la società cilena Enersis, ora controllata da Endesa, verrà portata sotto il controllo diretto di Enel.
La società iberica, a valle di quello scorporo, cambierà completamente pelle, verrà focalizzata sui business regolati, avrà una politica di dividendi costanti e remunerativi e una buona fetta del capitale, tra il 17 e il 22%, verrà messa sul mercato con un'Opv tra fine novembre e inizio dicembre.
Perlomeno questi sono i piani, se le condizioni di mercato e l'interesse degli investitori lo consentiranno. Per Brentan tutto questo rappresenta un po' la conclusione di un'epoca. La società che ha guidato in questi 5 anni ha potuto contare su una certa autonomia che non sempre è stata vista con favore dalla capogruppo italiana.
L'uscita di scena a partire dal 7 ottobre, la vigila dell'investor day in occasione del quale ci saranno le prime indicazioni ufficiali su cosa Enel vorrà fare di Endesa, non sembra un evento casuale. La revisione della governance della società iberica potrebbe non fermarsi qui. Se verrà confermata la scelta di riportare il flottante dall'attuale 8% al 25-30 per cento si potrebbe decidere di ampliare la composizione del cda per dare più spazio ai rappresentanti degli investitori nel capitale.