mark carney janet yellen mario draghi

EURO SVALUTATION - LA MONETA COMUNE E' AI MINIMI DA 13 ANNI SUL DOLLARO - TIRA PIU’ LA YELLEN CON LA SUA FEDERAL RESERVE CHE UN QUANTITATIVE EASING DI DRAGHI - L’AUMENTO DEI TASSI AMERICANI AGIRA’ DA STIMOLO SULLA PIGRA CRESCITA EUROPEA, FAVORENDO LE ESPORTAZIONI

 

Luigi Grassia per la Stampa

 

mario draghi janet yellenmario draghi janet yellen

L' euro si indebolisce rispetto al dollaro e la Banca centrale europea ne è soddisfatta, al pari degli esportatori europei (italiani inclusi) che grazie a una moneta più debole diventano più competitivi nella zona del dollaro. Ieri il cambio fra le due monete ha toccato la quota di 1,0380 che corrisponde al livello più basso dal 2003. Dopo tredici anni il dollaro si avvia così a valere più dell' euro.

 

Il capo analista Chris Williamson di Ihs Markit prevede «una chiusura fortemente positiva del 2016 per l' economia dell' Eurozona», perché «migliorano le condizioni operative del settore manifatturiero, grazie alla debolezza dell' euro che stimola le esportazioni». Questo sviluppo è frutto di un doppio movimento. Dipende innanzitutto dalla Federal Reserve, la Banca centrale americana, che ha aumentato i tassi d' interesse di un quarto di punto allo 0,75%. Questo fa crescere il rendimento di alcune categorie di investimenti negli Stati Uniti e così provoca un flusso di risorse monetarie verso gli Usa; in parole povere, gli investitori internazionali avvertono la convenienza di convertire in dollari una parte degli investimenti in euro, cioè vendono euro e comprano dollari. Così il dollaro acquista valore e l' euro lo perde.

MARK CARNEY JANET YELLEN MARIO DRAGHIMARK CARNEY JANET YELLEN MARIO DRAGHI

 

Ma il calo del valore dell' euro non è dovuto solo alle mosse della Federal Reserve, ma anche a quelle della Bce. La Banca centrale europea è preoccupata dalla bassa inflazione nell' Eurozona e cerca di contrastarla aumentando la circolazione monetaria, attraverso immissioni massicce di liquidità. Perché lo fa? Di solito, un' inflazione bassa è un fatto positivo, perché i consumatori pagano meno i beni e i servizi che acquistano, perciò (a parità di reddito) il loro potere d' acquisto aumenta. Ma quando l' inflazione è troppo bassa, o diventa addirittura negativa e si capovolge in deflazione, per l' economia sono guai.

 

DRAGHI YELLEN CONTANTIDRAGHI YELLEN CONTANTI

Una situazione del genere si verifica solo quando l' attività economica ristagna, pochi consumano e pochi investono; se questo succede, è facile che il fenomeno incancrenisca, perché la carenza di investimenti deprime l' occupazione, e questo, a sua volta, deprime un altro po' i consumi, in una spirale senza fine.

 

È per questo che la Bce cerca di far risalire l' inflazione, con l' obiettivo dichiarato di riportarla a un livello vicino (ma inferiore) al 2%, considerato un bene per l' economia. Finché continua questa situazione, coi tassi europei fermi e quelli americani che aumentano (perché l' economia degli Stati Uniti cresce senza bisogno di stimoli e l' inflazione è già prossima al 2%), l' euro si indebolirà sul dollaro.

 

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”