DAGONOTA
S.P.Q.R. Sono Pazzi Questi Risparmiatori. Questa mattina, Deutsche Bank sembra sull’orlo del collasso. Gli hedge fund escono: era la voce diffusa come una pandemia sul mercato. E tutti a vendere. In apertura a Francoforte la Deutsche perde l’8%. In più, a pesare sull’andamento anche la supermulta americana da 14 miliardi per aver contribuito al contagio dei mutui subprime.
I listini scivolavano tutti in rosso. Poi, in rosa. Poi in verde. Un po’ perchè tutti hanno cominciato a credere che la Merkel avrebbe fatto fallire una banca con un debito pari a quello pubblico italiano, un po’ perchè giocare con il fuoco - spesso - ci si scotta. E le vendite hanno iniziato a rallentare.
Sotto sotto, Renzi gongolava ed offriva una solidarietà “pelosa” alla Cancelliera, pensando al “suo” Montepaschi. “Sono certo che le autorità tedesche faranno tutto ciò che è necessario per evitare che la crisi di Deutsche Bank si aggravi", diceva il premier. “Comunque, pieno appoggio al governo tedesco nella speranza e nella convinzione che saprà fare fronte alle problematiche di Deutsche Bank".
Poi, l’uragano passa, ed il titolo rallenta la caduta. L' azzera e torna in terreno positivo. Ma l’exploit arriva da Wall Street. Complice la voce che gli Usa ridurranno da 14 a 5,4 miliardi la multa per la crisi dei subprime, il titolo comincia a macinare terreno. Anche perchè - guarda caso - i 5,4 miliardi coincidono con la quota accantonata da Deutsche per far fronte all’impegno. Fino a guadagnare oltre il 6%: quanto aveva perso ieri.
A Berlino stragiurano che l’andamento della banca di Francoforte non sia stato affrontato nella “lunga e cordiale” telefonata con Obama. Sarà, ma prima di alzare il telefono, la Camncelliera aveva incontrato Mario Draghi, che di mestiere fa ancora il presidente della Bce.
Risultato. Il Montepaschi ha chiuso con il segno meno. Ed un’azione vale 18 centesimi.