FUGA DA FIUMICINO - LA COMPAGNIA INGLESE LOW COST “EASY JET” TRA DIECI MESI NON AVRÀ PIÙ AEREI ED EQUIPAGGI A ROMA: “LO SCALO FORNISCE UN’ESPERIENZA DI VIAGGIO POVERA, CON CONSEGUENZE NEGATIVE SUI LIVELLI DI PUNTUALITÀ E SODDISFAZIONE DEI CLIENTI”
Anna Rita Cillis per “la Repubblica”
Arrivederci Roma: easy Jet, nota compagnia inglese di voli low cost, tra dieci mesi non avrà più aerei ed equipaggi di base a Fiumicino. Li sposterà altrove, ma continuerà a volare sulla Capitale. E il perché di questa scelta, che scatterà a aprile 2016, lo spiega Carolyn McCall, Ceo della stessa compagnia, annunciando il piano di espansione a Malpensa, Napoli e Venezia e una «riduzione dei servizi a Roma».
E lo fa sottolineando come «la base di Fiumicino genera ritorni inferiori alle altre basi italiane e il peggioramento dei risultati di Fiumicino deriva da elevati costi aeroportuali più che raddoppiati dal 2012 e soggetti a ulteriori aumenti superiori ai tassi di inflazione degli anni a venire».
Non solo: per la compagnia «lo scalo di Fiumicino fornisce un’esperienza di viaggio povera, con conseguenze negative sui livelli di puntualità e soddisfazione dei clienti, all’interno di un trend in deterioramento a causa dei livelli eccessivi di crescite di capacità». Una scelta, precisa la compagnia, che «non avrà impatto sull’occupazione» visto che la società «offrirà a tutti gli equipaggi basati a Roma un impiego presso le altre basi italiane». Non solo: easyJet continuerà a trasportare circa 2 milioni di passeggeri da e per Fiumicino l’anno prossimo.
Una decisione, quella della compagnia, che Aeroporti di Roma trova «sorprendente» per due motivi: «Uno perché la qualità di Fiumicino è stata riconosciuta elevata a livello continentale dalle ultime statistiche di Aci Europe», e due perché «le tariffe attuali sono inferiori alla media europea».
E l’annuncio di easyJet di «prendere letteralmente il volo da Fiumicino tra dieci mesi preoccupa», per il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori: «Non è un bel segnale, nell’anno del Giubileo e nel momento in cui i numeri del trasporto aereo italiano e quelli relativi a Fiumicino sono in aumento. come dimostrano i 38,5 milioni di passeggeri del 2014. cresciuti del 6,5% rispetto al 2013. Quello di easyJet è un abbandono che stupisce anche alla luce dei 13,3 milioni di passeggeri trasportati in Italia e su Roma lo scorso anno dalla compagnia inglese».
Un nuovo scoglio per lo scalo romano già colpito da un incendio divampato al terminal 3 la notte tra il 6 e il 7 maggio e la conseguente chiusura di 14 gate da parte della magistratura fino alla drastica riduzione dell’Enac del 40 per cento dell’operatività, in attesa del dissequestro dell’area.
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