1. INTER, DUBBI SULLE STRATEGIE MORATTI-THOHIR PIÙ DISTANTI
Laura Bandinelli per ‘La Stampa'
L'Inter ripartirà da Walter Mazzarri e questa al momento è una delle poche certezze sulla prossima stagione. Il resto è un cantiere aperto che vive di scadenze e di questioni burocratiche legate alla liberazione delle garanzie che servono per il rifinanziamento del nuovo club. Senza questo passaggio diventa difficile programmare la stagione come è facilmente deducibile dai discorsi di Mazzarri che non si è voluto sbilanciare su quelli che sono i nuovi obiettivi.
La nuova Inter per prendere il volo ha bisogno di svincolarsi dal passato, un taglio è già stato dato con gli addii degli eroi del Triplete ma sono tanti i passaggi che mancano per consolidare la nuova struttura. Perché oltre a rinforzare la rosa sono necessari altri tagli che Massimo Moratti mal sopporterebbe e quindi meno vincoli ci sono meglio è.
I rapporti tra Thohir e il petroliere restano cortesi ma non c'è più quello spirito di condivisione totale che aveva caratterizzato l'inizio di questa avventura. Tra l'altro nelle ultime settimane la tensione è cresciuta proprio per le questioni finanziarie, ecco perché gli avvocati sperano di chiudere la questione garanzie entro la prima settimana di giugno quando, tra l'altro, sarà più chiaro anche il futuro dirigenziale di Zanetti.
Thohir arriverà in Italia domenica per seguire questa vicenda e se avanzerà del tempo rassicurerà Mazzarri sulla questione rinnovo. L'allenatore chiederà almeno tre rinforzi, la priorità è trovare il sostituito di Cambiasso, il modello è Luiz Gustavo del Wolfsburg ma costa 30 milioni ed è fuori budget. L'Inter inoltre segue Behrami e per l'attacco Fernando Torres (ma Thohir pensa ad un elemento più giovane), un altro nome caldo è quello di M'Vila, centrocampista del Rubin Kazan.
THOHIRMazzarri ieri ha provato a difendersi dalle critiche che gli sono piovute addosso andando al contrattacco: «Insieme alla Roma, tra le grandi l'Inter è l'unica ad aver fatto più punti dell'anno prima - per la verità anche la Juve -. E ci si ricordi pure del nostro mercato». Thohir ambisce a tornare in Champions, Mazzarri però avverte : «È stato lui a parlarne. Io posso tirare la macchina al massimo, ma ci devono essere delle basi oggettive. Cosa cambia con l'Europa League? Per vincere su tutti i fronti occorrono investimenti di un certo tipo».
2. HERNANES A MILANO COI SOLDI DI LOTITO
Da ‘Il Giornale'
La storia completa del trasferimento di Hernanes dalla Lazio all'Inter a gennaio contiene dettagli inediti e curiosi che sono venuti alla luce solo in queste ultime ore. All'epoca, riportiamo le lancette agli ultimi giorni della sessione di calciomercato, il presidente dell'Inter, Erick Thohir, era alle prese con una complicata ricerca di linea di credito presso le banche italiane e non era in grado perciò di portare a termine da solo l'affare Hernanes.
THOHIR MAZZARRI MASSIMO MORATTIPer regolamento, infatti, ogni trasferimento "oneroso" deve essere coperto presso la Lega da una fidejussione a garanzia di una parte della cifra investita dalla società che acquista a tutela di quella che cede. L'operazione precedente, lo scambio Guarin-Vucinic negoziato a costo zero e condito da una discreta dose di reciproca plusvalenza, che avrebbe migliorato i numeri del bilancio interista, era sfumata per l'opposizione feroce del tifo.
A quel punto, il magnate indonesiano, messo con le spalle al muro dalla richiesta popolare di un acquisto di nome, ha telefonato a Claudio Lotito, presidente della Lazio, e gli ha fatto questa proposta: «Caro presidente, tu fai la cifra della cessione di Hernanes, in cambio mi firmi la garanzia per la Lega sull'operazione».
Detto e fatto: Lotito ha accettato ed Hernanes è finito all'Inter. Con reciproca soddisfazione. Perché così il presidente della Lazio è riuscito a cedere il brasiliano ad una cifra (20 milioni) che nessun altro club gli avrebbe mai riconosciuto, mentre Thohir è uscito dalle curve in attesa di ottenere la linea di credito utilizzata poi per trasferire i debiti personali di Moratti sulla nuova società creata, impreziosita dai diritti tv e dal valore del marchio.
Claudio Lotito THOHIR E MORATTI agf prDal patrimonio personale del tycoon indonesiano sono arrivati a Milano quindi, al momento, soltanto i 75 milioni versati per l'aumento del capitale sociale (il resto, in forza del suo attuale 30% azionario, è stato coperto ancora dall'ex presidente nerazzurro, 32 milioni). Perciò alla battuta attribuita alla famiglia Moratti («Ma è sempre Massimo che continua a pagare per l'Inter!») se ne può aggiungere un'altra: «Tohir è riuscito a comprare Hernanes con i soldi di Lotito!».
JUVENTUS INTER HERNANES