HAI CAPITO I BENETTON! VOLEVANO FARSI PAGARE DALLO STATO, PURE A CARO PREZZO, L’ESPROPRIO DEI TERRENI (LORO) PER ALLARGARE L’AEROPORTO DI FIUMICINO (SEMPRE LORO) – L’OPERAZIONE STOPPATA DA PALAZZO CHIGI E DALLA REGIONE LAZIO
Estratto dell’articolo di Daniele Martini per il Fatto Quotidiano
Si allungano nuvole nerissime sul raddoppio dell' aeroporto di Fiumicino nei terreni di proprietà dei Benetton che sono pure gestori dello scalo. La Presidenza del Consiglio dei ministri e la Regione Lazio hanno detto con due atti distinti che va bene così com' è la perimetrazione della Riserva naturale del litorale romano, voluta cinque anni fa dal ministero per l' Ambiente. Quella perimetrazione ampliava le zone cosiddette di tipo 1 soggette a tutela integrale dove per legge non può essere posato neanche un mattone, escludendo di conseguenza la possibilità che sui terreni della Riserva potessero essere asfaltate nuove piste, costruite stazioni, hotel, centri commerciali e negozi.
Forse su tutta la vicenda del raddoppio non cala definitivamente il sipario […]. In ogni caso il doppio pronunciamento di Palazzo Chigi e Regione Lazio diventa un ostacolo enorme sulla strada del progetto da 20 miliardi di euro per l' ampliamento dell' aeroporto nei circa 1.300 ettari della Riserva statale e della tenuta di Maccarese. Al momento quelle aree sono agricole e protette, ma in funzione del raddoppio verrebbero espropriate e ovviamente pagate a peso d' oro con soldi pubblici [… ].
La doppia bocciatura del raddoppio fa diventare sempre più interessante la proposta alternativa e molto più economica per Fiumicino (4 miliardi di euro circa invece di 20), avanzata dall' intraprendente Comitato Fuoripista. Gli esponenti di questa associazione non si oppongono alla necessità di aumentare la capacità dello scalo romano […]. Sostengono però che questo obiettivo fondamentale per Roma e l' Italia possa essere raggiunto utilizzando le aree disponibili nell' attuale sedime aeroportuale, senza andare a occupare i terreni pregiati della Riserva naturale statale […].
I pronunciamenti della Presidenza del Consiglio e della Regione Lazio sul perimetro della Riserva sono stati innescati da un ricorso straordinario inoltrato nel 2014 al Presidente della Repubblica proprio dall' Enac. L' Ente dell' aviazione due anni prima aveva sottoscritto un contratto di programma con Adr che prevedeva un aumento delle tariffe aeroportuali (circa 12 euro a biglietto aereo) per finanziare il raddoppio dell' aeroporto da realizzare entro il 2044.
L' operazione dava per scontato che l' ampliamento dello scalo potesse avvenire utilizzando i terreni di Maccarese dei Benetton […]. La nuova e più stringente perimetrazione della stessa Riserva voluta dal ministero dell' Ambiente ostacolava ulteriormente il progetto raddoppio, l' Enac si riteneva danneggiato e quindi si rivolgeva al Presidente della Repubblica chiedendo l' annullamento del decreto ministeriale.
Secondo la prassi il presidente si era rivolto al Consiglio di Stato che prima di decidere ha preferito che si esprimessero la Presidenza del Consiglio e la Regione Lazio. In tre pagine il Direttore regionale Vito Consoli ha "riconfermato la valenza ambientale delle aree" e riconosciuto "la correttezza della perimetrazione attuale", mentre per Palazzo Chigi si è pronunciata la consigliera Elisa Grande, capo del Dipartimento per la programmazione economica.
Grande ha ritenuto il ricorso dell' Enac "infondato nel merito" e inoltre "del tutto inammissibile per carenza di interesse" in quanto il decreto ministeriale per la riperimetrazione "non appare lesivo della sfera giuridica" dello stesso ente […].