Gabriele Porro per www.wired.it
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta considerando l’ipotesi di emanare un ordine esecutivo che vieterebbe alle aziende americane l’utilizzo di apparecchiature prodotte dalle multinazionali cinesi Huawei e Zte.
Come riporta Reuters, la notizia sarebbe stata confermata da tre fonti che hanno familiarità con la situazione e riguarderebbe un ordine esecutivo che andrebbe a bloccare, per motivi di sicurezza nazionale, gli acquisti di apparecchiature di telecomunicazione cinesi.
La motivazione di questo passo sarebbe legata alla tesi, sostenuta da Trump, che Huawei e Zte lavorino per il governo cinese e che le loro attrezzature potrebbero essere utilizzate per spiare in segreto i cittadini americani.
Nonostante l’ordine non indichi direttamente il blocco dei prodotti di queste due società, una fonte anonima di Reuters ha affermato che i funzionari del commercio, invece, la interpreterebbero esattamente come un blocco finalizzato a limitare Huawei e Zte.
Quest’ordine esecutivo, spiega Reuters, “invocherebbe l’International Emergency Economic Powers Act, una legge che conferisce al presidente l’autorità di regolare il commercio in risposta a un’emergenza nazionale che minaccia gli Stati Uniti”. Stati Uniti e Cina restano così bloccati in una continua guerra commerciale, che sconvolge i mercati globali.
Poiché l’ordine si concentrerebbe sugli acquisti effettuati dai corrieri americani, ciò avrebbe principalmente un impatto sulle torri cellulari e sui ripetitori piuttosto che sui telefoni acquistati da privati.
Il problema di questo blocco forzato, quindi, riguarderà nel prossimo futuro i provider wireless statunitensi che, visto l’avvento del 5G, stanno cercando partner tecnologici e avevano trovato in Huawei e Zte dei possibili alleati.
Bloomberg riporta le parole del presidente di Huawei, Guo Ping, in un messaggio a clienti e dipendenti, pubblicato sulla pagina ufficiale della compagnia su WeChat (il Whatsapp cinese): “Il fatto che Huawei non partecipi ai vari mercati 5G è come una partita di Nba senza le star”.