DALLA LOCOMOTIVA AL TRENINO - L’ECONOMIA TEDESCA CRESCE DI SOLO LO 0,1% NEL TRIMESTRE, MA WEIDMANN SFIDA DRAGHI SULL’ACQUISTO DEI TITOLI: CI SONO LIMITI LEGALI

1. GERMANIA, PIL FIACCO, MA IL FALCO WEIDMANN: BCE HA LIMITI LEGALI

 (WSI) - Crescita in affanno per l'economia tedesca che, stando a quanto riportato dall'Ufficio Federale Statistico, ha segnato appena +0,1% nel terzo trimestre dell'anno, dopo una contrazione -0,1% del secondo trimestre (rivisto lievemente al rialzo da -0,2% inizialmente reso noto). Confermati i numeri preliminari pubblicati lo scorso 14 novembre.

weidmann draghi weidmann draghi

 

Su base annua, la crescita è stata +1,2%. Il dato relativo al pil è stato sostenuto dai consumi dei privati, +0,7% su base trimestrale, mentre le spese del governo sono salite, sempre su base trimestrale, dello 0,6%. Esportazioni in rialzo, +1,9%.

 

Sebbene la Germania abbia evitato la recessione per un soffio, il membro del Consiglio direttivo della Bce, Jens Weidmann - e anche numero uno della Bundesbank - ha ribadito la necessità, da parte dei governi, di avviare riforme strutturali, sottolineando che gli interventi di politica monetaria espansiva della Bce "possono influenzare la domanda nel breve periodo", ma "non possono migliorare in modo permanente le prospettive di crescita".

MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL MARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL

 

Weidmann ha precisato poi che la Bce potrebbe dover fronteggiare alcune limitazioni legali, nel caso in cui si ostinasse ad andare avanti con misure aggiuntive anti-deflazione.

 

Per il noto falco dell'Eurotower, l'attenzione deve essere più sulla crescita che non sull'acquisto di asset.

 

"Invece di focalizzarsi sul programma di acquisto, dovremmo concentrarci sul modo di tornare alla crescita", ha detto, parlando a Madrid. Lanciato un avvertimento sul fatto che l'adozione di misure straordinarie potrebbe anche non riuscire a risolvere il problema della bassa inflazione.

 

"Ovviamente ci sono altre misure, che sono più difficili, visto che non sono state testate, e sono meno chiare..e ovviamente vanno a scontrarsi con i limiti legali che stabiliscono ciò che si può fare".

 

 

2. BUNDESBANK FRENA DRAGHI: GROSSI OSTACOLI LEGALI ALL’ACQUISTO DI TITOLI DI STATO

Andrea Tarquini per “la Repubblica

 

VIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL VIGNETTA BENNY DA LIBERO DRAGHI BAZOOKATE CONTRO LA MERKEL

La politica monetaria può influenzare la domanda a breve termine, non può generare in permanenza prospettive di crescita. Invece di concentrarci su programmi di acquisti (di titoli anche sovrani, ndr) sui mercati, dovremmo porci il problema di come creare la crescita. Con riforme strutturali.

 

Altre misure incontrano limiti legali a quanto è possibile fare. È quanto ha detto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, membro del vertice della Banca centrale europea, parlando ieri in un convegno a Madrid. Un intervento che agli osservatori internazionali è apparso una chiara presa di distanze dall’annuncio di pochi giorni fa del presidente della Bce Mario Draghi di imminenti misure eccezionali e non convenzionali per reagire alla recessione europea.

 

Il tema-chiave del quantitative easing, la prospettiva vicina dell’acquisto di acquisti di titoli sovrani, sembra dunque creare un confronto ogni giorno più acceso al vertice della Eurotower. Proprio le dichiarazioni dei giorni scorsi di Draghi, insieme ai dati inaspettatamente positivi degli indici tedeschi con chiari segnali di accelerazione della congiuntura nella prima economia europea, avevano contribuito ieri a una buona notizia per l’Italia: lo spread Bund-Btp era sceso al nuovo minimo storico di 140.

Draghi e SchaeubleDraghi e Schaeuble

 

Ma appunto il dibattito resta aperto, in attesa del discorso in cui domani il neopresidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, illustrerà il piano da 300 miliardi per ripresa e lavoro. In relazione al confronto, ma soprattutto alle polemiche sullo scandalo fiscale in Lussemburgo, Juncker ieri sera ha ammonito: «Adesso basta con gli insulti. Voglio continuare il mio lavoro». Incassando dai maggiori gruppi dell’europarlamento la volontà di votare contro la mozione di censura prevista per giovedì.

 

A lungo termine, ha detto Weidmann, il problema sono le deboli prospettive di crescita dell’eurozona. In una certa misura causate dalla domanda debole. «Eppure, mentre la politica monetaria può influenzare la domanda a corto termine, non è in condizione di spingere all’infinito prospettive di crescita, e lo stesso, sfortunatamente, è vero per la politica finanziaria, anche nel caso che fossero disponibili maggiori margini di manovra finanziari ».

Jens Weidmann e Angela MerkelJens Weidmann e Angela Merkel

 

Le basse prospettive di crescita annunciate dalla stessa Commissione europea — l’1 per cento in media nei prossimi dieci anni — significano, egli ha aggiunto, non solo tenori di vita più bassi bensì anche limiti di bilancio più severi in futuro. Ciò di cui abbiamo bisogno, ha sottolineato Weidmann, è un aumento sostenibile della crescita a medio termine, ma ciò sarà possibile soltanto se ci decideremo a necessarie riforme di struttura. Iniezioni di liquidità da parte della Bce, della Commissione o dei governi nazionali sono solo palliativi e non affrontano il problema alla radice.

 

juncker merkeljuncker merkel

«Certo — prosegue Weidmann citato dalla Reuters — ci sono anche altre misure: sono più difficili perché non sono sperimentate, perché sono meno chiare, e naturalmente arrivano a confrontarsi con i limiti legali di quanto è possibile». Per questo, egli ha ancora affermato, le discussioni sono così intense. Secondo le interpretazioni di tutti gli osservatori, questa frase, e l’accenno a “high legal hurdles” (rilevanti ostacoli giuridici) preannuciano battaglia nell’Eurotower.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...