MULTE DI FINE ANNO NELLA VECCHIA MPS - BANKITALIA SANZIONA GLI EX VERTICI PER MALA GESTIO PER ALTRI 3,47 MILIONI – NEL MIRINO, TRA GLI ALTRI, MUSSARI, VIGNI, MORELLI, CALTAGIRONE E CAMPAINI…

Oggi i vertici di via Nazionale e il ministro Saccomanni dovrebbero incontrare l’ad di Mps Viola. In attesa del cda, che dovrebbe essere convocato il 9 gennaio e da cui si capirà se Profumo e Viola sono disponibili a restare, le istituzioni stanno esercitando la moral suasion. E Grillo chiede di nazionalizzare subito Mps… - -

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Sara Bennewitz per ‘La Repubblica'

MUSSARIMUSSARI

Banca d'Italia torna a comminare pesanti multe agli ex vertici del Monte dei Paschi di Siena. Si tratta del terzo round di sanzioni recapitate a Rocca Salimbeni negli ultimi 12 mesi relativamente alla mala gestio della precedente amministrazione. A cavallo di fine anno, Via Nazionale ha multato per 3,47 milioni amministratori, sindaci e dirigenti della banca in relazione alle violazioni commesse sul Fresh, il prestito convertibile da 1 miliardo che servì per finanziare parte dell'acquisto di Banca Antonveneta.

LANCIO DI MONETINE A MUSSARI IN PROCURA jpegLANCIO DI MONETINE A MUSSARI IN PROCURA jpeg

Il conto più salato è stato presentato all'ex presidente, Giuseppe Mussari, che così per tre diverse operazioni ha accumulato multe per 1,15 milioni. Solo per il Fresh Mussari e l'ex direttore generale Antonio Vigni sono i stati sanzionati per 541 mila euro ciascuno. Multe salate sono arrivate anche all'ex presidente del collegio sindacale Tommaso Di Tanno (283 mila euro) e ai sindaci Leonardo Pizzichi e Pietro Fabretti (270 mila ciascuno) mentre tra i dirigenti l'ex vice dg Marco Morelli ha ricevuto 208.500 euro di multa.

Sanzioni per 129 mila euro ciascuno anche per gli amministratori allora in carica, tra cui Francesco Gaetano Caltagirone, Ernesto Rabizzi, Fabio Borghi, Turiddo Campaini, Carlo Querci, Andrea Pisaneschi, Lorenzo Gorgoni (che è l'unico ancora in carica), mentre Lucia Coccheri e Pierluigi Stefanini sono stati multati per 116.500 euro ciascuno.

mussari vignimussari vigni

Colpiti infine anche l'ex direttore finanziario, Daniele Pirondini, (168.500 euro) e il responsabile dell'ufficio legale Raffaele Rizzi, (52 mila euro). Bankitalia ha contestato agli esponenti di Mps di non aver dato informazioni corrette alla vigilanza, di non aver rispettato i requisiti patrimoniali minimi a livello consolidato e di non aver osservato le "forme tecniche" per la redazione dei bilanci.

MARCO MORELLI FOTO INFOPHOTOMARCO MORELLI FOTO INFOPHOTO

Peraltro, proprio la vicenda del Fresh è costata a Mussari, Vigni, Pirondini e agli ex sindaci di Mps una richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm di Siena. Con questa ultima notifica, il saldo delle multe inflitte da Via Nazionale a Mps sfiora quota 10 milioni di euro: a marzo 2013 Bankitalia aveva accertato violazioni in materia di contenimento dei rischi finanziari, carenze nei controlli e nell'organizzazione, sanzionando i vertici della banca per 5,06 milioni mentre a luglio contestò irregolarità in tema di politiche di remunerazione, inviando un pacchetto di sanzioni da 1,28 milioni.

mussari e caltagironemussari e caltagirone

Oggi i vertici di Bankitalia insieme al ministro dell'economica Farbizio Saccomanni dovrebbero incontrare l'ad di Mps Fabrizio Viola. In attesa del cda Mps, che dovrebbe essere convocato il 9 gennaio e da cui si capirà se il presidente Alessandro Profumo e Viola sono disponibili a restare in carica, le istituzioni stanno esercitando la loro moral suasion. Infine ieri Beppe Grillo ha chiesto di nazionalizzare subito Mps.

«La futura difficoltà nel raccogliere capitali privati potrebbe spostare il problema sulle spalle dello Stato italiano aprendo la prospettiva di nazionalizzazione della banca, ipotesi che, in sé, è positiva - scriveva ieri il leader di M5S nel suo blog -. Tale scenario però può non essere indolore. Nazionalizzare nel bel mezzo del processo dell'Unione Bancaria e della nuova disciplina di bail-in comporterebbe una probabile imposizione di perdite ad obbligazionisti e depositanti prima di un intervento dello Stato. Insomma, pagherebbe sempre Pantalone».

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