SIENA, IL GOVERNO SCHERZA COL FUOCO – SE FALLISCE L'OPERAZIONE JP MORGAN-MEDIOBANCA, E' PRONTO L'INTERVENTO PUBBLICO CHE SCATTEREBBE SOLO A DICEMBRE (QUANDO LA BANCA SARA’ EVAPORATA) – LA TAGLIOLA POTREBBE ESSERE PREVISTA SOLO I GRANDI INVESTITORI (DA QUI, LA FUGA DAL TITOLO)

Condividi questo articolo


Alberto D’Argenio per “La Repubblica

 

L' operazione di mercato per salvare Mps potrebbe non bastare. Almeno questo è il timore di una parte dell' esecutivo italiano.

MPS RENZI PADOAN MPS RENZI PADOAN


Tanto che alcuni tecnici governativi che lavorano in raccordo tra Palazzo Chigi e il Tesoro temono che alla fine Roma debba ricorrere a quello scudo pubblico da erigere per decreto che dieci giorni fa, nelle ore bollenti in cui si apprestava il salvataggio della banca più antica del mondo, Matteo Renzi ha deciso di togliere dal tavolo.

 

Una decisione politica quella del premier, ma le cui fondamenta nei prossimi mesi potrebbero vacillare. E c' è un problema di tempi che potrebbe complicare il dialogo tra tecnica e politica.
 

matteo renzi padoan matteo renzi padoan

Al momento il governo ha deciso di lanciare il piano di mercato per ricapitalizzare Mps, escludendo l' iniezione di soldi pubblici. Se però il salvataggio di Stato si rendesse necessario, dovrebbe arrivare entro dicembre.

 

Questo prevedono le regole europee e Bruxelles, stando ai contatti che si susseguono da settimane, su questo punto non intende fare sconti allungando i tempi. Il perché è semplice: gli stress test europei del 29 luglio hanno certificato che Mps resta solvibile e pertanto può intervenire la deroga al bail in che salverebbe i correntisti della banca di Siena dalla risoluzione. Deroga che scatta grazie alle circostanze eccezionali invocate dal governo dopo la Brexit e riconosciute da Bruxelles grazie all' articolo 32,4 della direttiva sul bail in.
 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

Nei negoziati con la Ue il governo ha anche ottenuto che in caso di ricapitalizzazione pubblica, sempre in deroga alle tagliole Ue, gli obbligazionisti subordinati verrebbero in qualche modo tutelati, mentre avrebbero meno copertura gli investitori istituzionali.

 

Ma gli stress test certificano che Mps è solvibile fino al 31 dicembre 2016, per questo se si aspettasse gennaio per l' eventuale salvataggio pubblico scatterebbe il bail in e dunque pagherebbero tutti, anche i correntisti al di sopra dei 100mila euro. E qui scatta il dilemma per il governo.

 

fabio gallia claudio costamagna piercarlo padoan fabio gallia claudio costamagna piercarlo padoan

Per ora si va avanti con il piano di mercato, che però diventerà operativo solo in autunno, a novembre. Se andasse male, e in diversi ambienti governativi questo dubbio c' è, allora ci sarebbe tempo per passare al piano B senza incappare nel bail in?

 

Se Mps non riuscisse a trovare sul mercato 5 miliardi mentre altri istituti (come Unicredit) a loro volta rastrelleranno soldi per rinforzarsi, cosa succederà? Al ministero dell' Economia sono consapevoli che a gennaio si chiuderà la finestra per evitare di far pagare ad azionisti e correntisti il conto del salvataggio e stanno studiando i tempi limite entro cui tecnicamente si può far scattare il piano B senza sforare i tempi.

PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI PADOAN VISCO GUZZETTI PATUELLI

 

Un esercizio per ora teorico, visto che tutti al governo lavorano sul piano di mercato, ma che in futuro potrebbe condizionare scelte politiche.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?