SOTTO LE MACERIE DEL PONTE EMERGONO I CONFLITTI D’INTERESSI DEI TECNICI DEL MINISTERO DEI TRASPORTI: BRUNO SANTORO, SCELTO DA TONINELLI COME COMMISSARIO PER CAPIRE COSA È SUCCESSO, NON SOLO È SOTTO INDAGINE, MA RICEVEVA CONSULENZE (DA 50 E 20MILA EURO) DAL GRUPPO AUTOSTRADE
Fiorenza Sarzanini per il ‘Corriere della Sera’
IL MOMENTO DEL CROLLO DI PONTE MORANDI A GENOVA 1
Venti giorni fa, quando si è saputo che negli anni scorsi aveva svolto due consulenze da 70 mila euro per Autostrade, il ministro Danilo Toninelli ha deciso di confermarlo come componente della commissione tecnica che indaga sul crollo del ponte Morandi. Ma adesso che Bruno Santoro è finito nella lista degli indagati per disastro colposo, omicidio colposo plurimo e omicidio stradale appare difficile che possa mantenere l' incarico.
L' evidente conflitto di interessi rischia infatti di minare la credibilità dell' organismo che nelle intenzioni dichiarate proprio da Toninelli deve «accertare le cause del disastro».
Anche tenendo conto che in casi del genere gli esperti possono dialogare con i consulenti dei magistrati o con gli stessi pubblici ministeri, arrivando ad esaminare insieme documenti riservati. E invece ora non sarebbe possibile proprio per il rischio che Santoro ottenga notizie segrete sugli accertamenti in corso.
Possibile che il ministro non lo abbia valutato? Oppure che non lo abbiano fatto gli uomini del suo staff?
Eppure la scelta dei commissari ha generato polemiche e scontri politici, sin dal momento della nomina avvenuta il 16 agosto, due giorni dopo il disastro che ha provocato la morte di 43 persone.
Tanto che adesso anche la Procura di Genova vuole accertare che tipo di rapporti - personali ed economici - ci siano stati negli ultimi anni tra Autostrade e funzionari delle Infrastrutture. E per questo ha delegato polizia e Guardia di Finanza all' esame di circa 8.000 mail scambiate tra manager e dipendenti del dicastero.
Si torna dunque alle ore drammatiche dopo il disastro con la nomina del ministro dei componenti della commissione.
Santoro, 50 anni, è un esperto di alto livello: dal 2015 al 1 marzo scorso è stato direttore della «Divisione 3 - Qualità del servizio autostradale» nella Direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali e adesso è direttore della «Divisione 1 - Vigilanza tecnica e operativa della rete autostradale in concessione».
Quando l' Espresso pubblica i dettagli dei due incarichi che gli sono stati affidati da Autostrade, il ministero fa sapere che «tutto è in regola». In realtà a leggere i contratti il dubbio di conflitto di interesse appare fondato. La prima consulenza comincia il 30 ottobre 2009 e ha durata triennale.
Riguarda la «Direzione e coordinamento lavori, collaudo e manutenzione opere pubbliche» e viene retribuito con 50 mila euro. La seconda, per analoghe mansioni e sempre triennale, viene affidata il 13 gennaio 2010 ma con un compenso di 20 mila euro. Rapporti diretti che evidentemente il ministro Toninelli non ritiene inopportuni come è invece avvenuto per il presidente Roberto Ferrazza, che è stato rimosso mentre l' altro commissario Antonio Brencich presentava le dimissioni. E infatti Santoro è rimasto al suo posto.
Ora la situazione si è ulteriormente aggravata con la notifica degli avvisi di garanzia in vista dell' incidente probatorio che la procura ha chiesto di svolgere al più presto per «preservare le fonti di prova» prima della demolizione del ponte, dunque per la catalogazione dei reperti. E in vista delle verifiche che dovranno stabilire le cause del crollo. I documenti acquisiti dai magistrati dimostrano che alle Infrastrutture, così come ad Autostrade, erano consapevoli dei rischi rappresentati dal viadotto ma non sono intervenuti.
Secondo fonti del ministero, la commissione potrebbe terminare il proprio lavoro entro questo mese. Dunque in una fase caldissima per gli accertamenti della magistratura che vanno dall' esame dei documenti sequestrati all' interrogatorio dei testimoni, passando per le verifiche che riguardano proprio il ruolo degli indagati. Santoro compreso.