SPOSTATI CHE MI CI METTO IO - LA FONDAZIONE MONTEPASCHI SCRIVE AI SUOI CONSIGLIERI NELLA BANCA E DICE LORO DI FAR POSTO AGLI AZIONISTI SUDAMERICANI BTG E FINTECH - PREVISTI INDENNIZZI PER CHI MOLLA LA POLTRONA, CHE COSÌ COSTERÀ IL DOPPIO

Vittoria Puledda per “la Repubblica

 

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La Deputazione della Fondazione Montepaschi ha scritto a quattro dei sei consiglieri di propria nomina nella banca Mps (esclusi, dunque, presidente e ad) chiedendo che un paio di loro si facciano da parte per permettere l’ingresso di due membri indicati dagli altri soci del Patto di sindacato - Btg Pactual e Fintech - come previsto dagli accordi. In questo senso, la Fondazione ritiene che sarebbe preferibile che addirittura tutti e quattro facessero un passo indietro.

 

E il pressing, come ha spiegato la Deputazione in una nota chiesta dalla Consob alla fine della prima riunione sotto la presidenza di Marcello Clarich, si è spinto fino a spedire lettere (partite ieri pomeriggio) in cui la Fondazione offre agli eventuali dimissionari «la disponibilità a provvedere, qualora richiesto, al ristoro dei mancati compensi a causa dell'anticipata conclusione dell'incarico » (otto mesi).

 

Marcello Clarich
Marcello Clarich

Nella lettera si fa presente anche «l'estremo disappunto espresso dai pattisti per non essere ancora presenti nel cda della banca» e Clarich ha sottolineato come si tratti di un impegno che è doveroso rispettare nei confronti di soci che a suo tempo hanno messo nella banca 500 milioni. Tuttavia, ha aggiunto Clarich in una conferenza stampa, non ci sono rischi di azioni legali dei pattisti contro la Fondazione, anche se resta l’auspicio a trovare una soluzione; magari, entro l’11 settembre, quando si riunirà il cda della banca. Il rispetto del patto, semmai, è importante per passare alla seconda fase, auspicata da Clarich: l’allargamento dell’accordo ad altri soci.

 

alessandro profumo e mogliealessandro profumo e moglie

Il presidente ha voluto precisare le speculazioni sul potenziale ruolo di Axa: Clarich ha sottolineato che le sue parole relative all’allargamento del patto di sindacato (in un’intervista) si riferivano non ad una trattativa in corso ma ad una questione di metodo (il Patto attuale racchiude il 9%, una percentuale un po’ risicata per dare stabilità alla banca e candidarsi a nominarne presidente e ad) e ad una riflessione di buon senso.

 

Axa è partner di Mps da tempo, quindi è candidato naturale di qualsiasi riflessione su un Patto di sindacato; ma, ha sottolineato Clarich, non ci sono trattative in corso. Senza sorprese infine l’elezione del vice presidente della Deputazione: Bettina Campedelli, docente di economia aziendale, a suo tempo in corsa anche per la presidenza.

 

 

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