1. TORINO SUSSURRA E GRIDA CHE JOHN ELKANN STAREBBE PREPARANDO L’USCITA DI ANDREA AGNELLI DALLA JUVENTUS E DAL GRUPPO FIAT; POTREBBE ESSERE A FINE STAGIONE, AGGIUNGONO, O ANCHE PRIMA, DIPENDE DA ALCUNE SITUAZIONI LEGALI LEGATE ALLA JUVENTUS
2. SE JOHN LO VUOLE FAR FUORI,  IL FIGLIO DI UMBERTO AGNELLI SOGNA LA POLTRONA OCCUPATA NEL CDA DELLA FERRARI DA LAPO ELKANN, ORMAI "BRUCIATO" DOPO IL TRANS DI NYC
3. NON BASTA! OLTRE LA FERRARI, LA GRANDE MOSSA SEGRETA DI ANDREA AGNELLI È DI RIPRENDERSI IL SESTRIERE, IL RESORT SCIISTICO INVENTATO DA AGNELLI NEGLI ANNI TRENTA

Condividi questo articolo


john elkann andrea agnelli john elkann andrea agnelli

DAGOREPORT

 

Cugini coltelli: Torino sussurra e grida che John Elkann starebbe preparando l’uscita di Andrea Agnelli dalla Juventus e dal gruppo Fiat; potrebbe essere a fine stagione, aggiungono, o anche prima, dipende da alcune situazioni legali legate alla società sportiva.

 

Da una parte. Dall’altra, il figlio di Umberto e Allegra Agnelli vorrebbe rafforzare la sua centralità nello sport del gruppo Fiat, e alla presidenza della Juventus vorrebbe aggiungere anche una poltrona come consigliere delegato alla gestione sportiva della Ferrari - il fattaccio di New York con il trans rende impossibile per il codice etico la permanenza di Lapo in Ferrari.

andrea agnelli deniz akalin john elkann andrea agnelli deniz akalin john elkann

 

Basta? Non basta! A questo disegno Juventus/Ferrari, la grande mossa segreta di Andrea Ferrari è di riprendersi il Sestriere, il resort sciistico inventato da Agnelli negli anni Trenta. Sarebbe in fase avanzata una trattativa tra il segretario personale di Andrea Agnelli, Francesco Roncaglio (che è già nel consiglio di amministrazione di Juventus e prossimo candidato a sostituire Aldo Mazzia, amministratore delegato di Juve, uomo forte e di fiducia di John Elkann) e Roberto Ginatta con suo figlio Mario.

 

 

andrea agnelli deniz akalin john elkann lavinia borromeo andrea agnelli deniz akalin john elkann lavinia borromeo

Andrea e i Ginatta prima di Natale hanno portato avanti una trattativa con l’ingegnere Giovanni Brasso, presidente e socio di maggioranza della Sestrieres Spa.

 

Chi è la famiglia Ginatta?

Dopo gli Agnelli è la famiglia più ricca di Torino e Roberto è l’industriale più importante di Torino con oltre 5mila dipendenti, la cui ultima acquisizione è stata Termini Imerese grazie al suo amico Luca Lotti.

 

roberto ginatta roberto ginatta

Il figlio Mario è un giovane riconosciuto come molto capace a livello finanziario che vive in quel jet set che si sollazza tra Sainkt Moritz e Montecarlo, finito sui giornali di gossip per una presunta love story con la figlia di Carolina di Monaco, visto che Charlotte cavalca un cavallo di proprietà di Mario.

 

Oltre a jet privati, grandi alberghi e belle donne, Mario è appassionato di animali esotici che gli hanno procurato dei problemi: fece rumore sui giornali piemontesi la fuga di un giaguaro.

 

Andrea Agnelli e la famiglia Ginatta sono già soci in altre operazioni industriali. Da sempre Roberto è allo stadio a fianco della mamma di Andrea, Donna Allegra, prima tifosa della Juventus.

 

andrea agnelli e john elkann in visita alla squadra andrea agnelli e john elkann in visita alla squadra

Secondo Andrea – che non ha mai accettato che la Fiat avesse venduto il Sestriere - con questa operazione riporta a casa un simbolo storico degli Agnelli che lo renderebbero più forte nel ruolo di grande riferimento della famiglia a Torino.

 

Aggiungere poi, come sottolineano spesso gli stretti collaboratori di Andrea, che lui è l’unico Agnelli rimasto a rappresentare la famiglia, mentre il non amato e mal sopportato cugino Elkann, più giovane di lui oramai vive a Milano e si occupa di affari internazionali

lapo elkann su instagram col fratello john e andrea agnelli lapo elkann su instagram col fratello john e andrea agnelli

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MELONA DOVREBBE SPEDIRE PANETTONI E SPUMANTE A CONTE & TRAVAGLIO: È SOLO GRAZIE A UNA OPPOSIZIONE DISUNITA CHE PUÒ SPADRONEGGIARE – I GRANDI VECCHI DELLA POLITICA CERCANO DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITA' PERMANENTE DA AFFIANCARE AL PD EVANESCENTE DI ELLY SCHLEIN. E DAL CILINDRO DI PRODI E' USCITO IL NOME DI ERNESTO MARIA RUFFINI – SE RENZI E' DISPONIBILE, CALENDA NO. MA SUL DIRETTORE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE FIOCCA LO SCETTICISMO: COME PUÒ UN ESATTORE DEL FISCO RACCOGLIERE IL CONSENSO DEGLI ITALIANI CHE, AL PARI DELLA DUCETTA, CONSIDERANO LE TASSE "UN PIZZO DI STATO"?

I MISTERI DI VIALE MAZZINI – PERLA TORTORA NON È LA SOLA GIORNALISTA RAI AD AVER FATTO UNA CARRIERA RAPIDISSIMA: NELLA TV PUBBLICA SONO IN MOLTI A CERCARE DI FAR LUCE SULL’INSPIEGABILE ASCESA DELLA 33ENNE GIULIA BONAUDI, PASSATA DALL'OSCURO LAVORO DI REDAZIONE ALLA CONDUZIONE DI “WEEKLY” - LA BONAUDI, STIMATISSIMA DAI TRE CABALLEROS DI VIALE MAZZINI ROSSI-MELLONE-CORSINI, È AUTRICE DI DUE RUBRICHE SU RAINEWS, HA UN ALTRO CONTRATTO PER I PROGRAMMI “RESTART” E “BUONGIORNO BENESSERE” E APPARE IN VIDEO NEL PROGRAMMA DI GIORGINO, “XXI SECOLO”. MA IN RAI NON ERANO VIETATI PIÙ DI TRE CONTRATTI DA AUTORI?

DAGOREPORT - GRANDE AGITAZIONE PER IL RISIKO CHE STA INVESTENDO IL PRESEPE DEL POTERE BANCARIO ITALIANO - LA PARTITA CHE VEDE IN CAMPO UNICREDIT, BANCO BPM, CREDIT AGRICOLE, ANIMA SGR, MPS, GLI IMPRENDITORI MILLERI E CALTAGIRONE SUPPORTATI DAL MEF DI GIORGETTI E DALLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, CON MEDIOBANCA E ASSICURAZIONI GENERALI ALLA FINESTRA, È SOLO ALLE PRIME SCHERMAGLIE - IN ATTESA DELLA BATTAGLIA FINALE, PREVISTA A METÀ DEL PROSSIMO ANNO, COME IN TUTTE LE GRANDI OPERAZIONI, IL RISULTATO SARÀ FRUTTO DI UN ACCORDO TRA IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, E IL CAPO DI CREDIT AGRICOLE, PHILIPPE BRASSAC - TRA I DUE ISTITUTI CI SONO DI MEZZO TANTI, TROPPI INTERESSI CHE VANNO AL DI LÀ DELL’‘’INDIPENDENZA’’ DI CASTAGNA, DALLA VOGLIA DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONQUISTARE MILANO E TRIESTE E DALLE MIRE DI SALVINI E MELONI DI “AVERE UNA BANCA”…

DAGOREPORT – QUANTO ROSICA SALVINI! ERA L'UNICO CHE  CELEBRAVA TRUMP, MENTRE LA DUCETTA FACEVA LA SMORFIOSA CON BIDEN, ED ORA È COSTRETTO A SUBIRE IL CAMALEONTISMO SENZA LIMITISMO DELLA MELONA CHE SI SCAPICOLLA A PARIGI A BACIARE IL CIUFFO TRUMPIANO - IL “CAPITONE” È PURE INCAZZATO CON IL DEPUTATO LEGHISTA ANTONIO ANGELUCCI, CHE SUI SUOI GIORNALI HA SUONATO LA GRANCASSA ALLA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' – L’INSISTENZA DELLA DUCETTA CON MUSK E MACRON PER ESSERE INVITATA A PARIGI E L’ILLUSIONE DELLA PREMIER DI FRONTE A TRUMP: NON SA, LA “TAP(P)INA” CHE IL TYCOON SE NE FOTTE DI TUTTI, E SPERARE DI AVERE CON LUI UN RAPPORTO DI FIDUCIA, SENZA ALIENARSI GLI ATTUALI ALLEATI EUROPEI, È UNA MERA ILLUSIONE…