1. PARTERRE
Da “Il Sole 24 Ore”
YAHOO TENTA IL RILANCIO CON LE TECNOLOGIE DA INDOSSARE
Yahoo, in cerca della via giusta per il rilancio, intende puntare sulla crescita dei dispositivi mobili e da indossare, con l’obiettivo di rafforzare la presenza delle proprie applicazioni su questa tipologia di device. Come ha spiegato al Financial Times Adam Cahan, vicedirettore dell’area mobile, ha spiegato che dispositivi come l’Apple Watch rappresenteranno una grande opportunità per Yahoo, che nel 2015 punterà su app esistenti e nuove, in modo da assicurare agli utenti esperienze innovative.
«Yahoo, e l’industria nel suo complesso, beneficeranno della crescita futura» delle tecnologie da indossare e del cosiddetto «internet delle cose», ovvero la possibilità di collegare alla rete gli elettrodomestici di casa. «Parliamo di una piattaforma ancora in espansione, di cui faranno parte dispositivi in numero cinque volte superiore a ora. C’è un’enorme evoluzione in corso, potremo immaginare da capo l’esperienza offerta agli utenti», ha detto Cahan. (R.Fi.)
UNIPOLSAI E LA BATTAGLIA DELLE RISPARMIO A
È uno degli ultimi scogli che UnipolSai deve affrontare per completare la maxi aggregazione a quattro tra Unipol Assicurazioni, Fondiaria Sai, Premafin, e Milano, ossia la semplificazione della categoria di azioni. Era un passo non obbligato ma deciso per razionalizzare una struttura altrimenti complessa. Quel passo, però, almeno per quanto riguarda la categoria di azioni risparmio A, rischia di venir intralciato da una presa di posizione netta dei soci “privilegiati”.
Come emerge dalla documentazione depositata dal rappresentante comune degli azionisti, l’avvocato Dario?Trevisan, i soci sono pronti a votare sì solo se verrà riconosciuto loro una sorta di indennizzo, o con un warrant o sotto altra forma, che rappresenti una sorta di garanzia rispetto all’esito del contenzioso attualmente in corso per il precedente raggruppamento delle azioni Fondiaria Sai rispamio A. UnipolSai fino ad oggi ha risposto picche. L’assemblea del prossimo 26 gennaio si prospetta quanto meno combattuta. (L.G.)
SONY PICTURES FA IL PIENO DI INCASSI ONLINE
La campagna pubblicitaria, non certo voluta da Sony Pictures, ha portato i suoi benefici. La casa produttrice ha pensato a lungo se distribuire o meno “The Interview”, la commedia satirica sull’uccisione del leader nordcoreano Kim Jong Un che ha provocato un maxi attacco di hacker che volevano impedirne l’uscita, ma ora che il film è online la casa di produzione cinematografica ha di che rallegrarsi: la pellicola ha incassato 15 milioni di dollari in quattro giorni solo con le vendite digitali, diventando il film di maggiore successo distribuito online dalla major.
Se a questi si aggiungono i circa 2,8 milioni di dollari incassati con la proiezione in un numero limitato di cinema il giorno di Natale, secondo i calcoli di Box Office Mojo, Sony è già vicina a recuperare i 44 milioni spesi per la produzione del film. Sony aveva cancellato l’uscita del film il 17 dicembre, cedendo alle minacce dei terroristi, ma aveva poi cambiato idea anche a causa delle pressioni della Casa Bianca. (R.Fi.)
2. SUSSURRI & GRIDA
Dal “Corriere della Sera”
MPS, IL 15 GENNAIO MISSIONE ALLA BCE DI VIOLA E PROFUMO
( f.mas. ) Non sarà l’ultima seduta dell’anno, domani, a cambiare i destini di Borsa del Montepaschi: il segno meno rispetto a un anno fa è del 56% circa. E in soli dodici mesi per la banca senese è successo davvero di tutto: l’aumento di capitale rinviato da gennaio a giugno ed elevato da 3 a 5 miliardi, il rimborso dei Monti bond per 3 miliardi su 4 concessi all’istituto , la bocciatura a sorpresa da parte della Bce negli stress test di fine ottobre, la necessità di un nuovo aumento da 2,5 miliardi per colmare 2,1 miliardi di deficit patrimoniale.
E ora, dopo 10 trimestri di fila in perdita per accantonamenti e svalutazioni, c’è il rischio che anche nel quarto trimestre ci sia l’ennesima pulizia di bilancio, per centinaia di milioni di euro ancora, in seguito alla verifica degli attivi da parte della Bce. Il prossimo 15 di gennaio il presidente Alessandro Profumo e il ceo Fabrizio Viola incontreranno a Francoforte la presidente del consiglio di Vigilanza della Bce Daniele Nouy per il via libera finale al piano di ricapitalizzazione avallato lo scorso 12 dicembre. Dopo, il board deciderà le date dell’aumento, tra marzo e maggio.
ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA
TERMINI IMERESE, ORA GINATTA PRENDE POSSESSO DELLA FABBRICA
( f.mas. ) L’ufficio del direttore dello stabilimento dell’ex Fiat di Termini Imerese è stato ripulito e da ieri è già occupato: è il segno più tangibile che Blutec, la newco della Metec di Roberto Ginatta, storico fornitore di componentistica auto nonché da decenni legato agli Agnelli, fa sul serio. Entro domani il ramo d’azienda passerà da Fca a Blutec, secondo l’accordo preso con il gruppo guidato da Sergio Marchionne, il ministero dello Sviluppo, la Regione Sicilia e i sindacati.
Ora si attendono i 25 milioni di capitale di Metec necessari per accedere ai circa 340 milioni di finanziamento pubblico statale e regionale. A Termini i 760 dipendenti ormai ex Fiat ci credono, tanto che solo 55 sui 130 potenziali hanno accettato i 40 mila euro di incentivo alla mobilità volontaria. Per tutti gli altri, ancora due anni di cassa integrazione. E oggi a Termini è atteso proprio Ginatta, per la prima volta nell’impianto rilevato in pochi giorni lo scorso 23 dicembre in extremis .