ZOLFO A VIA SOLFERINO - QUANDO UN TITOLO COME RCS GUADAGNA IL 33% IN UN MESE, O HA UN FUTURO RADIOSO (DIFFICILE), O QUALCUNO STA RASTRELLANDO AZIONI IN VISTA DI UNO SCONTRO

T. M. per “l’Espresso

 Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri. Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.

 

Quando un titolo come Rcs guadagna in Borsa il 33 per cento in un mese, delle due l'una: o per la società si prepara un futuro radioso, oltre ogni aspettativa, oppure qualche manina sta rastrellando pacchetti per meglio posizionarsi nello scontro in atto che prevede un consiglio di amministrazione sul bilancio l'11 marzo, l'assemblea dei soci il 23 aprile e soprattutto la definizione delle liste di maggioranza e minoranza per il nuovo cda entro il 29 marzo. Per avvicinare le parti sulla futura governance è stato incaricato l'avvocato Michele Carpinelli.

SCOTT JOVANE CALABRESI ANDREA MONTI FERRUCCIO DE BORTOLI A BAGNAIA SCOTT JOVANE CALABRESI ANDREA MONTI FERRUCCIO DE BORTOLI A BAGNAIA

 

C'è aria da resa dei conti. Il forte indebitamento e una perdita che alcune fonti indicano superiori al previsto non fanno dormire sonni tranquilli; sul piano strategico dell'amministratore delegato Pietro Scott Jovane c'è bufera da tempo. Lui propone cessioni in campo editoriale, libri inclusi, a fronte di investimenti nel digitale e nel business dello sport.

 

Se il programma abbia convinto il torinese John Elkann, suo sponsor e primo azionista con il 16,7 per cento del capitale, non è chiaro. Di sicuro piace poco al fronte milanese costituito da Giovanni Bazoli, Marco Tronchetti Provera e Claudio Calabi in rappresentanza della famiglia Rotelli.

DELLA VALLE ELKANN DELLA VALLE ELKANN

 

Per non parlare di Diego Della Valle, duro oppositore del giovane di casa Agnelli. Lavorano a un compromesso Renato Pagliaro, presidente di Mediobanca ed erede della tradizione Cuccia-Maranghi, e Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, e mediatore per tutte le stagioni. Chi vincerà la sfida governance avrà voce

in capitolo sulla guida del "Corriere".

MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI MARCO TRONCHETTI PROVERA SUL PALCO SERATA CALENDARIO PIRELLI

 

Nuovo mandato a Ferruccio de Bortoli (al momento in uscita, "dimissionato" da Elkann a partire dal 30 aprile), promozione del condirettore Luciano Fontana o arrivo di un Mister X torinese, tutto è possibile. Neppure GazzaBet, il sito scommesse della "Gazzetta", offre quote sul nuovo direttore del quotidiano "cugino".

fabrizio palenzonafabrizio palenzona

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…