1. LA TERRAZZA E LA PIAZZA, NELLA MATTINA DEI DUE PAPI
Maria Latella per Il Messaggero.it
Da piazza san Pietro la spiritualita' dei canti che precedono la messa per la canonizzazione di papa Giovanni XXII e papa Giovanni Paolo II.
RINFRESCO DOPO LA CANONIZZAZIONE DI WOJTYLA E RONCALLISulla terrazza della prefettura degli affari economici, su via della Conciliazione, i saluti molto piu' mondani tra establishment di varie derivazioni, ambasciatori, neo potenti, giornalisti. Bruno Vespa e la moglie Augusta si arrampicano agili sul tetto perche'i posti non bastano e ne stanno aggiungendo di nuovi. Si arrampica Marco Carrai con la fidanzata e si arrampicano Roberto e Anna D'Agostino.
Tutti agilissimi e per niente preoccupati del rischio in agguato. Solo l'ex direttore del Gr1, Preziosi, mostra qualche titubanza, poi supera il timore e trova posto non lontano da Carrai. C'è anche il neo presidente dello Ior, Ernst von Freyberg. Ad invitare gli ospiti Lorenza Capoccia, presidente di Assidai.
DAGO, VESPA SULLA TERRAZZA DEL VATICANORoma e' cosi, la terrazza e' abitutata da sempre a convivere con lo spirituale, la fede della piazza a mescolarsi col cinismo delle elites. Eppure stavolta l'impressione e' diversa, come se perfino qui, perfino nella Roma che tutto contamina, il vento nuovo di papa Francesco imponga una misura, una sobrieta', una serieta' fino a poco fa derise.
BRUNO VESPA ANTONIO PREZIOSI ERNST VON FREYBERGPercio' perfino qui, sulla terrazza, i convenevoli dell'attesa si riducono al minimo. Complice anche il vento vero, e non solo quello metaforico legato al pontificato di Francesco. Fa freschetto, chissa' se e' un incentivo alla meditazione. La piazza ascolta le preghiere recitate in molte lingue, silenziosa e consapevole dell'unicita' dell'evento. Applaude l'uscita di papa Ratzinger. E sulla terrazza si proietta un po' di quell'emozione.
2 - LA CANONIZZAZIONE DEI DUE PAPI
vespa e iannini LA MOGLIE DI RENZI IN MINIVESPA E I DAGHI Da "Corriere.it"È la giornata dei quattro Papi, un evento unico nella storia della cristianità. Si è conclusa con un fuori programma - il giro di Papa Francesco sulla jeep bianca per salutare la folla di via della Conciliazione - la messa di canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII a San Pietro.
Due Papi sono diventati santi, e altri due sono in piazza: il Papa emerito, infatti, ha accettato l'invito a concelebrare la messa. Prima e dopo la cerimonia, Francesco ha voluto abbracciare il suo predecessore Joseph Ratzinger, emozionando i fedeli. Via della Conciliazione e piazza San Pietro erano gremite di pellegrini già dalla notte: le strade lungo il Tevere e vicino a Castel Sant'Angelo stracolme di persone che non sono riuscite ad avvicinarsi. Secondo le prudenti stime della sala stampa vaticana, sono più di 800mila i fedeli giunti a Roma.
FRANCESCA CHAOUQUI E MARCO CARRAILa proclamazione
Roncalli e Wojtyla sono ora santi. Un lungo applauso e grida di giubilo da parte di tutta piazza San Pietro hanno accolto la proclamazione, da parte di Papa Francesco. «Sono i santi che mandano avanti e fanno crescere la Chiesa» dicenell'omelia Francesco che ha definito Giovanni XXIII come il «Papa della docilità» e Wojtyla come il «Papa della famiglia». Chiudendo le celebrazioni, Bergoglio ha voluto ringraziare tutti i fedeli, le forze dell'ordine e le associazioni che hanno reso queste «giornate memorabili». Il Pontefice ha menzionato anche il comune e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, invitato a salire sulla jeep. Bergoglio ha salutato e ringraziato «le delegazioni ufficiali di tanti Paesi, venute per rendere omaggio a due pontefici, che hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace».
Napolitano e Ratzinger
Ad assistere alla cerimonia, infatti, c'erano ben 122 delegazioni internazionali, 10 capi di governo e 24 capi di stato, tra cui il controverso presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe. Prima della adre Georg Gaenswein ha accolto e accompagnato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e sua moglie Clio, a salutare il Papa Emerito: un onore molto speciale. Joseph Ratzinger si è alzato in piedi: lungo e caloroso il saluto tra i due, sottolineato dall'applauso dei fedeli. Anche il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese, è arrivato in piazza San Pietro. Tre le regnanti che hanno il privilegio di vestire di bianco: Sofia, regina di Spagna, Paola del Belgio e e Marie Thèrese di Lussemburgo. Durante i saluti finali, alcuni rappresentanti ufficiali ne hanno approfittato per un velocissimo selfie con il Papa. Bergoglio non si è scomposto.
800 mila fedeli
I pellegrini che stanno seguendo la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sono 800mila. Lo rende noto la sala stampa vaticana, specificando che mezzo milione sono raccolti in piazza San Pietro e nell'area limitrofa. Il resto invece è dislocato in giro per la città davanti ai 18 maxi schermi posizionati nelle piazze di Roma. In realtà si tratta di stime molto prudenziali, perché le immagini dall'alto mostrano invece ancora gremiti anche i lungotevere e i ponti della zona Prati, di cui la Sala Stampa non ha parlato e dunque la previsione di un milione di fedeli non è affatto smentita.
Sacchi a pelo e materassini
Hotel, bed and Breakfast, conventi e affittacamere: a Roma è tuto esaurito. Buona parte dei fedeli, però, è arrivata nella notte e ha dormito su materassini gonfiabili e dentro sacchi a pelo lungo le vie laterali di San Pietro. Altri invece hanno preferito non dormire affatto e prendere parte alle preghiere: la veglia iniziata sabato sera nelle tredici chiese del centro di Roma aperte per tutta la notte è stata lunga e partecipata. Ragazzi, associazioni, preti, suore e famiglie hanno assistito alla cerimonia anche in piazza Navona e in via dei Fori Imperiali (per l'occasione chiusa al traffico) davanti ai video che trasmettono le immagini in più lingue.
Gli occhi del mondo
Le immagini delle canonizzazioni saranno viste in diretta in tutto il mondo da circa 2 miliardi di persone (500 i cinema in tutto il mondo che garantiranno la visione collettiva dell'evento, anche in 3D). Roma ha avuto quindi gli occhi del mondo addosso: la macchina della sicurezza ha lavorato a pieno regime. Più di 10mila gli uomini delle forze dell'ordine schierati, compresi i 2.600volontari della Protezione Civile.
Chiusa metro Ottaviano
E proprio per l'enorme afflusso di fedeli, su disposizione della Questura, è chiusa la fermata Ottaviano della metro A. I passeggeri possono utilizzare le stazioni Cipro o Lepanto. Numerosi i malori tra i fedeli: la lunga celebrazione, infatti, ha provocato svenimenti e cali di pressione tra i fedeli in piedi. «Nessun codice rosso» rincuorano dalla centrale operativa di piazza Risorgimento.