Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Alessandro Di Liegro per “il Messaggero”
Nemmeno la grande Sala Petrassi dell' Auditorium Parco della Musica ha potuto contenere l' entusiasmo per la presentazione di Quando, edito da Rizzoli, l' ultimo lavoro editoriale di Walter Veltroni. Insieme allo scrittore due ospiti d' eccezione, oltre alla moderatrice, la giornalista Lavinia Spingardi, l' attore e regista Sergio Castellitto, che ha letto alcuni estratti dal romanzo, e il premier Paolo Gentiloni, che ha condiviso con Veltroni il medesimo percorso politico e, persino, l' anno scolastico in IV ginnasio.
La grande presenza di pubblico, degna di un concerto pop, è il segnale dell' affetto di un popolo verso l' arte e la penna di Veltroni, e verso i valori che trasmette attraverso il romanzo, che muove da uno spirito autobiografico per percorrere 40 anni di storia, dal 13 giugno 1983 - giorno del funerale di Berlinguer, momento clou del libro - a oggi.
walter veltroni paolo gentiloni la moderatrice e sergio castellitto (3)
Tra i primi a entrare nel foyer dell' auditorium, che al termine dell' incontro è stato preso d' assedio per il firmacopie, Riccardo Jacona, seguito da Tiberio Timperi, che ha salutato amabilmente uno dei maestri della tv italiana: Pippo Baudo. Dalla fila per il ritiro dei biglietti ecco spuntare Simona Agnes.
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Tra le scalette che portano in platea e tra le sedie della Sala Petrassi, un viavai continuo di personaggi e personalità, molti colleghi di partito e uomini e donne che hanno condiviso la vita politica dello stesso Veltroni; amici come Giovanni Malagò, che si è seduto in prima fila dal lato opposto a quello di Eugenio Scalfari. Giovanna Melandri saluta l'amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma José R. Dosal; Gianni Letta e la moglie Maddalena Marignetti si fanno spazio tra i flash dei fotografi e lo stretto corridoio per arrivare ai propri posti a sedere.
Aurelio De Laurentiis non si trattiene dal parlare di calcio e della possibilità di Ancelotti come commissario tecnico e si siede a poche poltrone di distanza da una abbacinante Sabrina Ferilli. Tra il pubblico anche i ministri Marco Minniti e Maurizio Martina. L' applauso del pubblico accompagna l' ingresso in sala dei relatori: «Non è un romanzo nostalgico» esordisce il premier Gentiloni, in un discorso che cita Bauman e Papa Francesco, riconoscendo nei valori che muove il romanzo, quelli di un centrosinistra che si augura ritorni unito.
pippo baudo aurelio de laurentis
«L' anima del libro è l' elogio del dubbio - afferma Veltroni - la memoria come esercizio di consapevolezza, e il presente come tensione al futuro».
2 - NEANCHE WALTER TIRA PIÙ COME PRIMA
Wanda Marra per il “Fatto Quotidiano”
Quando il futuro appare ingestibile, il 'passato è l' unico orizzonte, il rifugio per il presente', ma questo non è un bene". La luce della Sala Petrassi, all' Auditorium di Roma, è bassa, crepuscolare, quando il premier, Paolo Gentiloni, si avvicina al leggio per presentare il libro di Walter Veltroni, Quando. Parte da una citazione di Bauman per chiarire, però, che nel libro (nel quale si racconta di un uomo, Giovanni, che si risveglia dal coma nel luglio del 2017, a 33 anni dalla morte di Berlinguer) non c' è l'"operazione nostalgia". Anche se "la nostalgia è un bel sentimento".
giovanna melandri gianni letta con la moglie maddalena
L' enfasi che ci mette per allontanare questa lettura del romanzo assomiglia tanto a un' excusatio non petita. I rapporti di Veltroni e Gentiloni, provenienza Ds il primo, Margherita, il secondo, affondano nel passato remoto (sono stati compagni al ginnasio per un anno, come ricorda lo stesso premier). E all' Auditorium - sul palco oltre all' autore e al premier, anche il regista Sergio Castellitto - non c' è la solita parata bipartisan di potere degli eventi veltroniani.
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Per I bambini sanno nel 2015 c' erano Sergio Mattarella e Giorgio Napolitano, mezzo governo, compresi Luca Lotti e Maria Elena Boschi, ma anche Massimo D' Alema e Pier Luigi Bersani. Ieri, in prima fila si notavano Pierferdinando Casini, Giovanni Malagò e Marco Minniti. Un po' distante Maurizio Martina. E poi, nelle prime fila, Gianni Letta (habituée), Michele Santoro, Pippo Baudo, Sabrina Ferilli. Tra i parlamentari, i fedeli Walter Verini, Roberto Morassut. E poi, Ermete Realacci. E David Ermini, unico tra i renziani presenti. Quasi in rappresentanza. Molti erano alla manifestazione di Ostia, alcuni sul treno del segretario dem, ma l' assenza degli uomini di Renzi salta agli occhi.
walter veltroni paolo gentiloni
Sembrerebbe che l' asse Gentiloni-Veltroni non sia piaciuto a Matteo. Il contributo al futuro del centrosinistra (non automaticamente renziano, ovviamente) loro provano a darlo: "La sinistra deve aspirare a essere larga e unita. Ho molto apprezzato lo sforzo di Walter di questi mesi per spingere la sinistra, il centrosinistra a stare insieme e uniti", dice Gentiloni. E ancora: "Ci serve una sinistra consapevole, competente e capace di prendersi cura della società". Veltroni si aggancia: "In tutti i campi è necessario che si torni a recuperare la capacità di essere comunità, una comunità che vive il presente ma non ha paura del futuro".
valeria bilello tommaso labbate
E poi, tanto per chiarire: "Non bisogna pensare di ricostruire il passato". Perché "cercando di ricreare gli anni '70, si rischia di tornare agli anni '30". Il tutto dura un' oretta scarsa. Poi, 'Uàlter' firma le copie del libro, ma gli s' è ristretto il potere.
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