
CAFONALINO - BERGOGLIO FINALMENTE PUÒ DORMIRE TRANQUILLO: HA L’APPROVAZIONE DI PRODI. “IN TRE GIORNI IN MEDIO ORIENTE HA FATTO FARE PIÙ PROGRESSI ALLA PACE CHE IN ANNI DI MEDIAZIONE”
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
(ANSA) - Un Papa che ha portato a Roma il pragmatismo e l'apertura della sua esperienza nella megalopoli di Buenos Aires. Un pontefice che in un solo anno ha capovolto la percezione della Chiesa tra la gente. Una giocatore che fa goal ma che rischia di restare da solo in campo. Papa Francesco stupisce, interroga, suscita attese. Come quelle ora per la pace in Medio Oriente. "Il rifiuto totale della guerra è comune a tutti i Papi ma in più ora c'è un'azione politica che altri Papi non avevano tentato", ha detto l'ex premier Romano Prodi intervenendo alla presentazione del libro di Massimo Franco 'Il Vaticano secondo Francesco', nella sede della stampa estera.
raffaele farina francesco maria greco
Un'azione, quella di Francesco, che sembra avere successo anche in aree storicamente lontane dal Vaticano, come la Cina. E Prodi ha citato il giornale della comunità anglofona di Hong Kong, il 'South China Morning Post', secondo il quale Papa Francesco in Medio Oriente in soli tre giorni ha fatto fare più progressi alla pace che anni e anni di mediazione. Per Francesco "il mondo è pluri-polare", ha continuato Prodi e importante è "con lui l'apertura ecclesiale" su mondi nuovi come la Russia e appunto la Cina. E per l'ex presidente della Commissione Ue non c'è contraddizione tra la gente che lo applaude e le istituzioni che prendono decisioni di segno contrario, come l'approvazione oggi da parte della Camera del divorzio breve.
romano prodi e paolo cirino pomicino
"E' solo la conseguenza della totale laicizzazione della società", ha spiegato Prodi. Per il presidente dell'Ansa Giulio Anselmi, se Papa Francesco ha conquistato il mondo, più difficile è la sua accettazione da parte della Chiesa di Roma. "Nessuno lo attacca ma c'è melina, attendismo, anche tentativi di boicottaggio. Certo, Bergoglio è un Papa che conta nel mondo, riempie le piazze e le chiese. Fa goal e finche farà goal anche la parte più gattopardesca della chiesa lo terrà. Il rischio è che continui a giocare in campo da solo".
Padre Gianpaolo Salvini, gesuita, direttore storico di 'Civiltà Cattolica', rileva che "questo Papa non ha cambiato la Chiesa ma la percezione della stessa". Il gesuita avverte anche che Francesco non vuole fare tutto da solo: "Andando a vivere a Santa Marta ha preso le distanze dalla curia ma sa anche - dice padre Salvini - che senza la curia non può governare".
L'autore del libro, Massimo Franco, editorialista del Corriere della Sera, che ha cercato di 'spiegare' Bergoglio rintracciando anche il suo passato a Buenos Aires, sottolinea che "il Papa ha vinto nel mondo ma non si capisce se riuscirà a vincere a Roma, se qui troverà qualcuno che lo aiuterà - ha detto riferendosi al celebre sketch di Maurizio Crozza - a portare il frigorifero". Un pontefice che "con il suo pragmatismo ha dato nel viaggio in Terra Santa segnali che non erano stati dati in decenni". Il rischio è la solitudine ma una certezza - dice Franco - c'è: "La Chiesa dopo Francesco non potrà più tornare indietro".