1- TOH, LA GRANDE VISITA MONTI IN USA NON MERITA UN RIGO SULLA STAMPA AMERICANA
Franco Bechis per Libero
In Italia tutti i giornali venerdì 11 febbraio aprivano sul grande patto Monti-Obama e sullo straordinario successo della visita americana del premier Mario Monti. Negli Stati Uniti invece non se ne è accorto nessuno. Nemmeno un richiamo in prima pagina nei primi 300 quotidiani censiti da Today Front Pages. Zero tituli e zero articuli sulle edizioni Usa di New York Times, San Francisco Chronicle, Los Angeles Times, Usa Today, New York Post e così via. Solo una breve sul quotidiano dell'Arkansas e un box sotto ampio articolo sulla Grecia sul Washington Post, a pagina 12.
Non è che Corriere, Repubblica, Stampa etc... ci hanno messo un pizzico di enfasi? I presidenti Usa sono simpatici. Le visite dei premier italiani sono sempre state un successo qui e un nulla al di là dell'Oceano. Questa volta è accaduta la stessa cosa di sempre, come capitò a Silvio Berlusconi con George W. Bush (che fece più eco in loco), a Romano Prodi, a Bettino Craxi, a Giulio Andreotti etc... Dovremmo prenderci meno sul serio, noi italiani. Gli altri non ci prendono per nulla sul serio, tecnici o non tecnici...
monti2- DAGOSPIA DI IERI, VENERDI': LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM MONTI DIVINO)...
a cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota
Un'Italia provincia del mondo, ormai anche formalmente nelle mani di tecno-apparati perbenisti, si loda e si imbroda per un paio di complimenti ricevuti dal Grande Abbronzato.
Vince la gara dell'onanismo su carta la Repubblica degli Illuminati. "Monti-Obama: patto per la crescita", il surreale titolo a tutta prima. Manco fossimo la Cina. Segue immancabile sedicente "Il retroscena": "Caro Mario, hai fatto una partenza a razzo", firmato Federico Rampini (p.1). Partenza "a razzo", non "a cazzo", fare bene lo spelling nel cablogramma da Via Veneto.
Ma si sogna anche con il piccolo fotto-romanzo di pagina 3 intitolato "A Washington", dove habemus Marpionnem "che era in prima fila (e ‘stikazzi?) ad ascoltare Monti al Peterson Institute (e ‘sti grandisssimi ciufoli!) e dice: "Ora l'Italia ha un'altra faccia". Solo che non dice di quale materiale. Poi si tradiscono con questo titolo: "E l'Fmi ora promuove l'Italia: "Adottate misure ambiziose, possibile il pareggio nel 2013" (p.3). Ma vuoi vedere che il Fondo monetario è il braccio armato della Casa Bianca?
MARIO MONTI TAXI DRIVERSalivazione ormai azzerata anche nei corridoi di via Solferino. Il Corriere delle banche titola in prima: "Obama: Usa e Italia mai così vicini". Poi, a pagina 2: "Obama rinnova la fiducia a Monti: "Porterà l'Italia fuori dalla tempesta". A destra (p.3): ""Dovremo cambiare il nostro stile di vita". Il premier spiega agli Usa la sua strategia". Capito? E voi che pensavate fossero gli Usa a spiegare a Monti la sua strategia.
Bava quasi esaurita alla Stampa, dove però erano partiti alcuni giorni prima: "Welcome Super Mario". Il professore spiega la ricetta per la crescita. Applausi e raffica di domande al Peterson Institute". Sotto, bella fotazza del padroncino Marchionne, il quale si ferma giusto poco prima di dire: "Monti? L'ho inventato io" (p.3).
berlusconi montiE adesso, seriamente, pensate al povero Silvio. Ma quanto sta rosicando?