Iva Zanicchi ha parlato stamattina ai microfoni di Rai Radio2 nel programma condotto da Pino Strabioli Viva Sanremo, in onda il sabato e la domenica dalle 11 alle 12 e che oggi ha voluto celebrare gli 80 anni dell'artista dedicandole parte della puntata. La signora Zanicchi, sulla sua ultima partecipazione al Festival di Sanremo, ha dichiarato: "Il mio ultimo Festival è stato molto triste perché sono successe delle cose molto spiacevoli con Roberto Benigni e ne ho sofferto molto. Però l’ho perdonato perché la satira si sa com’è e poi lui ha avuto la carineria di chiamarmi e soprattutto chiedere perdono alla mia famiglia e io l’ho apprezzato moltissimo". In occasione del suo compleanno, ha anche dichiarato di avere fatto un fioretto:
"Non dico più le parolacce! Ho fatto un fioretto e non mi sentirete mai più dire parolacce come “vaff...” e quelle robe lì che io non dirò più!"
ZANICCHI "IO, ELIMINATA DA BENIGNI"
Da https://www.lastampa.it/ del 19 febbraio 2009
Vittima sacrificale della satira antiberlusconiana, o beneficiata da una promozione senza limiti dallo stesso Benigni, nell’ammiccante, sceneggiato racconto del testo della sua canzone, Amore senza amore? Vista anche l’eliminazione o nella prima serata del Festival, la parlamentare europea del PDL Iva Zanicchi penserebbe alla prima ipotesi: ma poiché è donna di mondo, lascia correre spiritosamente e si gode questo ritorno di popolarità, che giova pure all’uscita del nuovo disco I colori dell’amore, nel quale convivono il brano sotto tiro, uno di Tiziano Ferro, e perfino un Mio Bambino di Battisti-Mogol scritto per lei dai leggendari autori nei ’70. Iva è in spolvero. Gioca d’anticipo: «Di solito, ai perdenti, si fa l’applauso».
Cara Iva, un po’ se l’è cercata: alla vigilia dei 70 anni, lei se ne esce cantando «Fai quello che ti piace, però non finire presto...». E’ stato facile per Benigni immaginarla con Berlusconi in auto e lei che protesta perché il Cavaliere abbandona il campo...
«Questa canzone si può interpretare come si vuole. Per me, è il grido di una donna che ha amato tantissimo e a storia finita dice: non voglio più soffrire, ti scoperò senza amore. Ma l’"amore" che invoco alla fine, dovrebbe cancellare tutto il resto. Mi dicono sei una mamma sei una nonna, ma io dico anche: non son mica una santa!!».
Benigni ha agito con premeditazione politica o solo per satira?
«Un po’ tutte e due le cose. Ma è un grande artista e io perdono gli artisti veri. Lo ritengo un genio, gli concedo tutto: ho pianto a Milano, mentre recitava Dante. Però sono stata danneggiata. L’ho ascoltato poi sono uscita a cantare. Sono timida, ero già spaventata di mio, sul palco ero un baccalà, non riuscivo nemmeno a gesticolare. E anche Paolo, persona adorabile, quando mi ha accolta era ancora sotto l’influenza di Benigni: prima mi aveva detto "devi esser seria", ma presentandomi sghignazzava. Magari, avessi cantato prima mi avrebbero sbattuta fuori ugualmente, ma lasciatemi un alibi».
Troppo Berlusconi, con Benigni?
«Proprio il giorno in cui ha trionfato in Sardegna, mi sarei aspettata si accanisse su Veltroni, semmai».
Ricorrerà contro l’esclusione, pensa di essere ripescata?
«Qualcuno mi ha ricordato che anche Miss Italia è stata ripescata poi ha vinto: potrebbe succedermi. Io sono contro i ricorsi, non l’ho fatto neanche quando ho vinto alle Europee. Per me, questa canzone è una delle 5 più belle del festival».
Che farà quando rivede Bonolis?
«A ‘sto punto, lo bacio in bocca».
La sua canzone rivendica la parità di diritti sessuali...
«Il tema non è autobiografico, ma la domanda s’impone: com’è che voi uomini a 70 anni potete avere una ragazzotta accanto, e noi con il ragazzotto invece niente?».
Che cosa pensava, mentre Benigni raccontava di lei e del Cavaliere ?
«Il mio grande impulso è stato di scendere, interagire con lui. Magari mi avrebbe scannato, ma sarebbe stato bellissimo. Invece non si poteva perché io ero una concorrente».
Si ricandiderà alle Europee?
gabriel garko iva zanicchi foto di bacco
«Per come sta andando qua, forse sì. Tutti parlano dello stipendio da parlamentare, ma io guadagno di più con due serate. Se mi ricandido, lascerò il mio lavoro che mi fa star male: l’ho cominciato nel ’62 che venivo giù dalla montagna con le scarpe grosse, ma adesso non si può più fare. Possibile che a una certa età bisogna mandarci al macello? E poi se non sono giovane io, neanche Mina, perché abbiamo la stessa età... Deve farci la cortesia di far vedere le rughe come tutti noi, e non rompere le scatole. Poi potremo anche prostrarci ai suoi piedi e baciarli, devoti, come la Madonna».
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