LA LETTERA DI PAOLA COMIN A RENATO FRANCO DEL ''CORRIERE DELLA SERA'' PUBBLICATA DA DAGOSPIA
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Roberto D’Agostino,
in merito alla lettera di Paola Comin pubblicata su Dagospia il 29 marzo 2020 preciso quanto segue:
“Paola Comin, che partecipò con grande entusiasmo il 23 febbraio 2006 a una puntata del mio programma ‘Il ComuniCattivo’ su Rai Radio 1 dedicata a mio cugino Alberto Sordi durante la quale più volte sottolineò la mia frequentazione familiare storica con Alberto che a lei era mancata (del resto sarebbe folle o puro opportunismo intervenire nel programma di un millantatore e addirittura chiamarmi spesso per promuovere nella mia trasmissione le attività degli artisti da lei rappresentati), è stata una dipendente di mio cugino in qualità di collaboratrice per l’ufficio stampa negli ultimi dieci anni della sua vita.
igor righetti patrizia de blanck
Tanto per sfatare una delle tante bugie raccontate da Paola Comin che vuole dimostrare di conoscere ciò che non conosce affatto, io ho cominciato la mia esperienza radiofonica il 30 giugno del 2003, quattro mesi dopo la morte di Alberto, e non due anni prima della sua scomparsa come affermato dalla Comin. È cosa nota a tutti che Alberto fece della riservatezza una ragione di vita e con il suo pubblico che tanto amava, così come con i suoi collaboratori e il personale dipendente, non ha mai condiviso la sua vita privata.
Addirittura Paola Comin non conosce neppure i cognomi della segretaria storica di Alberto, Annunziata Sgreccia e non Greccia, e del suo primo agente fino al 1965 Gastone Bettanini e non Bettarini. Paola Comin se ne faccia una ragione: il sangue si eredita. Si crei altre situazioni per ottenere il suo agognato momento di visibilità. E come avrebbe detto il nostro amato Alberto: ‘Pussa via!’”.
Cordiali saluti,
Igor Righetti
IGOR RIGHETTI alberto sordi e paola comin
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