ALESSANDRO GRECO FACEVA "FURORE" MA NON SOTTO LE COPERTE - "LA CASTITA’? DOPO DUE FIGLI CON MIA MOGLIE ABBIAMO PRESO QUESTA DECISIONE. ERAVAMO A MEDJUGORJE. NON C’È UN PERCHÉ, È UN CAMMINO…” – “CON I RISULTATI CHE HO OTTENUTO, DOVREI ESSERE UN PUNTO FERMO DELL’OFFERTA TELEVISIVA. HO INTERESSI DIVERSI DAGLI ALTRI, ACCENTUATI DAL MIO PERCORSO DI FEDE, NON SONO DISPOSTO A SALIRE SU CERTE GIOSTRE O FREQUENTARE CERTI GIRI..."

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Maria Corbi per Specchio – La Stampa

 

alessandro greco alessandro greco

Chi si rivede! Alessandro Greco, 52 anni, lanciato nel 1997 dalla trasmissione Furore torna sui nostri schermi, su Rai Uno, da domani, come conduttore di Uno Mattina estate, insieme a Greta Mauro. Siamo abituati alle ricomparse del conduttore che iniziò entrare nelle case degli italiani come concorrente in Stasera mi butto nel 1992. Poi l’incontro con la Carrà e una carriera che sembrava lanciata ma che invece ha avuto molti stop.

 

Zero e Lode! nel 2018, poi Miss Italia nel 2019, l’esperienza con Telethon e la partecipazione a Il cantante mascherato. Nel 2021 il programma Dolce Quiz, un cooking game molto nelle sue corde visto che la sua è una stirpe di pasticceri. Poi ancora “pausa” e oggi il ritorno. Di questa carriera altalenante ha spesso parlato: «Possedere un mestiere e dimostrare di saperlo fare con certi risultati dovrebbe essere sufficiente a giustificare una presenza costante».

sergio japino raffaella carrà alessandro greco sergio japino raffaella carrà alessandro greco

 

Ma non va così, almeno per lui. «Attenzione, non parlo di sovraesposizione, ma di continuità. Con i risultati che ho ottenuto, e non solo con Zero e lode!, dovrei essere un punto fermo dell’offerta televisiva, in un’ottica meritocratica».

 

 

 

E invece Greco appare e scompare, ma il suo pubblico non lo ha mai abbandonato, nemmeno quando si è dato alle televendite. «È vero, il pubblico non mi ha mai abbandonato, una cosa che continua a sorprendermi, perché l’affetto della gente non devi mai darlo per scontato. Per un conduttore è il massimo ottenere una popolarità che nessuno può scalfire».

 

E in una platea della tv generalista composta per lo più da boomers, da chi non ama le piattaforme e soprattutto non ne ha dimistichezza, Alessandro Greco è l’intrattenitore perfetto, garbato e rassicurante. Lui la interpreta così la sua popolarità resistente: «Penso che le persone vedano in me l’onestà, la genuinità e una certa coerenza, come uomo e nel lavoro». Insomma «l’amico che è sempre un piacere ritrovare, anche se non lo vedi da un po’ di tempo. Un amico che lasci entrare volentieri in casa tua perché ti piace ascoltare ciò che ha da dirti».

alessandro greco beatrice bocci alessandro greco beatrice bocci

 

(...) «Ho interessi diversi dagli altri, accentuati dal mio percorso di fede, che forse non vengono considerati adatti a chi fa il mio mestiere».

 

(...) La prima a capirne le potenzialità fu negli anni ’90 Raffaella Carrà che lo volle alla guida di Furore. Ma anche “zia” Mara Venier lo ama molto, almeno considerando le feste che gli ha fatto a Domenica In dove lo ha avuto ospite: «Ho letto che torni in tv. Era ora. Era ora perché sei bravo».

 

 

Un bravo ragazzo, che come ha spiegato, non è disposto a compromessi, non disposto «a salire su certe giostre o frequentare certi giri...». E che non ha paura di essere come è, raccontando anche particolari intimi della sua vita condivisa da 27 anni con la moglie Beatrice Bocci, una ex miss Italia, e due figli ormai grandi. Ospite da Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, due anni fa, ha confidato la scelta «di vivere in castità». «Ci siamo sposati nel 2008, dopo due figli, abbiamo preso questa decisione. Non c’è un perché, è un cammino».

alessandro greco alessandro greco

 

«È successo quando stavamo insieme già da diversi anni e avevamo due figli. Eravamo in pellegrinaggio a Medjugorje e ho detto a mia moglie “se tu sei pronta, facciamolo”». Alessandro e Beatrice si sono conosciuti grazie a Fabrizio Frizzi di cui sono stati amici fino alla fine: «Una persona splendida, buona e pulita», ha raccontato il conduttore. «Avrebbe dovuto avere più attestazioni di stima prima e non dopo la morte. A volte è troppo tardi».

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