Lettera di Claudio Amendola a www.corriere.it
Egregio dott. Grasso, Le scrivo in merito al Suo articolo apparso domenica primo aprile sul CdS. Come avrà notato, non ho mai risposto o commentato le numerosissime critiche negative, che Lei ha puntualmente espresso nei miei confronti e nei confronti del mio lavoro, perché penso che le critiche debbano essere sempre accettate e mai commentate. Ci mancherebbe.
In questa occasione però mi sento in dovere (con me stesso) di risponderLe. Quando ho detto che Salvini è il miglior politico degli ultimi venti anni ho sbagliato, avrei dovuto dire degli ultimi trenta. In questo lungo periodo abbiamo assistito alla lenta ma inesorabile evaporazione della sinistra in tutte le sue accezioni, alla nascita di un partito azienda che tutto è stato (e ancora è) tranne che un partito politico, alla nascita di un movimento che per definizione è (meglio dire era ) anti-politico, oltre a tutte le varie fioriture più o meno risibili che ogni legislatura ci ha regalato.
In questo panorama Salvini ha preso un partito regionale, ai margini della scena politica, gravato da scandali e appesantito da un disprezzo diffuso e lo ha trasformato in un partito nazionale che governa le più ricche e produttive regioni italiane, ha conquistato la leadership della sua coalizione e si presenterà davanti al presidente della Repubblica, forse, per avere l’incarico di governo. Faccio fatica a trovare un politico che negli ultimi trenta anni abbia fatto altrettanto.
Per questo trovo un po’ furbo da parte Sua interpretare le mie parole andando a vedere che cosa ha fatto Salvini negli ultimi venti anni. Lei ha usato l’espressione «apertura di credito» facendo passare l’idea di un mio appoggio o comunque di una mia simpatia, un mio interesse politico nei confronti della Lega, mentre nella stessa trasmissione ho dichiarato di aver votato LEU. Le faccio un esempio di natura calcistica, se dicessi che la Juventus è la squadra più forte degli ultimi 7 anni, potrei essere tacciato di essere uno juventino? Tanto Le dovevo, e spero che vorrà continuare a seguirmi con il disprezzo di sempre.
Cordialmente,
Claudio Amendola
ALDO GRASSO ALDO GRASSO claudio amendola