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volodymyr zelensky olaf scholz
L’iniziativa di Olaf Scholz di chiamare Putin per trovare una soluzione alla guerra, con conseguente incazzatura di Zelensky, ha un complice: la Polonia. Pur socialdemocratico il cancelliere tedesco, mentre il leader polacco Donald Tusk fa parte dei Popolari europei, i due premier vanno d’amore e d’accordo su molte questioni.
A partire dal fatto che le sanzioni economiche che dovevano mettere in ginocchio la Russia si sono trasformate in un devastante boomerang per l’Europa.
Mentre il gas e petrolio di Mosca, una volta chiuso il rubinetto dalla Germania, hanno subito trovato nuovi acquirenti in Cina e India, l’Unione Europea si è svenata per il sostegno economico e militare dell’Ucraina.
La recessione economica che sta strapazzando il motore economico dell’Unione Europea porterà la Germania a elezioni anticipate il 23 febbraio.
E il partito Socialdemocratico (SPD) guidato da Scholz è dato in forte svantaggio rispetto all’Unione Cristiano-Democratica (CDU), di centrodestra, capeggiata da Friedric Merx.
Ma la mossa del duplex Scholz-Tusk per chiudere la maledetta guerra è legata anche al trionfo elettorale di Donald Trump. Con Ursula von der Leyen politicamente debolissima, i leader di Germania e Polonia hanno capito che non possono lasciare l’iniziativa di una trattativa di pace con Putin al Trumpone e alla sua politica isolazionistica che dell’Europa se ne fotte.
EMMANUEL MACRON - OLAF SCHOLZ - DONALD TUSK vladimir putin donald trump ursula von der leyen e donald trump a davos nel 2020 telefonata tra donald trump vladimir putin - vignetta by osho vladimir putin donald trump volodymyr zelensky olaf scholz conferenza per la ricostruzione ucraina 2