AMORI E BOLLORI DI KATIA RICCIARELLI: “IO E CARRERAS, UNA COPPIA STUPENDA, SOPRA LE RIGHE. IO UN’EROINA, JOSÉ UN LATIN LOVER. GLI FRUGAVO NELLE TASCHE, LO SPIAVO. LUI AVEVA GIÀ MOGLIE? LEI SI È MOLTO ARRABBIATA” – IL CORTEGGIAMENTO DI ALBERTO SORDI: “BUTTAVA TUTTO IN COMMEDIA. MI CHIAMAVA “PACIOCCONA MIA” – "BAUDO? PER FARLO INGELOSIRE MI SPEDIVO LE ROSE DA SOLA. NON MI FIDAVO DI BRIGITTE NIELSEN, CLASSICA BONAZZA PERICOLOSA" – "IL VOLO? TENORI DA PARODIA. ANNALISA E ELODIE? NON LE ASCOLTO..."

Condividi questo articolo


Giovanna Cavalli per il Corriere della Sera - Estratti

 

(...)

Nelle opere liriche la poveretta ci lascia (quasi) sempre le penne.

 

pippo baudo katia ricciarelli pippo baudo katia ricciarelli

«Mai pensato di morire d’amore, figuriamoci. Più o meno nel melodramma va come diceva George Bernard Shaw: “Il tenore cerca di portarsi a letto il soprano e poi c’è il baritono che rompe le palle”», ride Katia Ricciarelli.

 

Vissi d’arte, vissi d’amore.

«Prima ho dato spazio alla carriera, mi ci sono dedicata anima e corpo, infatti mi sono sposata a 40 anni, quando ormai era consolidata. Una scommessa con me stessa, avevo giurato di diventare qualcuno, volevo rendere felice la mia mamma Molara, farla vivere come una regina».

 

(..)

Seria o volubile?

alberto sordi katia ricciarelli alberto sordi katia ricciarelli

«Ho avuto tanti difetti, però come Carmen la sigaraia che, seppure libera, si innamora di un uomo alla volta, non ho mai avuto due amori nello stesso momento, nei sentimenti ci ho sempre creduto. Se non è reciproco cade tutto l’ambaradam».

Ha tradito?

 

«No, troppo faticoso. Rischi di dire bugie e farti scoprire, meglio evitare».

 

La passione con Carreras.

«Avevamo l’entusiasmo dei 23 anni, due artisti, due attori, imbevuti di storie d’amore, sopra le righe. Io un’eroina, José un latin lover. Non avevamo casa, sempre in giro, una coppia stupenda, sono stati 13 anni molto importanti».

 

Lui aveva già moglie.

«Eh lo so, si è molto arrabbiata».

 

Al posto suo come l’avrebbe presa?

katia ricciarelli katia ricciarelli

«Sarei stata possessiva anch’io, specie con uno come Josè, corteggiatissimo, come quasi tutti i tenori».

 

 

Lo teneva d’occhio?

«Gli frugavo nelle tasche per scoprire se c’erano dei bigliettini. Lo spiavo».

Improvvisate?

«Non gli ho mai fatto una visita a sorpresa, temevo di restare delusa».

 

La corteggiò pure Sordi.

«Albertone buttava tutto in commedia, con quella sua risata. Mi chiamava “pacioccona mia”. Ero attratta dal mito, per me era il padreterno».

La leggenda delle cento rose che le mandò è vera?

«Come no, le mise in conto alla produzione. Ma non era tirchio, faceva tanta beneficenza. Ora che sono single lo capisco, nemmeno io mi metterei in casa un estraneo. Che poi a questa età finirei a fare la badante».

 

 

(...)

katia ricciarelli jose carreras 1 katia ricciarelli jose carreras 1

Pippo Baudo (non si scappa). Cosa la colpì di lui?

«Mi piaceva il suo modo di essere ironico, divertente. Siamo stati davvero innamorati. Io fui un po’ cialtrona. Pochi giorni prima che sui giornali scoppiasse la bomba - la nostra storia era ancora segreta - gli dissi: “Sai Pippo, mamma non è abituata, se dovesse leggere qualcosa, che penserà?” . E lui: “Allora ci sposiamo”».

 

Mammà approvò?

«Le annunciai misteriosa: “Mi sposo”. “E con chi?”. ”Con una persona importante”. “Giulio Andreotti?”. A Pippo voleva un gran bene. Una volta la portai in trasmissione, credo a Domenica In. Lo vide passare in camerino mentre si stava cambiando, con giacca e cravatta ma senza pantaloni. “Oh, finalmente grazie a mia figlia vedo un uomo in mutande!”».

 

Per le nozze Baudo rinunciò pure a Sanremo 1986 (lo racconta Loretta Goggi).

«Davvero? Non ricordavo».

 

KATIA RICCIARELLI PIPPO BAUDO KATIA RICCIARELLI PIPPO BAUDO

Gelosissima.

«Certo, era sempre circondato da donne bellissime».

 

Di una in particolare?

«Mmm... C’era quella svedese...bionda, coi capelli corti, altissima... che poi sposò Sylvester Stallone».

 

 

Brigitte Nielsen, danese.

«Lei. La classica bonazza affascinante, pericolosa».

 

E di Lorella Cuccarini?

«No, era solo una brava ragazza scoperta da Pippo».

 

E lui era geloso?

«No, o almeno non lo dava a vedere. Mi mandavo da sola delle rose gialle, senza biglietto, per farlo insospettire. “Di chi saranno mai?”, gli domandavo ingenua. Ma lui niente, non reagiva».

 

Perché è finita?

 

katia ricciarelli katia ricciarelli

«Tra due persone che hanno una carriera importante e così diversa ci sono delle problematiche... manca il dialogo, ci si vede poco e ci si allontana inevitabilmente».

C’entra quel figlio che non avete mai avuto?

«No. anzi, col senno di poi, meglio che non sia venuto. Doveva andare così».

 

E ora?

«Non ci sentiamo mai, ma gli auguro tanto bene. Se sapessi che ha bisogno di me, ci sono. Diciotto anni passati insieme sono molti, non è un amore che può finire nel dimenticatoio».

 

(...)

Invidiata.

«Sì, ma la competizione fa parte del nostro lavoro. Anch’io sono stata invidiosa di Montserrat Caballé, che c’era prima di me. Dispetti? No, c’è posto per tutti».

 

Il suo amico Pavarotti.

«Siamo stati spesso in giro insieme, pure in America. Dopo lo spettacolo ci si ritrovava con altri cantanti nel suo appartamento, cucinava lui, mescolando le pietanze con le mani. Lo guardavamo esterrefatti, però era tutto buonissimo. Luciano era talmente simpatico, vivacissimo. Nonostante la mole giocava anche a tennis».

KATIA RICCIARELLI 3 KATIA RICCIARELLI 3

 

Le sfide a poker.

«Io, lui , Carreras e un altro tenore. Luciano era uno spasso. Se, mettiamo, aveva un full di Re e Donne, canticchiava: “Ho tre Kh-Kh-Kh e due Qu-Qu-Qu”. Vinceva sempre. Non ci stavo. “Luciano, va bene che hai un buon didietro, ma esageri!”».

Che gliene pare dei tre tenori de Il Volo?

«Per favore non me ne faccia parlare, una parodia».

 

 

E di Annalisa e Elodie, tanto per dirne due?

«Non le ascolto, non ho il tempo. E poi queste di oggi faccio fatica a distinguerle. Adoro Zucchero, Renato Zero, le voci scure che mi arrivano al cuore. Come Cocciante e Loredana Bertè, Iva Zanicchi, Gianna Nannini».

 

Disavventura in scena.

giucas casella scatenato con katia ricciarelli 2 giucas casella scatenato con katia ricciarelli 2

«Facevo Mimì ne La Bohéme. Quando Rodolfo, nell’impeto, si è buttato ai miei piedi, il letto, che aveva le ruote, è finito dietro le quinte, con me sopra. Ne Il Ballo in maschera con Carreras, ero in ginocchio, avrei dovuto alzarmi ma mi accorsi che stavo perdendo la sottoveste. Tra un acuto e l’altro gli sussurrai di aiutarmi, scivolai dietro il sipario, me la sfilai con un calcio e tornai fuori, fortuna che era molto buio. Bisogna essere pronti, far ridere è un attimo».

 

I fischi alla Scala li ha dimenticati, perdonati?

«Ingiusti. Fu una cattiveria di quattro deficienti. Mi sono arrabbiata, poi me ne sono fregata, capita, non si può piacere a tutti».

 

Sbagli?

katia ricciarelli sbrocca con i conquilini 2 katia ricciarelli sbrocca con i conquilini 2

«Se ne ho commessi, non volevo fare del male. Ho più sofferto che fatto soffrire».

 

Rimpianti?

«Non ne ho, mi sono tolta ogni soddisfazione, sarei un’ingrata, ho avuto tutto».(...)

katia ricciarelli katia ricciarelli KATIA RICCIARELLI KATIA RICCIARELLI katia ricciarelli selfie le cose cambiano katia ricciarelli selfie le cose cambiano katia ricciarelli katia ricciarelli katia ricciarelli katia ricciarelli katia ricciarelli josè carreras katia ricciarelli josè carreras

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?