Tom Sykes per “Daily Beast”

letterman

 

Un barbutissimo David Letterman ha fatto un’intervista epica con il “New York Magazine”, in cui parla di Trump, Bannon e dell’ardua impresa di comprare un paio di lacci delle scarpe nell’America di oggi. Ecco alcuni stralci.

 

Sull’intervistare Trump prima che corresse alla Casa Bianca: «Era il gioco di un ricco. Non lo prendemmo sul serio. Si sarebbe seduto e io lo avrei preso in giro. Non dava risposte piccate. Era grosso e malleabile, potevi colpirlo e lui sembrava divertirsi, il pubblico pure. Ecco chi era Donald Trump».

 

Sulle dichiarazioni assurde di Trump: «Sono stufo della gente che si sbalordisce di ciò che lui dice. Dobbiamo smetterla e trovare un modo per proteggerci. Sappiamo che  pazzo».

letterman su nymag

 

Sulle possibili interferenze russe alle elezioni: «Mi piace l’idea che Putin abbia puntato su Donald e deciso di dargli l’incarico. E’ una teoria alla Alex Jones (re dei cospirazionisti americani ndr)».

 

Su Alec Baldwin e l’imitazione di Trump: «La comicità è uno dei modi che usiamo per proteggerci. Alec merita la medaglia presidenziale per la libertà. Tristemente, non sarà il presidente a dargliela. Nel 2007 uno sciame di moscerini mise a rischio la partita degli Yankees ed è quello che Baldwin sta facendo al ‘Saturday Night Live’: distrae il battitore. Alla fine Trump prenderà una pallata sullo sterno e dovrà abbandonare il gioco».

 

Su Steve Bannon: «Sembra un tipo che va a pranzo, si ubriaca e torna in ufficio. ‘Steve potresti bere di meno?’ ‘Vaffanculo’. Come fa un suprematista bianco ad essere consigliere del presidente?».

letterman barbuto

 

Su Twitter: «Quando avremo un presidente senza disturbi mentali, Twitter sarà utile».

 

Sul tornare ad una vita normale: «E’ ancora dura. Dovevo comprare i lacci delle scarpe e non sapevo dove andare. Mi hanno indicato un posto che era grande quanto il Pentagono. Il giorno ruota attorno mia moglie e mio figlio. Lavoro un po’, ma la maggior parte del tempo siedo a bordo del letto e fisso il pavimento».

 

La colpa di Jimmy Fallon è quella di aver intervistato Donald Trump con "troppo servilismo” nell'ultima puntata del "Tonight Show": «Io avrei iniziato con una lista di quello che ha fatto. Gli avrei chiesto: 'Donald, non ti senti stupido per aver fatto questo? Chi è questo stupido Steve Bannon e perché vuoi un suprematista bianco come consigliere?'". Vorrei un'ora e mezza di colloquio col presidente».

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