BALLA LINDA – DOPO 5 ANNI IN AUTOCLAUSURA L'EX TOP MODEL LINDA EVANGELISTA SI CONFESSA ALLA RIVISTA "PEOPLE" E PARLA DELLA MEDICINA ESTETICA CHE L'HA LASCIATA “BRUTALMENTE DEFORMATA E SFIGURATA”. "NON POSSO PIÙ VIVERE COSÌ IN QUESTO DOLORE, VERGOGNANDOMI” - LA MODELLA HA INIZIATO UNA CAUSA A SETTEMBRE 2021 CITANDO IN GIUDIZIO UNA SOCIETÀ DI CRIOLIPOLISI ALLA QUALE CHIEDE 50 MILIONI DI DOLLARI DI DANNI, SOSTENENDO DI…

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Federica Bandirali per corriere.it

 

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Negli anni Novanta era una delle donne più fotografate al mondo. Ma adesso, da quasi cinque anni, la ex top model Linda Evangelista vive in isolamento. Dopo un lustro in «auto-clausura» ha deciso di parlare, di spiegare che cosa l’ha portata ad allontanarsi da tutto e tutti, condividendo la sua storia, «il suo incubo», attraverso un’intervista in esclusiva al settimanale «People». Alla rivista Evangelista, 56 anni, parla del dolore emotivo e fisico in cui vive.

 

Che cosa è successo? Si è sottoposta a sette sedute di coolsculpting (criolipolisi) — un trattamento non chirurgico e non invasivo, che aiuta a ridurre gli accumuli di grasso localizzati utilizzando il freddo — che l'hanno lasciata «permanentemente deformata» e «brutalmente sfigurata». Da qui il baratro.

 

La modella ha iniziato una causa a settembre 2021 citando in giudizio la società di coolsculpting, Zeltiq Aesthetics Inc., alla quale chiede 50 milioni di dollari di danni, sostenendo di non essere più stata in grado di lavorare dopo le sedute del trattamento in questione che sono avvenute nello studio di un dermatologo da agosto 2015 a febbraio 2016.

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Le lacrime

«Mi piaceva molto stare al centro dell’attenzione, come lo ero quando sfilavo. Ora ho paura di imbattermi in qualcuno che conosco — confessa alla rivista tra le lacrime —. Non posso più vivere così, nascondendomi e vergognandomi. Semplicemente non posso più vivere chiusa in questo dolore». Dopo tre mesi dalle sedute del trattamento, Linda Evangelista ha iniziato a notare rigonfiamenti sul mento, sulle cosce e nella zona del reggiseno: quelle stesse aree che avrebbe voluto rimpicciolire con la criolipolisi e invece stavano diventando dure e insensibili.

 

«Ho cercato di capire da sola che cosa stava succedendo perché pensavo di fare io qualcosa di sbagliato — dice Evangelista, che ricorda come decise di iniziare una dieta e di aumentare gli allenamenti fisici —. Ma nulla cambiava, anzi. Tutto andava peggiorando». Tanto da spingerla, nel 2016, a rivolgersi al suo medico di fiducia che le ha comunicato la diagnosi: iperplasia adiposa paradossa, un effetto collaterale raro («colpisce circa l’1% di chi si sottopone a questo trattamento») che aumenta il volume delle cellule adipose nelle parti del corpo trattate invece di diminuirlo.

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Le liposuzioni

Evangelista sostiene che quando il suo medico ha contattato la società estetica che le ha praticato il trattamento, raccontando cosa era successo, l'azienda «si era offerta di sistemare le cose» pagandole la liposuzione con un chirurgo scelto da loro, uno specialista nel campo dei danni da iperplasia adiposa paradossa.

 

Ma pare che per risolvere i problemi con la liposuzione Zeltiq le avrebbe chiesto di firmare un accordo di riservatezza. Cosa che ha rifiutato. E così si è pagata da sola le liposuzioni: due su tutto il corpo. La prima fatta nel giugno 2016 e la seconda nel mese di luglio del 2017.

 

 

«Ho sempre saputo che sarei invecchiata»

«Comunque non andava meglio, i rigonfiamenti erano ancora presenti. Anche la mia postura è stata influenzata perché non riesco più ad appoggiare le braccia lungo i fianchi» racconta alla rivista. Risultato: «Non mi guardavo più allo specchio», ha sottolineato. Oggi Linda prova a riprendere in mano la sua vita, riconquistando la fiducia in se stessa. «Perché sentiamo il bisogno di fare queste cose ai nostri corpi? Ho sempre saputo che sarei invecchiata».

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Adesso non si riconosce fisicamente. È come se si sentisse di essere un’altra persona. Non quella che ha calcato le passerelle ed è stata la protagonista di tante copertine. «La Linda Evangelista top model è quasi scomparsa», riflette sconsolata, cercando di superare le paure per affrontare nel migliore dei modi il futuro che ha davanti.

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