Barbara Costa per Dagospia
“Chi non vorrebbe giacere per l’eternità accanto a Marilyn?”, diceva Hugh Hefner, per questo ha chiesto e ottenuto il permesso di essere sepolto nel cimitero di Westwood, a Los Angeles, accanto a Marilyn Monroe. Ma mica in una tomba semplice come quella della Monroe: Hef si è fatto costruire un mausoleo. E aspetta che accanto a lui e Marilyn a rotolarsi in Paradiso venga, il più tardi possibile per carità, anche Pamela Anderson.
Disse Hef a Oriana Fallaci: “Il sesso è una delle poche cose che puoi fare anche quando sei povero. Basta avere una bella pollastrella disponibile”. Quando le parti si invertirono e fu Oriana a essere intervistata su Playboy, Robert Scheer le chiese se era lesbica: “Mi porti suo fratello, e spero che sia carino. Così glielo dimostrerò”. Nel 1976 Scheer intervistò Jimmy Carter, candidato presidente: “Ha mai tradito sua moglie?”. Solo con il pensiero, rispose Carter balbettando. Dicono che questa intervista gli costò quasi la presidenza. Non so se sia vero, ma nessun altro candidato ha mai più accettato di essere intervistato da Playboy.
Hefner amava, viveva, si emozionava solo per le donne, e una volta spudoratamente disse che si eccitava anche davanti a quelle basse e grasse, perfino pelose. E anche davanti a una donna con tutte queste “qualità” insieme. A 82 anni era già quasi del tutto sordo, ma il sesso lo faceva ancora, e bene, e tanto, e soprattutto senza aiutini chimici.
Benediceva il Viagra, lo chiamava la “nuova fonte della giovinezza”, e lo aveva provato, ma non gli era piaciuto: disse che la pillola blu non aggiungeva nulla all’eccitazione massima, quella provocata nel suo cervello dalla coniglietta del momento.
Hef era un tipo romantico: si innamorò della sua seconda moglie, Kimberley, solo vedendola in foto. La incontrò di persona ad una festa, la portò subito a vivere nel suo castello. Il suo posto da regina durò cinque anni. Kimberley continuò a vivere con i bambini in un’ala separata della Playboy Mansion, e Hef divorziò da lei solo quando entrambi i figli raggiunsero la maggiore età.
“Con il sesso porto la democrazia, per questo l’islam teme Playboy”, e Hef sulla politica era inflessibile: “Amo le donne ma non mi verrebbe mai in mente di gratificare una playmate per le sue prestazioni con un seggio o un ministero”. Lo ha detto nel 2009: a chi si riferiva?
Alle donne Hef deve tutto e su tutte a quella che a 16 anni lo mollò per andare al ballo scolastico con un altro. Per la delusione, la rabbia, il giovane Hef si è come reinventato: cambiò modo di vestire e di atteggiarsi, cominciò a farsi chiamare Hef anziché Hugh, passò da nerd a figo. È da lì che nascerà il mito Hugh Hefner, è da lì che in qualche modo nascerà anche Playboy.
Hef stava sempre in pigiama: di notte usava quelli di flanella, di giorno la versione “business” in seta nera. E sopra una vestaglia anch’essa di seta: la sua preferita per anni è stata quella color zafferano. Hef ha sempre speso poco e nulla in scarpe e vestiti, parecchio in pigiami e babbucce. Dal 1960 il suo ufficio fu la sua casa-castello di Chicago e poi quella di Los Angeles.
Non si alzava mai per lavorare, e lavorava solo quando ne aveva voglia: dicono che dormisse dalle due e mezza del pomeriggio fino alle 11 della mattina dopo. Invece no, era nella sua camera da letto, quella dalla candida moquette bianca, seduto a leggere e a scrivere, sul suo letto rotondo largo due metri e mezzo, con sotto un motore che lo faceva vibrare e ruotare. Studiava filosofia. Il pavimento della sua camera era disseminato di tomi filosofici e giornali e riviste sulla sessualità di ogni epoca e paese.
Hef aprì il suo castello a Elvis Presley, che se la spassò con otto conigliette contemporaneamente. John Lennon gli ricambiò l’ospitalità spegnendo una sigaretta su un quadro di Matisse. Hef ospitò anche i Rolling Stones, e per una settimana intera: Keith Richards snobbò le folli feste che iniziavano in piscina per finire (chi lo voleva, ovvio) su per la grande scala che conduceva a stanze straripanti di morbidi cuscini.
hugh hefner con le conigliette 1966
Keith, dicevo, pagò il suo spacciatore con una coniglietta e si chiuse in un bagno a farsi. Provò di tutto, e preparandosi una dose d’eroina non ricorda come ma diede fuoco al bagno. Tende, tappeti, una bolla di fiamme e fumo. Lo salvarono la security personale di Hefner e i vigili del fuoco. Hef gli mandò il conto danni: lui non provò mai nessuna droga, le disapprovava totalmente, vietava alle conigliette che vivevano con lui anche di bere e di fumare.
Ha detto Hef a Tom Wolfe: “La gente viene qui, nella mia casa, e glielo si legge in faccia: trovano da ridire su tutto! Pensano che non è possibile che io sia felice. Pensano che quella che io conduco sia una vita arida e squallida. Bene, io vi dico invece che è una vita maledettamente piena!”.
hugh hefner d epoca nella playboy mansion
Infelice un uomo immerso per tutta la sua vita tra i corpi delle donne più belle al mondo? Uno che ha iniziato dal nulla essendo nulla, con 600 dollari prestati dalla madre, altri 2000 raccattati chissà dove, pensando che Playboy non sarebbe arrivato nemmeno al secondo numero?
Infelice uno diventato ricco beatificando il sesso per quello che deve essere, fonte massima di piacere e unica gioia sicura che abbiamo? Hefner ha davvero cambiato il mondo, Dio se lo ha reso migliore, e un giorno lo capiranno anche quelle femministe fallite che negli anni ’70 irruppero nella sua Playboy Mansion imbrattandogli e coprendogli i nudi appesi alla pareti.
SPECIALE LUGLIO I PERSONAGGI PI RAPPRESENTATIVI DEGLI USA HUGH HEFNER HUGH HEFNER E JACLYN SWEDBERG (CONIGLIETTA PLAYBOY 2012) HUGH HEFNER HUGH HEFNER: ADDIO AL CELIBATO HUGH HEFNER HUGH HEFNER HUGH HEFNER: ADDIO AL CELIBATO COMPLEANNO HUGH HEFNER Hugh Hefner con le sue conigliette di Playboy COMPLEANNO HUGH HEFNER HUGH HEFNER HUGH HEFNER: ADDIO AL CELIBATO hefner e conigliette anni ottanta hefner cartonato un party nella mansion nel 2007 festa in cortile playboy la hefner in relax telefono vintage playboy mansion hugh con la sua ultima coniglietta piscina playboy mansion copia jessa hinton in shorts HUGH HEFNER hugh hefner e carla howe hugh hefner tula su playboy hugh hefner e james caan HEFNER 1 hugh hefner HUGH HEFNER: ADDIO AL CELIBATO HUGH HEFNER: ADDIO AL CELIBATO HUGH HEFNER