Estratto dell’articolo di Francesca D'Angelo per “La Stampa”
luca barbareschi - se mi lasci non vale
Volevano i reality (o meglio, i suoi alti ascolti) ma non il trash. Così, lunedì sera, su Rai2 è andato in onda il primo reality perbenista: Se mi lasci non vale. Format 100% italiano, come sottolinea orgoglioso il conduttore Luca Barbareschi, Se mi lasci non vale è un «viaggio nei sentimenti» meloniano, che celebra la famiglia, i proverbi di Salomone (poi ci arriviamo) e il protagonismo di Barbareschi, attore, regista (in concorso alla Festa di Roma con Paradiso in vendita), produttore, inarrestabile concorrente di Ballando con le stelle 2024 (al fianco di Alessandra Tripoli, ndr) . Ma il risultato delude: è un prodotto che racchiude in sé l'estetica di Temptation Island, ne evoca le gesta ma non ottiene i medesimi ascolti: la prima puntata si arena a 321 mila spettatori e l'1,8% di share. Una debacle.
I protagonisti sono sei coppie che in sei settimane di convivenza devono capire se continuare a restare insieme o lasciarsi. […]
La premessa è identica a quella di svariati reality […] ma non lo svolgimento. […] al posto dei tentatori, arrivano la psicoterapeuta Luana di Pietro e la Soul Coach (esperta dell'anima) Eva Sykora. La prima a mettersi all'opera è la dottoressa Di Pietro: la vediamo tenere qualche seduta, in stile Ferragnez, e poi proporre alcune esperienze per promuovere la comprensione reciproca.
La prima trovata è portare su una pista di rally Clarisse e Alessandro. Dato che lui critica sempre la compagna quando guida, la soluzione è fargli guidare un'auto da corsa, con a fianco un pilota professionista che lo sgrida senza sosta. Poi i due si invertono e Alessandro perde dieci anni di vita mentre l'auto sfreccia in pista. «In questo modo hai capito cosa vuol dire sentirsi sempre rimproverato e l'importanza di avere fiducia nell'altro», spiega la psicoterapeuta.
In realtà, in un rvm, Clarisse chiosa: «Secondo me non ha capito niente». Poi arriva il turno della Soul Coach. Prima domanda: «Secondo voi avete l'anima? La sentite?». Risposta: «Io credo di sì, a volte la sento». I suoi esercizi spaziano dalla respirazione ai saltelli sul posto.
Poi il colpo di scena: arriva una settima coppia, ma finta. Carlotta e Diego non stanno veramente insieme, ma sono stati mandati dal Deus ex machina Barbareschi per aiutare le coppie a restare insieme
[…] Per esempio se Mediaset e la Fascino di Maria De Filippi si sono sempre premurati di non coinvolgere mai coppie con figli (per riguardo verso quest'ultimi), la Rai non si pone il problema. Lascia anche perplessi l'idea di mettere sullo stesso piano professionale una vera psicoterapeuta e una «soul coach».
E Barbareschi? Lui è in versione grillo parlante. Osserva il programma dai monitor della regia poi, come in un Truman Show, si volta, guarda dritto in camera e dispensa perle di pedagogismo: spazia da Salomone appunto («il buon nome vale più delle ricchezze, la stima più dell'oro e dell'argento») a frasi come «Quando un amore finisce, uno dei due soffre. Se non soffre nessuno, allora non è mai iniziato; se soffrono entrambi allora non è mai finito». E su Twitter chiosano: «Ridateci le corna».
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