Aldo Simoni per corriere.it - Estratti
«Truffato? Sì, ma soprattutto indifeso di fronte ad un fenomeno dilagante come le frodi informatiche». David Riondino è amareggiato per il raggiro telefonico di cui è stato vittima, ma ora lancia un appello agli istituti di credito: «Devono attuare dei sistemi a tutela dei clienti.
Ad esempio, dopo troppi invii devono stoppare la comunicazione. Io, che non sono un esperto di finanza (come la stragrande maggioranza dei clienti di una banca) devo poter eseguire le operazioni in tutta tranquillità, senza rischiare di diventare oggetto delle bande criminali. Pertanto, così come mi hanno fornito gli strumenti per operare da casa, ora mi devono anche tutelare».
La truffa
Riondino, 72 anni, cantautore nonché autore di tanti film di successo, è l’ultima vittima dei pirati informatici. Già vittima nel 2012 del truffatore Gianpaolo Lande, il «Madoff dei Parioli», è stato raggirato per l’acquisto di un telefonino mentre era tranquillamente a casa. Alle 14,36, riceve da Nexi (la famosa piattaforma per i pagamenti on line) un sms nel quale gli viene comunicato l’avviso di un pagamento Nexi per l’acquisto di un telefonino (495 euro). Il messaggio - per essere più convincente - termina dicendo che, se l’ordine non fosse corretto, poteva bloccare il pagamento contattando il «servizio clienti» al numero 393508042154.
Il finto operatore Nexi
Riondino, non avendo mai eseguito l’ordine, chiama dunque questo numero nella convinzione di parlare, effettivamente, con un operatore Nexi. E qui scatta la seconda fase della truffa. «Il presunto operatore - racconta - parlava un italiano corretto, distinto. Per lo più mi rincuorava dicendo che bisognava fare di più contro i truffatori informatici.
Ma per fortuna quel pagamento era stato bloccato. Così, con tante belle parole, mi ha spiegato cosa fare per bloccare il pagamento. E tale operazione l’ho ripetuta per ben 23 volte, inserendo ogni volta un bonifico di 495 euro (più 1,61 euro di commissioni). Solo successivamente ho constatato che dal mio conto corrente era stata sottratta la somma totale di 11.422 euro».
I bonifici
«Me ne sono accorto dopo qualche ora perché, parlando con mia moglie, le ho raccontato cosa mi era successo. E lei subito è andata al computer dove ha digitato il numero del falso operatore Nexi. Così, ha verificato che quel numero (350 8042154) era sulla lista nera di quelli già segnalati dalle autorità di vigilanza. Poco dopo, quando ha controllato il conto corrente, Riondino si è reso conto di aver eseguito 23 pagamenti “istantanei”, tutti di 495 euro e andati a buon fine. Ed esattamente: 17 bonifici sono andati a favore di Giuseppina Monetti (per un importo di 8.442 euro) mentre altri 6 bonifici sono andati a favore di Lorenza Antonioli (per un totale di 2.979 euro)».
(…)