‘’BOHÈME’’ SENZA ORCHESTRA: A CARACALLA NON VA IN SCENA IL GENIO DI PUCCINI, MA UN ALTRO CAPITOLO DELL’AUTOLESIONISMO ITALIANO - LETTERA INDIGNATA A DAGOSPIA DI ANNA MARIA DE MARTINO

Il sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, non ha accettato che la protesta della minoranza sindacale (Cgil e Fials), bloccasse le rappresentazioni dopo che era stato raggiunto un accordo con la maggioranza dei lavoratori, e ha deciso di andare in scena lo stesso…

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1 - BOHÈME SENZA ORCHESTRA A CARACALLA IN SCENA L’AUTOLESIONISMO ITALIANO

Dino Messina per il “Corriere della Sera

 

terme di caracalla la boheme senza orchestra terme di caracalla la boheme senza orchestra

Giacomo Puccini aveva composto per La Bohème due partiture: una per orchestra (flauti, oboi, clarinetti, fagotti, tromboni, tuba, timpani, arpa, trenta archi) e un’altra per piano, destinata alle prove con i cantanti. Quella che è già andata in scena per due volte, lunedì e venerdì, alle Terme di Caracalla, grazie alla bravura e all’impegno titanico della pianista Enrica Ruggeri, che da sola ha retto quasi tre ore di spettacolo, non è dunque una versione falsa, ma tradisce lo stesso lo spirito del grande compositore lucchese, il quale mai avrebbe immaginato che il suo capolavoro sarebbe stato rappresentato con il solo accompagnamento del pianoforte, per uno sciopero di una parte degli orchestrali.

la boheme terme di caracalla la boheme terme di caracalla

 

Il sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes, come già aveva fatto al Comunale di Bologna nel 2007 per la stessa Bohème Marco Tutino (ma chiamando due pianisti), non ha accettato che la protesta della minoranza sindacale (Cgil e Fials), un terzo degli artisti e dipendenti, bloccasse le rappresentazioni dopo che era stato raggiunto un accordo con la maggioranza dei lavoratori, e ha deciso di andare in scena lo stesso. La neve è caduta e continuerà a cadere in pieno luglio nella finzione teatrale di Caracalla, ma la magia piena dello spettacolo è andata persa, assieme all’introito economico.

Carlo Fuortes Carlo Fuortes

 

Perché giustamente Fuortes ha deciso di restituire i soldi del biglietto a chi aveva già pagato, con una perdita di 150 mila euro venerdì e 50 mila lunedì, e ha invitato i romani ad assistere gratuitamente allo spettacolo sino ad esaurimento dei 4.000 posti. Il sovrintendente dell’Opera di Roma, che ha ereditato una pesante situazione debitoria, ha siglato con le rappresentanze sindacali maggioritarie un accordo basato su pensionamenti e riduzione degli emolumenti.

 

Una scelta dolorosa ma obbligata per avviare un piano di risanamento e quindi poter accedere ai finanziamenti. Come detto, una minoranza, tra cui parte degli orchestrali, non è d’accordo, e con decisione che suona ricattatoria, non ha partecipato allo spettacolo.

 

Il pubblico ha applaudito Enrica Ruggeri, ma molti, compresi tanti turisti stranieri che avevano prenotato e pagato da tempo, sono andati via delusi alla fine del primo quadro. Così a Caracalla non è andato in scena il genio di Puccini, ma un altro capitolo dell’autolesionismo italiano .

 

 

2 - LETTERA A DAGOSPIA

Spett/le Redazione,

a seguito della pubblicazione sul web, in data odierna 18 luglio 2014 ore 17,29, a titolo TUTTI A CARACALLA (AGGRATIS), intendo comunicare che quanto esposto non rappresenta la verità nè storica nè ricostruita e che i fatti riportati sono privi di qualsiasi fondamento.

 

dal palco annunciano che la boheme a caracalla non avra l orchestra dal palco annunciano che la boheme a caracalla non avra l orchestra

Io sono una musicista diplomata al conservatorio statale di musica sia in Pianoforte Principale sia in Canto Lirico. Ho cominciato a svolgere la mia attività di pianista all'età di 5 anni, presso numerose istituzioni musicali di prestigio. Ho vinto 4 concorsi internazionali in 4 diversi teatri italiani (Accademia di Santa Cecilia, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona e Teatro dell'Opera) ed uno alla Rai Radiotelevisione Italiana nel 1989. Sono stata Critico Musicale per 9 anni del quotidiano "Il Mattino" di Napoli.

 

Dal 1996 faccio parte del personale a tempo indeterminato del Teatro dell'Opera, avendo vinto un Concorso Pubblico come Artista del Coro. Nel 2004, ho presentato domanda alla Direzione del Teatro per essere utilizzata come Maestro Collaboratore, avendone i titoli e la preparazione e avendo ricoperto tale mansione presso il Teatro San Carlo di Napoli dal 1994 al 1996.

 

Occorre sapere che il Teatro dell'Opera non ha mai bandito nè concorsi nè selezioni per Maestri Collaboratori, pertanto i circa 20 miei colleghi che ricoprono tali mansioni sono stati immessi non si sa con quali criteri e poi trasformati a tempo indeterminato con diverse sanatorie.

TERME DI CARACALLA CONCERTI ESTIVI TERME DI CARACALLA CONCERTI ESTIVI

 

Tuttavia la Direzione Artistica dell'allora M° Mauro Trombetta accolse la domanda chiedendomi di sottopormi ad una verifica, esame che ho sostenuto il 3/2/2005. Essendo risultata idonea ho iniziato a svolgere tale mansione nell'ottobre del 2005, continuativamente e con eccellenti risultati. Dovrebbe essere noto che in quegli anni mio fratello il dottor Catello era Direttore del Personale del gruppo ENI.

 

Com'è noto ricoprire una mansione di livello superiore per oltre 90 giorni dà diritto al nuovo inquadramento, ebbene ho svolto questo ruolo per ben 4 anni sotto la Sovrintendenza del Comm. Francesco Ernani, molto tempo prima quindi dell'insediamento del Sovrintendente  Dott. De Martino. Ho intrapreso una causa di lavoro contro il Teatro per il riconoscimento dei miei diritti in quanto per giunta sono stata inquadrata ad un livello inferiore al dovuto.

Vorrei segnalare altresì che per quest'infamia gratuita nei miei confronti ho già citato in giudizio un'altra testata giornalistica.

 

Sarebbe invece opportuno denunciare tutte le pluri promozioni che tempestivamente questa nuova governance, a pochissimi giorni dall'insediamento, ha attribuito ad una decina di dipendenti, senza procedura di selezione e senza criteri, togliendo mansioni ad altri dipendenti, tra cui guarda caso me, e poichè si parla di soldi pubblici e non di gossip sarebbe doverosa un'informazione onesta e obiettiva.

 

Pertanto chiedo che sia immediatamente rettificato quanto pubblicato sulla vostra testata.

Distinti saluti

M° Anna Maria De Martino

 

 

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