DOPO DUE ANNI DI GOVERNO, PUR SENZA UNA SINISTRA CAPACE DI FARE OPPOSIZIONE, FRATELLI D’ITALIA STA IMPLODENDO - DA “GENNY, ULTIMO SCHIAVO DI POMPEI’’ A GIULI, PIFFERO DELL’INFOSFERA GLOBALE CHE SCRIVE SAGGI DAL TITOLO “GRAMSCI È VIVO”, LO ZOCCOLO DURO DEL PARTITO SI STA RIBELLANDO ALLE SCELTE DI GIORGIA MELONI - MENTRE LA BASE DI FDI DA’ SOLO UNA SETTIMANA DI VITA MINISTERIALE AL GIULI-RIDENS E IL REIETTO LOLLOBRIGIDA SI FA LA SUA CORRENTE, LA MELONI È SEMPRE PIÙ NERVOSA IN ATTESA DEL VERDETTO DI DOMANI: UNA DESTRA SCONFITTA IN LIGURIA POTREBBE DAR VITA A UN’ONDA LUNGA E PERICOLOSA… 

Condividi questo articolo


DAGOREPORT

giorgia meloni alle celebrazioni per gli 80 anni del quotidiano il tempo 11 giorgia meloni alle celebrazioni per gli 80 anni del quotidiano il tempo 11

Dopo due anni di governo, pur senza una sinistra capace di fare il suo lavoro di opposizione, Fratelli d’Italia sta implodendo.

 

Giorno dopo giorno, da Sangiuliano a Giuli, lo zoccolo duro del partito si sta ribellando a Giorgia Meloni e al suo camaleontismo: dall’Atlantismo democristiano a livello internazionale alla scelta di ‘’uno fuori dal partito su un uomo senza tessera, quindi non controllabile, che per giunta nomina un capo di gabinetto Lgbt” (Annalisa Terranova a “Repubblica”).

 

La paciosa vice direttrice e firma storica del “Secolo d’Italia” dipinge perfettamente lo stato di insofferenza di un partito che dal 4 per cento si è ritrovato a fare il grande balzo fino al 27, prima forza politica d’Italia: “Giuli paga il fatto di non essere un uomo di partito, ma uno che risponde solo alle sorelle Meloni”. Alla domanda di Concetto Vecchio: “L’insofferenza è di Fazzolari?”, la Terranova non ha problemi a rispondere: “No. È della base”.

 

ANNALISA TERRANOVA ANNALISA TERRANOVA

E lo zoccolo duro dei Fratelli d’Italia che si considera la vera destra che dopo decenni di emarginazione tra grotte e via della Scrofa non si capacita di vedere al vertice del ministero della Cultura un tipino che in modalità Julius Evola straparla di ‘’infosfera globale” e che scrive saggi dal titolo “Gramsci è vivo”.

 

Un tipino, oggi invellutato e con panciotto, che nel 2007 licenziò per i tipi di Einaudi un libello, “Il passo delle oche”, che faceva a pezzi la destra post fascista in doppiopetto, da Almirante a Fini per finire alla Meloni, rea di essersi attovagliata al potere del “Sistema”.

 

alessandro giuli al senato 2 - FOTO LAPRESSE alessandro giuli al senato 2 - FOTO LAPRESSE

Eppure qualche anima pia, dopo il no di Pietrangelo Buttafuoco, consigliò invano alla Ducetta di sostituire lo schiavo d’amore Sangiuliano con un intellettuale fuori dal cerchio magico, ma assolutamente non prevenuto nei confronti del governo, che si chiama Giovanni Orsina.

 

Oggi, al di là di ciò che dicono Arianna e Merlino all’insegna del “troncare e sopire”, la chiacchiera che gira nella base dei fratellini da’ solo una settimana di vita ministeriale al Giuli-ridens.

 

Intanto, sta nascendo una nuova corrente all’interno del partito ad opera del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, l’ex “Stallone di Subiaco” buttato fuori casa, in maniera impietosa e sbrigativa attraverso un’intervista al “Foglio”, dalla moglie Arianna Meloni.

 

MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1 MAURIZIO LUPI MARCO BUCCI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1

E mentre una nervosissima Meloni si sente sempre più sotto assalto dei poteri degli apparati dello Stato, quell’interminabile Deep State che va dalla Corte dei Conti alla Consulta passando per il Quirinale, oggi e domani sono aperte le urne per eleggere il nuovo presidente della Regione Liguria.

 

I sondaggi dei giorni scorsi danno alla pari i due contendenti Orlando e Bucci ma se lunedì sera il conteggio sarà favorevole al “campo largo” della sinistra per la premier del Colle Oppio cominciano i dolori e salteranno gli otoliti, dato che Bucci l’ha voluto lei contro Ilaria Cavo, candidato spinto dell’ex governatore Giovanni Toti, d’accordo con la Lega di Salvini.

 

francesco lollobrigida bruno vespa francesco lollobrigida bruno vespa

Infatti la lista civica di Toti (“Vince Liguria”), che non è da sottovalutare, voterà sì Bucci ma i nomi dei consiglieri appartengono a Toti e Salvini, l’unico che sul palco di Genova nel discorso a conclusione della campagna elettorale venerdì scorso ha citato e difeso Toti, affiancato dal gelo di Meloni e Tajani.

 

Una destra sconfitta in terra ligure metterebbe in moto un’onda lunga che trascinerebbe il voto in bilico della sinistra in Umbria e rafforzerebbe quello in Emilia Romagna, prossime regioni che nelle prossime settimane saranno chiamate al voto.

ALESSANDRO GIULI - PENSIERO SOLARE - MEME BY DAGOSPIA ALESSANDRO GIULI - PENSIERO SOLARE - MEME BY DAGOSPIA GIORGIA MELONI A GENOVA GIORGIA MELONI A GENOVA VIGNETTA SU ALESSANDRO GIULI - INFOSFERA EBBASTA VIGNETTA SU ALESSANDRO GIULI - INFOSFERA EBBASTA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

BUM! NON SOLO GIULI-SPANO, STASERA “REPORT” MOSTRERÀ IN ESCLUSIVA LA FOTO DEL CAPOCCIONE DI GENNARO SANGIULIANO, SPACCATO COME UNA MELA DA UNA PROFONDA FERITA - È LA “PISTOLA FUMANTE” DELL’AGGRESSIONE SUBITA DA PARTE DI MARIA ROSARIA BOCCIA - SECONDO QUANTO SCRIVE "GENNY DELON" NELLA SUA DENUNCIA, LO SFREGIO È AVVENUTO LO SCORSO 16 LUGLIO IN UNA STANZA DELL’HOTEL NAZIONALE DI SANREMO A CONCLUSIONE DI UN’ACCESA DISCUSSIONE NATA DOPO IL FATALE ANNUNCIO DEL MINISTRO ALLA “POMPEIANA ESPERTA” DI VOLER CHIUDERE LA LORO RELAZIONE E DI NON VOLER LASCIARE LA MOGLIE - DAGOREPORT: COSA È SUCCESSO AL MALCONCIO GENNARINO DOPO L'ASSALTO CONTUNDENTE DELLA BOCCIA IN MODALITÀ JENA DI POMPEI? I SELFIE NEL BAGNO DELL’ALBERGO SANREMESE, IL PRECIPITOSO RITORNO A ROMA SEMPRE AFFIANCATO DALLA FACINOROSA BOCCIA, LA BALLA CHE RIFILA AGLI AMICI, LA MOGLIE CHE PRENDE CONTATTO CON UN CHIRURGO PLASTICO CHE…

“GIULI? UN TRADITORE CHE HA GIURATO FEDELTÀ AL SISTEMA NEOLIBERALE, NON UNA MA DUE VOLTE” – RAINALDO GRAZIANI, FONDATORE NEGLI ANNI ’90 DEL GRUPPUSCOLO NEONAZI MERIDIANO ZERO NEL QUALE MILITAVA IL FUTURO MINISTRO DELLA CULTURA, ANTICIPA LA SUA INTERVISTA DI STASERA A “REPORT” - DAGOREPORT: GRAZIANI, DAL PADRE LELLO, FONDATORE DI ORDINE NUOVO, AL FIGLIO RAINALDO CHE SOSTIENE UNA VISIONE NEO-PAGANA DELL'ESISTENZA, OFFICIANDO AL SOLE IL CULTO DELLA COSTITUZIONE DI “UOMINI NUOVI”… – VIDEO

DAGOREPORT - NON SARÀ LA PRESA DELLA BASTIGLIA, MA LA PRESA DELL’ARSENALE DI VENEZIA, CHE RITORNA FASCISTA DOPO UN CINQUANTENNIO DI EGEMONIA SINISTRA E CHIC, CI PROIETTA NEI “PROSSIMI DILUVI”, LA RIVISTA DELLA BIENNALE “CHE SA DI ACQUA”, DICE ANNUSANDOLA IL DIVO GIULI. RIVISTA CHE ERA STATA SOSPESA AI TEMPI DEL ’68 E CHE RINASCE OGGI AI TEMPI DEL FASCIO SOLARE, ALLINEATI DIRETTORI E DIRETTORESSE UN TEMPO PRONI ALL’ILLUMINATO BARATTA E AL LIQUIDO CICUTTO E OGGI SORRIDONO AI NUOVI GERARCHI, FINO A IERI SPREZZATI COME FASCISTI DE TERA…

FLASH! – NAPOLI HA IL CAMPO STRETTO: UN SONDAGGIO DEL PD, IN VISTA DELLE ELEZIONI IN PROGRAMMA IN CAMPANIA AD OTTOBRE 2025, DÀ IL PENTASTELLATO ROBERTO FICO PERDENTE CON UNO SCARTO DEL 15% - PER QUESTO IL PD INSISTE SUL SINDACO DI NAPOLI. MA GAETANO MANFREDI NON VUOLE CEDERE IL POSTO A FICO E CANDIDARSI PERCHÉ HA PAURA DI PERDERE. E PUNTA ALLA RICONFERMA NEL 2026 AL COMUNE - LA ‘’VARIABILE DE LUCA’’ ELLY SCHLEIN VUOLE RISOLVERLA DOPO IL VOTO IN LIGURIA, UMBRIA E EMILIA ROMAGNA…