Maria Teresa Cometto per “CorrierEconomia - Il Corriere della Sera”
Il thriller più seguito a Hollywood? Ha come protagonista una donna di origini italiane, Barbara Broccoli. É lei che ha in mano il destino della saga di film più longeva e redditizia della storia dell' industria cinematografica, quella di James Bond: un impero che vale 19,6 miliardi di dollari, secondo i calcoli elaborati dai ricercatori della London school of marketing.
Barbara Broccoli, 55 anni, insieme con il fratellastro Michael Wilson, 73 anni, nel 1995 ha ereditato dal padre Albert «Cubby» Broccoli la società di produzione cinematografica Eon, che possiede il 50% dei diritti sui libri di Ian Fleming, lo scrittore che ha creato «007». L' altro 50% ce l' ha MGM (ex Metro-Goldwyn-Mayer, ex United artists).
michael g. wilson and barbara broccoli
Ma il vero controllo creativo su tutto - dalla scelta della storia da filmare a quella degli attori, compresa la messa a punto delle campagne promozionali e dei rapporti di co-marketing con i marchi sponsor - quello spetta ai due fratelli e in particolare a Barbara Broccoli. Che ora ha davanti a sè due importanti decisioni: a chi affidare la distribuzione dei prossimi film su 007, perché con Spectre è finito il contratto con Sony; e scegliere chi sostituirà Daniel Craig, se davvero l' attore inglese lascerà il personaggio con cui è diventato straricco. Il suo compenso per l' ultima apparizione nei panni dell' agente segreto 007 è stato infatti di 37,8 milioni di dollari, un record.
La sostituzione
Era stata Barbara a decidere che Craig avrebbe preso il posto del «vecchio» Pierce Brosnan a partire da Casino Royale (2006), così come era stata sua mamma Dana a scegliere Sean Connery per il primo film del 1962. Il padre Albert aveva visto un filmato con Connery, allora sconosciuto, e l' aveva mostrato alla moglie, chiedendole un parere.
«Prendilo, è magnifico», aveva detto Dana senza esitare.
famiglia broccoli con timothy dalton
Barbara ha ereditato il fiuto della madre ed ha imparato tutto sul business dal padre, incominciando a lavorare ai film di Bond appena ventenne, dopo aver studiato Cinema alla Loyola university di Los Angeles.
E' bella e avrebbe potuto fare l' attrice come sua mamma. Ma non ci ha mai pensato, ha detto, perché non ama essere sotto i riflettori.
Molto schiva e riservata, preferisce comandare da dietro le quinte. E lo fa con il pugno di ferro, dice chi l' ha conosciuta in azione.
barbara broccoli pierce brosnan
La storia I nonni di Barbara erano calabresi, immigrati in America da bambini: uno zio mise su un' azienda agricola vicino a New York e rese popolari i broccoli (le verdure, davvero!) negli Usa. Nel nome il destino.
Ma non per Cubby Broccoli, che dopo aver lavorato un po' con lo zio, nel 1933 andò in California da un cugino che faceva l' agente a Hollywood e capì che quella era la sua vocazione. Da Los Angeles Broccoli si trasferì nei primi Anni '60 a Londra, dove iniziò l' avventura di James Bond. Ma le origini italiane per lui sono sempre state importanti: preparava gli spaghetti perfino sul set, ha raccontato la figlia, anche lei molto affezionata all' Italia.
Il fratellastro Wilson è figlio dell' attore Lewis Wilson e di Dana, diventata poi la terza moglie di Albert Broccoli. Aveva iniziato a lavorare come avvocato indipendente, per poi entrare nel business famigliare negli Anni Settanta.
Ora che non ci sono più libri di Fleming da adattare semplicemente al grande schermo, la Broccoli e Wilson prendono ispirazione dalle vecchie storie: le rileggono insieme, nei loro uffici a Londra vicino a Hyde Park, e poi si immaginano un cattivone dei tempi correnti contro cui far lottare 007.
barbara broccoli and michael g wilson unveil daniel craig
La formula finora ha funzionato benissimo. Per questo c' è la coda a Hollywood fra le grandi case cinematografiche per assicurarsi il contratto di distribuzione dei prossimi film. MGM infatti non distribuisce più quello che produce. Per Spectre Sony ha pagato il 50% dei costi di produzione, che sono arrivati al record di 300 milioni di dollari.
Il rischio di perdere sull' investimento è però notevolmente ridotto - spiegano alla London school of marketing - dal fatto che la maggioranza dei costi di produzione e di marketing è coperta dalle sponsorizzazioni da parte dei marchi che pagano per essere associati al film, come Heineken, Aston Martin, Omega e Tom Ford. Per Skyfall , per esempio, Heineken ha pagato 42 milioni di dollari per far bere la sua birra a Daniel Craig. Skyfall è stato finora il film con il maggior successo al botteghino: 1,1 miliardi di dollari di incassi.
la famiglia reale con regista sam mendes e produttrice brabra broccoli
Il futuro
Dei 19,6 miliardi di dollari generati dai 24 film di James Bond, ben 3 miliardi vengono dal merchandising e co-marketing, altri 3 dalle vendite di Dvd. I profitti dei primi 007 erano molto più alti di oggi: gli incassi negli Anni Sessanta e Settanta erano venti volte i costi, mentre oggi in media sono solo quattro volte, perché la produzione fa largo uso degli effetti speciali.
Che cosa può rovinare il brand 007? «Forse un attore disastroso - ragiona Jacques de Cock, della London school of marketing -. Ma la storia della saga mostra che il marchio di James Bond è più grande di qualsiasi star che lo interpreta».
barbara broccoli e michael g wilson