Gianmaria Tammaro per Dagospia
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“Noi stiamo bene”, dice Alessandro Cattelan, dall’altro lato del telefono. “E per fortuna”. Da stasera e per i prossimi martedì sarà su Sky Uno (e su NowTv, e poi on demand) con la nuova stagione di EPCC. “Durante la prima puntata, abbiamo pensato di coinvolgere il pubblico che ci ha sempre seguito. E così avremo in collegamento sessanta ragazzi del liceo Parini di Milano. Mi faranno da spalla durante il monologo, e commenteremo insieme tutto quello che succederà”. E gli ospiti? “Non sono un grande fan dei collegamenti, a meno che non siano necessari, come in questo caso, o che vengano fatti per un motivo preciso. Avremo degli ospiti in studio, e staremo sempre attenti alle regole”. Sempre. “Saranno ospiti della zona, che abitano a Milano, per evitare troppi spostamenti”.
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Il programma, di conseguenza, cambierà.
“Non avremo alcuni dei segmenti che sono stati un punto di forza di EPCC nelle precedenti stagioni, e non faremo nemmeno giochi che mettono in contatto le persone o che le fanno stare vicine. Cercheremo di fare altro, come il gioco dei nove con chi sarà in collegamento”.
Delle dirette sui social che cosa pensa?
“Confesso: fin dal primo giorno non mi sono mai piaciute. Ma ne capisco il senso, per carità, e lo spirito: servono per passare un po’ di tempo insieme, per farsi compagnia. Insomma, va bene fare dirette tanto per, ma vederci qualcosa di più dietro no, mi sembra troppo”.
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Quindi?
“In questo momento dobbiamo tutti fare un passo indietro ed evitare di commentare qualunque cosa”.
In televisione, però, dirette e collegamenti da casa sono all’ordine del giorno.
“Me lo sono chiesto anche io: può essere questa la nuova strada della televisione?”
E che cosa si è risposto?
“Che non lo è. La televisione ha ancora bisogno di bellezza: le cose vanno fatte bene. Le dirette Instagram, alla lunga, stufano. E sono sempre un po’ buttate lì, diciamolo. È la loro forza ma anche il loro più grande problema”.
Però…
“È lo spirito che è giusto. Pensi a ‘Musica che unisce’: va sicuramente premiato per quello che voleva fare, per quello che voleva dire, e soprattutto per l’obiettivo che aveva”.
Grande assente della tv di questo periodo è il pubblico.
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“E non si può fare televisione senza pubblico. Queste sono soluzioni temporanee, che per adesso, per le necessità e per le regole che ci sono, vanno bene. Martedì anche il mio studio sarà vuoto. Non sono un esperto, ma prima o poi questa situazione finirà. E non credo che quando finirà continueremo a fare televisione senza pubblico”.
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È difficile immaginare un programma nel silenzio di uno studio vuoto?
“È un grosso patimento, mi creda. Gli spettatori sanno perché si fa così, perché gli studi sono vuoti, ed è importante. Ma vedo che è difficile per tutti quelli che vanno in onda in questo periodo”.
Anche le prove, a questo punto, diventano inutili.
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“Nessuno di noi sa come andrà la prima puntata di EPCC. Stiamo lavorando sull’immaginazione di quello che succederà. I tecnici che hanno messo insieme l’impianto e la struttura dicono che andrà bene. E magari, in ogni puntata, ospiteremo gruppi diversi di persone”.
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Per esempio?
“Studenti, squadre di calcio…”
Durante questa quarantena ha ricominciato a lavorare alla sua serie tv?
ALESSANDRO CATTELAN CON JIMMY FALLON
“Siamo ripartiti con la stessa energia che avevamo all’inizio e che con il tempo si era un po’ affievolita. Abbiamo chiesto un aiuto, perché ci siamo resi conto che avevamo bisogno di una mano da qualcuno di esterno, e ci siamo rimessi all’opera”.
Stiamo parlando di una comedy.
“È la storia di un ragazzo che si scopre webstar, che non ricorda come ha fatto a diventarlo e che non ha nessun tipo di familiarità con la tecnologia e i social network”.
ALESSANDRO CATTELAN CON JIMMY FALLON
Qual è la prima cosa che farà quando questa quarantena sarà finita?
“Sto sognando il momento in cui potrò andare al bar sotto casa e bere una birra al bancone. E poi c’è l’idea di viaggiare”.
Aveva in programma di partire?
“No, ma sapere che non posso, che non ho quella libertà, è una tortura”.
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E la cosa che l’ha stufata di più in questo periodo?
“Zoom. Le videocall. All’inizio lavorare così ci sembrava fighissimo. Ci sentivamo come i ragazzi della Silicon Valley. Ma in realtà non ne posso più. Mi viene proprio male al cuore ogni volta che sto per fare una videochiamata”.
Addirittura?
“C’è una fissità, in quella chat, a cui non sono abituato. Quando ci incontriamo per EPCC, siamo abituati a muoverci, a fare, a condividere”.
alessandro cattelan e bruno vespa
Parliamo di Sanremo 2021.
“Se devo fare una previsione, credo che lo guarderò. Sicuramente la finale. Gli altri giorni non lo so, magari alternerò con un altro programma…”.
Il Sanremo di Amadeus l’ha visto, le è piaciuto?
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“Ha fatto il suo lavoro. Ma Sanremo è quella cosa che guardi a prescindere da chi lo fa, da chi non lo fa, da cosa ci mette dentro. A me era piaciuto molto quello di Baglioni. E oramai le domande su Sanremo sono diventate un tormentone con voi giornalisti…”.
Ma l’avevano contattata per questa edizione?
“Ne abbiamo parlato seriamente, sì, e devo dire che essere preso in considerazione per condurlo è già un bel riconoscimento”.
AMADEUS E FIORELLO CON LA PARRUCCA
Le hanno inviato una proposta formale?
“Formale no. Non mi è mai arrivato un foglio di carta con su scritto: ‘fai Sanremo? Sì/no’. Però ne abbiamo parlato, questo sì. E ci siamo scambiati pensieri e opinioni. Faceva parte di un discorso credibile. Ma questo non significa che stessi per farlo, o che avessero pensato a me e non ad Amadeus…”.
Lei vorrebbe condurlo?
LA FACCIA DI AMADEUS DOPO LO SCAZZO TRA MORGAN E BUGO
“Se lo farò, sarò sicuramente felice. E anche onorato. Ma non vivo per fare Sanremo”.
Parliamo di X-Factor, allora. Da dove ripartirà la prossima edizione?
“Ogni giorno cambia senso. Fino a poco fa, c’era un tema creativo e basta. Adesso c’è un discorso più ampio, addirittura strutturale”.
Perché?
“Per uno show che è tutto basato sulla musica, sull’interazione e sul pubblico, sarà complicato se la situazione non cambia. Ma se X-Factor si farà come siamo abituati a vederlo, significherà che ci saremo lasciati alle spalle questo momento difficile, e saremo tornati alla normalità”.
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