Estratto da www.ilmessaggero.it
jean pascal marcacci fazio che tempo che fa
Domenica scorsa è apparso in tv quasi nudo, nel programma "Che Tempo che Fa" condotto da Fabio Fazio, indossando solo un asciugamano a coprire le parti intime. Jean Pascal Marcacci è infatti il presidente dell'Aner, l'Associazione Naturisti dell'Emilia-Romagna, ma anche docente di Diritto all'IIS Rosa Luxemburg di Bologna.
Il prof, tuttavia, è assente da scuola dallo scorso gennaio per un infortunio. Ragione per cui, riferisce il Corriere di Bologna, sarà aperta su di lui un'istruttoria da parte dell'Ufficio Scolastico provinciale di Bologna.
Vedere in televisione il professore in versione naturista dopo mesi di assenza da scuola, infatti, avrebbe creato malumori tanto da aprire un filone "istituzionale". «Mi è arrivato del materiale su questa vicenda — dice al Corriere di Bologna il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, Giuseppe Panzardi — faremo tutte le valutazioni del caso. È una situazione che non conoscevamo prima, ma questo docente risulta da qualche mese in infortunio.
Valuteremo ogni possibile aspetto, bisogna prima capire bene qual è la situazione, per ora non darei alcuna indicazione. Quando ci arriva una segnalazione di questo tipo - chiosa - si arriva all'istruttoria e si valuta il caso dal punto di vista disciplinare, penale o civile».
E se la dirigente del Rosa Luxemburg, Alessandra Canepa, esprime «stupore davanti a un'esibizione come quella a cui ho assistito in tv di un docente assente per infortunio», Marcacci che oltre a insegnare è anche avvocato si dice tranquillo.
«Mi sono procurato un infortunio a scuola - spiega al quotidiano - a gennaio mi sono rotto tre costole e ho avuto di conseguenza un aggravamento della mia situazione lombare e cervicale: sto facendo delle terapie riabilitative da tre mesi.
Anche lunedì sono andato alle cure che mi ha assegnato l'Inail. Per il resto posso fare qualunque cosa, da Fazio sono andato domenica sera e la sera della domenica, così come quando sono a scuola, posso fare quello che mi pare, perché quello è il mio tempo libero». […]