Il coinvolgimento di Fedez nel pestaggio di Cristiano Novino ha squarciato il velo sui rapporti che legano i rapper con gli ultras della curva del Milan. Ne scrive oggi la Stampa.
Sebbene gli ultras della sud ci abbiano tenuto ieri a prendere le distanze dal racconto popolare sul loro coinvolgimento con Fedez: «Nessun tipo di legame, né riguardo vicende personali, né tantomeno riguardo vicende private». Appare chiaro che invece c’è un legame sancito tra molti rapper e gli ultras del mondo milanista
Fedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Cologno
Lazza, Emis Killa e Fedez amici degli ultras
“Da Lazza a Emis Killa, «uno di noi» scrive su Instagram Alex Cologno (il vero nome è Islam Hagag). Uno di quelli arrestati dalla Digos nella notte di domenica per l’accoltellamento di un venticinquenne romeno, inseguito in un ristorante e colpito con sedie e tavoli, poi con un coltello, forse solo perché indossava la maglietta rossonera sbagliata.
Ora è ai domiciliari con gli altri capi ultras Alessandro Sticco (detto Shrek) e Luigi Magrini che, per la gip, «hanno dimostrato di non sapere contenere gli impulsi violenti, e di avvalersi della peculiare forza intimidatrice del gruppo di appartenenza»”
Fedez al suo fianco Christian Rosiello e il rapper Taxi B
Le amicizie tra i rapper e la frangia più calda del tifo rossonero si sono costruite negli anni, nei locali dove i rapper facevano le Guest star e gli ultras si occupavano della sicurezza.
La Stampa nomina Lazza “fotografato in Curva anche il 15 febbraio del 2023, qualche giorno dopo il secondo posto a Sanremo, quando dal secondo anello blu hanno intonato la sua canzone, Cenere”
C’è poi “il caso di Emis Killa, che in un podcast racconta il suo «posto privilegiato» sulla balaustra, e il 37enne milanese del direttivo, Fabiano Capuzzo, alle spalle denunce per spaccio sin da adolescente, processi per lesioni e rissa e una condanna per tentato omicidio. Insieme sono proprietari della barberia «Italian Ink» di Monza, aperta il 3 ottobre del 2023.
Dagli scatti che circolano sui social, il rapper (all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli) l’ha inaugurata con Lazza e altri vip. Italian Ink è una catena in franchising che offre tagli di capelli e tatuaggi, con varie sedi tra Lombardia ed Emilia Romagna. È il leader indiscusso della Sud, Luca Lucci, ad aver aperto il primo negozio nel 2020 a Brugherio, in Brianza, l’anno prima dell’ultimo arresto per narcotraffico, per cui ha patteggiato 6 anni e 4 mesi che sta trascorrendo ai domiciliari.
Nel salone di Cologno Monzese, dal gennaio del 2023, ci lavora anche Antonio Rosario Trimboli, quarantunenne di Locri, coinvolto con Lucci nella stessa inchiesta per droga. Insieme avrebbero importato dal Brasile una partita di 10 chili di cocaina in un maxi carico da 350 chili mai arrivato perché intercettato dalla polizia quando la coca finita nel motore della nave cargo l’aveva mandata in avaria. Dalla prima apertura, la catena Italian Ink di Lucci si è allargata e ogni negozio è riconducibile a un nome pesante del direttivo.
A Bussero c’è quello di Hagag, a Rosate quello di Sticchio, (entrambi appena finiti ai domiciliari), a Muscoline, nel Bresciano, quello di Marco Pacini e a Riccione quello del fratello di Lucci, Francesco”.
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