Marco Giusti per Dagospia
Colpa delle partite? Colpa dei troppi film e delle troppe serie in streaming? Colpa di Sanremo una settimana dopo? Colpa dei film che non riescono a interessare nessun tipo di pubblico? Il fatto è che ieri nessuno o quasi è andato al cinema. – 22 % rispetto allo stesso giorno di un anno fa. Giorno nero. Il primo in classifica, “Past Lives” di Celine Song con la sua coppia di fidanzatini di scuola che crescono, capiscono che sono fatti l’uno per l’altra, ma uno vive a Seoul e l’altra a New York, rimane primo ma con 83 mila euro, 13 mila spettatori in 319 sale per un totale, in due giorni di 322 mila euro.
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E questo è comunque il film andato meglio. Quello che ha trovato, forse grazie a due nomination all’Oscar, alla cura della Lucky Red che lo distribuisce dopo “Perfect Days”, un suo pubblico di cinefili che vanno al cinema, piangono e tornano a casa pensando allo In Yun, il Destino, e alle 800 o 8000 vite passate che ci portiamo dietro e che definiscono le nostre mosse. Ci sta. Secondo posto per “Poor Things” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e la sua sfilza di libri letti e di scopate assurde nel bordello di Parigi, 73 mila euro, 10 mila spettatori in 316 sale per un totale di 6, 7.
Terzo il disastroso “Madame Web” di S.J. Clarkson con Dakota Johnson col giubbino rosso che vede il futuro (seee, se avesse davvero visto il futuro, non avrebbe girato questo film) e Sydney Sweeney con gli occhialoni e i calzettoni per nulla sexy, 69 mila euro, 9 mila spettatori in 326 sale per un totale di 228 mila euro. Ma come fai a sbagliare film con queste attrici? In America, al primo giorno ha floppato con 6 milioni di dollari dietro “Bob Marley: One Love”, il biopic nientedeché diretto da Reinaldo Marcus Green con Kingsley Ben-Adir primo con 14 milioni di dollari.
Diciamo che, con 100 milioni di dollari di budget, “Madame Web” è un disastro annunciato, ma un disastro a parte e globale, che la Sony non ha saputo gestire fin dall’inizio. Al quarto posto troviamo uno dei primi grandi successi dell’anno, “Tutti tranne te” con Sydney Sweeney e Glen Powell con 45 mila euro, 6 mila spettatori in 239 sale e un bel totale di 5, 6 milioni. Con un budget di 35 milioni di dollari il film, è già arrivato a 171 milioni di dollari globali. Sembra che grazie a questi incassi, Netflix, che si era comprata la notevolissima commedia “The Hitman” di Richard Linklater con Glen Powell, abbia deciso di farlo uscire anche il cinema.
sergio castellitto giovanni veronesi pilar fogliati romeo e' giulietta di giovanni veronesi
Al quinto posto troviamo un altro flop di San Valentino, la commedia romantica che sembra girata venti-trent’anni fa, ai tempi di “Manuale d’amore”, cioè “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi con Pilar Fogliati col nasone e la zazzera per fare l’uomo (ma guardate la trasformazione di Kristen Stewart sulla copertina di Rolling Stones, please…), Castellitto e Lombardi come vecchia coppia gay del teatro, 39 mila euro con 6 mila spettatori in 383 sale e un totale in due giorni di 137 mila euro. Ahi.
lily james in finalmente l'alba
Dico ahi anche per “Finalmente l’alba” di Saverio Costanzo con Lily James, Joe Keery, Willem Dafoe, Rebecca Antonaci, che almeno è un buon film, ma che non riesce a trovare il suo pubblico, ottavo posto con 17 mila euro, 3 mila spettatori in 337 sale, un totale di 49 mila euro.
In tutto questo disastro “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi sale al sesto posto con 19 mila euro, 4 mila spettatori in sole 44 sale e un totale di 36 milioni 193 mila euro. Seguito, al settimo posto, da “Perfect Days” di Wim Wenders con 18 mila euro, 2 mila spettatori in 122 sale e un totale di 4, 9 milioni di euro. Altri due tre giorni di incassi così e si chiudono i cinema…
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