Marco Giusti per Dagospia
Boom! “Inside Out 2” diretto da Kelsey Mann per la Pixar arriva in due settimane al primo posto della classifica mondiale del 2024 con 724 milioni di dollari. Spicciolo più spicciolo meno. Superando così kolossal come “Dune 2”, 711, “Godzilla x Kong: The New Empire”, 567, e “Kung Fu Panda 4”, 543, e facendoci capire che se hai un buon film di animazione in mano, con una bella storia, una bella sceneggiatura, personaggi che funzionano, un bel ritmo narrativo, non esistono né partite di calcio né streaming.
E, attenzione, “Inside Out 2” è un film costruito per un pubblico di ragazzine. Ieri al Barberini alla proiezione in versione originale delle 18, 30, e che mi perdevo Adele Exarchopoulos che doppia Ennui o Maya Hawke che doppia Anxiety?, erano in stragrande maggioranza ragazzine dai 9 ai 13 anni. La protagonista, Riley, vive l’arrivo della pubertà, che poi è la molla che fa partire tutto il film e sviluppa nuovi personaggi, come Anxiety, Ennui, ecc., all’interno del suo vecchio gruppo di ragazzine confrontandosi con un gruppo di nuove ragazzine, più grandi, che giocano a hokey su ghiaccio nella squadra di quello che sarà il suo nuovo liceo.
Non c’è spazio per storielle stupide coi maschi innamorati e cazzoni. Temevo solo, ma non alla Vannacci per omofobia sia chiaro, solo per prevedibilità, uno sviluppo lesbo con le nuove ragazzine che non c’è (anche se non è escluso…). Ma la scoperta della sessualità sarà forse parte di Inside Out 3. Immagino… Ieri in Italia il film della Pixar ha incassato 4 milioni 718 mila euro con 604 mila spettatori in 569 sale. E’ qualcosa più di un caso.
Nel weekend “Inside Out 2” arriva così a 12 milioni 792 mila euro che diventano 16 milioni 774 mila euro se si calcola tutta la settimana da martedì. In America, nel suo secondo weekend, ha incassato 100 milioni di dollari, scendendo solo di 50 milioni rispetto al suo esordio di 155 milioni. Il totale americano è di 355 milioni e quello globale è di 724 milioni. C’è poco da dire. Vince quasi in tutto il mondo. In Corea del Sud arriva a 28 milioni.
Solo in Cina, dove era primo sabato, si ferma questo weekend a 10, 3 milioni e si fa superare dalla commedia nazionale “Moments We Shared” di Zhang Jhajia, 19, 4 milioni in due giorni, dove un ragazzo non si trova più bene in città e decide di tornare in campagna. Al secondo posto, in Italia, “Bad Boys 4” con Will Smith e Martin Lawrence con 474 mila euro nel weekend, 209 mila ieri con 369 sale, per un totale di 1 milione 583 mila euro. In America è secondo con 18 milioni di dollari nel weekend per un totale di 146 milioni che diventano 289 milioni globali. In Cina è terzo con 2, 83 milioni.
TOM HARDY AUSTIN BUTLER The Bikeriders
Al terzo posto da noi è il potente film di motociclisti anni ’60 con i meglio maschi del momento, cioè “The Bikeriders” di Jeff Nichols con Austin Butler, Tom Hardy, Mike Faist e Norman Reedus, 242 mila euro nel weekend, ieri 103 mila in 299 sale, per un totale di 303 mila euro. Era partito proprio male. In America è terzo alla sua prima settimana con 10 milioni di incasso. Segue “me contro Te. Il film. Operazione spie” con 110 mila euro nel weekend, con un totale di 2, 4 milioni. “Kinds of Kindness” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone è quarto con 89 mila euro e un totale di 1 milione 69 mila euro.
In America lo hanno fatto sapientemente uscire solo in 5 sale con un incasso di 350 mila dollari, 70 mila dollari a sala. Sesto posto per “Fuga dalla Normandia” con Michael Caine e Glenda Jackson, 88 mila euro, settimo per il film concerto dei Ghost, cioè “Ghost: Rite Here, Rite Now”, 66 mila euro. Ottavo posto per “The Watchers” di Ishona Shyamalan, 64 mila euro con un totale di 636 mila euro, seguito da “L’arte della gioia – Parte due” di Valeria Golino. E’ così. Ma tanto stasera avete la partita dell’Italia, la seconda puntata di “The House of the Dragon" con Matt Smith cattivissimo. Stasera inizia anche la rassegna dei film di Cannes a Roma. E stasera ci sono da vedere tre ottimi film.
“L’histoire de Souleymane” di Boris Lojkine alle 19 al Giulio Cesare, he ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile a Un certain regard, “All We Imagine as Light” di Payal Kapadaya, primo film indiano in concorso dopo anni, ultrafemminista, che ha vinto Premio Speciale della Giuria, alle 21 al Giulio Cesare, e il filmone hongkonghese di botte “Twilight of the Warriors: Walled In” di Soi Cheang Cheang, presentato fuori concorso, che sta facenmdo sfracelli in Asia, alle 21 all’Eden. Domani gli stessi film hanno orari e sale diverse.
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